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Via Spaccanapoli
Spaccanapoli è un nome che probabilmente in molti, napoletani e non, avrete già sentito pronunciare riferendosi alle particolarità di Napoli, ma forse non tutti conoscono la sua storia e le caratteristiche di questa via.
In termini meno popolani, Spaccanapoli è il decumano inferiore che all’epoca delle dominazioni dei greci formava l’arteria più importante della città.
Inizialmente la strada nacque per l’intento degli ellenici di collegare Via Duomo a Piazza San Domenico Maggiore, e che poi si è estesa fino ad unire quasi tutta la città, passando dai Quartieri Spagnoli fino ad arrivare a Forcella, da Via Toledo a Piazza del Gesù, e ancora attraversando via Benedetto Croce e Piazza San Domenico Maggiore, proseguendo verso via San Biagio dei Librai per terminare poi su via Giudecca Vecchia. Insomma Via Spaccanapoli a Napoli è davvero una strada che tocca tutta la città e che permette, a chi ne segue il percorso, di fare un viaggio alla scoperta della tradizione napoletana, passando dai quartieri più iconici, a quelli più sfarzosi o degradati, insomma un modo per conoscere pregi e difetti di Napoli.
Il nome della strada, che in realtà è formata dall’unione di sette strade è ben spiegato da una foto che si può scattare da Castel San’Elmo o dalla Certosa di San Martino, che dall’alto del Vomero, permette di godere di una vista spettacolare e vedere come Spaccanapoli a Napoli tagli letteralmente la città.
Se quindi vuoi vedere Spaccanapoli dall’alto e ammirare con i tuoi occhi la linea perfetta che taglia la città ti basterà recarti su San Martino e lasciarti coinvolgere dalla scena suggestiva che ti troverai davanti.
La Spaccanapoli: non una ma ben sette strade
Hai letto bene, quella che ai più è conosciuta come Spaccanapoli in realtà altri non è che un nome inventato dai napoletani per definire l’unione di sette strade diverse. La strada inizia dai quartieri Spagnoli e termina al quartiere di Forcella, un percorso lungo circa 2 km, che comprende:
- via Pasquale Scura (dai Quartieri Spagnoli a via Toledo);
- via Maddaloni;
- via Benedetto Croce (da Piazza del Gesù Nuovo a Piazzetta Nilo);
- via San Biagio dei Librai (dal centro storico al via Duomo);
- via Vicaria Vecchia;
- via Forcella;
- via Giudecca Vecchia (cuore di Forcella)
Anticamente il decumano principale era quello che partiva da Via dei Tribunali a cui si aggiungeva quello superiore (Via dell’Anticaglia) e quello inferiore denominato Spaccanapoli. Originariamente proprio questa strada, che era la più vicina al mare, collegava Piazza San Domenico Maggiore al Duomo. Successivamente l’ingrandimento della città fece sentire la necessità di allargare la strada, inglobando Piazza del Gesù Nuovo. Nel Cinquecento poi Don Pedro de Toledo portò avanti l’espansione del territorio verso San Martino, creando una sorta di scacchiera che permetteva ai militari, alloggiati nei Quartieri Spagnoli di scendere rapidamente verso Piazza Plebiscito.
Strada Spaccanapoli infine ebbe poi il suo periodo di massimo splendore durante il Rinascimento, quando venne arricchita di chiese e palazzi.
Per la sua ricchezza di storia e tradizione ad oggi via Spaccanapoli fa parte di quella zona nominata “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO con una motivazione ben specifica: ha una continuità con le sue origini greche, che si riscontra non solo nella frequentazione mai interrotta dei luoghi, ma anche nella stratificazione delle costruzioni, che ancora oggi ci fanno scoprire reperti romani sotto il letto.
Infatti proprio a Spaccanapoli sono stati ritrovati più di venti pozzi d’epoca romana, coperti però da palazzi e quindi non più recuperabili.
Spaccanapoli: dove si trova e come arrivarci
Sei curioso di passeggiare tra i vicoli di Spaccanapoli, Napoli e la sua tradizione? Ecco i mezzi più veloci:
- In cumana: fermata Montesanto
- In metropolitana: linea 2, fermate Montesanto o Piazza Cavour
- In funicolare: fermata Montesanto
- In bus: R2, E1, 151, 154,201, 202, 472.
Per percorrere interamente Spaccanapoli si può partire dalla stazione Dante in direzione Via Toledo. Già dopo pochi metri vi ritroverete davanti una prima parte di Via Spaccanapoli, Via Maddaloni, riconoscibile perché da un lato di vede colle San Martino e dall’altro il resto della città. Continuando il percorso si arriva sino a Piazza del Gesù e poi a via Benedetto Croce dove è possibile ammirare la Chiesa e il chiostro di Santa Chiara. Proseguendo lungo la linea ben definita di Spaccanapoli si giunge a Piazzetta Nilo, riconoscibile per la statua del dio Nilo. Continuando a camminare verso Via San Biagio dei Librai, la zona più antica della città, ci si ritrova su uno dei tre decumani, segno della dominazione greco-romana. Questa strada ricca di negozi e souvenir è sicuramente da vedere se si decide di visitare Napoli. Superata la via si giunge poi a San Gregorio Armeno, la famosa strada dedicata ai presepi, mentre più avanti c’è piazza San Gaetano, luogo di ritrovo per coloro che vogliono visitare Napoli sotterranea. Tornando sul decumano maggiore si arriva a Via Duomo, sede del Duomo di San Gennaro, mentre proseguendo si arriva a Forcella. Insomma se vi state chiedendo cosa vedere a Napoli in un giorno, Spaccanapoli è sicuramente la risposta, un mix perfetto di storia, cultura e folklore napoletano.
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Cosa vedere a Spaccanapoli
Dopo avervi elencato per Spaccanapoli la mappa dei luoghi da percorrere, ecco una raccolta dei monumenti che potrete soffermarvi a visitare camminando lungo il decumano. Vi state chiedendo cosa visitare a Napoli? Senza dubbio attraversando via Spaccanapoli troverete una rapida risposta, potendo conoscere in una lunga passeggiata molte bellezze della città.
- la Chiesa del Gesù Nuovo: è tra i primi monumenti che vi ritroverete davanti appena iniziato il percorso lungo Spaccanapoli, alla quale ci si arriva appena superata Via Toledo. In particolare la facciata della chiesa del Gesù Nuovo è un chiaro esempio di arte barocca con richiami esoterici. Caratteristiche sono le lettere in aramaico scolpite sul bugnato della Chiesa che richiamano note musicali;
- l’obelisco del Gesù Nuovo: monumento esempio della scultura barocca, fu edificato nella metà del ‘700, ed è alto 30 metri. Nacque per sostituire una scultura equestre eretta in onore del re Filippo V ed è ispirata alle macchine da festa. Il monumento è avvolto nel mistiscismo: si dice infatti che in un gioco di luci ed ombre sia possibile vedere l’immagine della morte. Vuoi provare? Ti basta posizionarti durante le ore vicine all’alba o al tramonto in piazza dando le spalle al liceo “Genovesi” e guardare verso il basso l’obelisco. Poi bisogna lentamente alzare lo sguardo in alto verso la Madonna per vedere che il velo della statua cambia forma e al posto della Madonna compare una sagoma inquietante con cappuccio e falce in mano, come un angelo della morte. Sarà vero?
- il monastero di Santa Chiara: nato con uno stile gotico per poi subire modifiche in stile barocco, il monastero nacque per volere degli angioini Roberto d’Angiò e Sancia di Maiorca. Fu poi quasi completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale, per poi essere ricostruito con forme medievali. Oltre al monastero, di notevole importanza ci sono i quattro Chiostri di Santa Chiara, anche se con il tempo due dei quattro chiostri sono diventati parte dell’ultima chiesa. Ad oggi fanno parte del complesso di Santa Chiara: il chiostro delle Clarisse, conosciuto anche come Chiostro di Santa Chiara maiolicato, noto per le maioliche colorate che decorano l’ambiente, e il chiostro di San Francesco. I due Chiostri che sono diventati parte della chiesa delle Clarisse sono chiostro dei Frati Minori e chiostro di Servizio.
- la chiesa di San Domenico Maggiore: lungo il decumano di Spaccanapoli, verso via Duomo si giunge a piazza San Domenico Maggiore dove si trova la famosa chiesa di San Domenico Maggiore con un importante museo da visitare. Qui potrete conoscere le Arche Aragonesi, la Cella di San Tommaso d’Aquino, il Salvator Mundi della bottega di Leonardo da Vinci o ancora la la Sala degli Arredi Sacri. Superata via Duomo, da Spaccanapoli si arriva al cuore di Forcella.
- i palazzi di piazza san Domenico Maggiore: sulla piazza di San Domenico si affacciano quattro palazzi di notevole bellezza: palazzo Petrucci, Palazzo di Sangro di Casacalenda, Palazzo Saluzzo di Corigliano (sede dell’Università l’Orientale) e palazzo Carafa della Spina.
- Piazzetta Nilo e il Corpo di Napoli: in piazzetta Nilo è possibile vedere la statua del dio Nilo posta tra la la chiesa di Maria Assunta Pignatelli, Palazzo Carafa di Montorio e palazzo del Palormita. Lungo piazzetta Nilo poi è possibile fermarsi in uno dei bar dove sorseggiare il caffè tipico napoletano e per i tifosi del Napoli, o per i semplici appassionati di calcio tappa obbligatoria è quella all’edicola sul decumano che contiene la famosa “ciocca di capelli di Maradona”.
- via San Gregorio Armeno: la famosa strada dedicata ai presepi è meta di turisti specie durante il periodo di Natale. Oltre ai soggetti della Natività con il tempo si sono aggiunti personaggi “profani” del mondo della tv o del cinema. Per conoscere la storia di Via San Gregorio Armeno clicca qui all’articolo che abbiamo dedicato.
- la Basilica di San Lorenzo Maggiore: arrivati qui siamo nella parte più vecchia di Napoli. La basilica è eretta su una basilica paleocristiana del VI secolo ed è un esempio di tutte le dominazioni e i cambiamenti avvenuti a Napoli, che è possibile riconoscere visitando l’area archeologica di San Lorenzo Maggiore.
I pareri dei turisti che hanno percorso Spaccanapoli
Insomma dopo aver letto tutte queste informazioni ti sei convinto che Spaccanapoli sia tra i posti da visitare a Napoli? Allora ti potranno essere utili i pareri di chi ha già visitato il decumano e ne è rimasto affascinato. Di seguito alcune recensioni, mentre altre potrai leggerle alla pagina di Trip Advisor dedicata a Spaccanapoli.
C’è chi indica Spaccanapoli come il cuore della città da visitare se si è a Napoli:
E chi considera questa zona come ricca soprattutto di profumi e colori tipici napoletani
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