Galleria Borghese: a passeggio tra bassorilievi, sculture e dipinti nel cuore di Villa Borghese a Roma

Piccolo gioiello incastonato nella splendida cornice naturalistica di Villa Borghese, Galleria Borghese ospita il nucleo originario della collezione del Cardinal Scipione Borghese e molti altri capolavori simbolo di una produzione artistica che si estende dal XV al XIX secolo. Opere scultoree, mosaici policromi, bassorilievi di rara bellezza e ancora dipinti e opere d’arte di Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Canova, Bernini e tanti altri autori popolano le 20 sale affrescate di Galleria Borghese, considerata da sempre da turisti e residenti uno dei più bei luoghi da visitare a Roma.

Galleria Borghese a Roma: tutto quel che c’è da sapere sul polo museale capitolino

Rilevata nel 1901 dallo Stato italiano e aperta al pubblico nel lontano 1902, Galleria Borghese è uno dei musei di Villa Borghese più apprezzati dai tantissimi turisti e residenti che ogni giorno popolano gli stradoni alberati e i giardini del noto parco cittadino. Divenuta simbolo dell’Urbe, Villa Borghese è, con i suoi ottanta ettari, il polmone verde di Roma e ospita al suo interno complessi statuari di rara bellezza, molti poli museali, giardini, edifici storici, statue, fontane, un grande teatro e il famoso Bioparco. Insomma, vedere Roma senza fare un salto al Museo di Galleria Borghese sarebbe una vera e propria eresia, specialmente per coloro che, appassionati d’arte, avranno la possibilità di ammirare la vastissima collezione di Galleria Borghese.

Il noto polo museale sorge all’interno del Casino nobile, costruito insieme a Villa Borghese per volere del Cardinal Scipione Borghese da Flaminio Ponzio e Giovanni Vasanzio nei primi del Seicento. Pensata appunto per custodire la raccolta di capolavori del prelato, Galleria Borghese ospita oggi una tra le collezioni d’arte più preziose e vaste al mondo composta da antichissimi mosaici, bassorilievi, numerose sculture e dipinti. Chiunque decida quindi, tra le tante cose da fare a Roma, di acquistare un biglietto per Galleria Borghese potrà quindi ammirare molte opere di Rubens, Veronese, Perugino, Domenichino e Pinturicchio, e ancora capolavori di Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Correggio e statue d’inestimabile bellezza di Gian Lorenzo Bernini e Canova.

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Visitare Roma e Galleria Borghese: la storia della collezione di Scipione Borghese

Che si tratti di scegliere una delle tante mostre allestite all’interno di Galleria Borghese o di passeggiare tra le antiche mura del museo di Villa Borghese alla scoperta delle innumerevoli meraviglie della collezione capitolina, vedere Galleria Borghese è senza dubbio un’esperienza da non perdere per chiunque si appresti visitare Roma da amante dell’arte in ogni sua forma. Sorge quindi spontaneo domandarsi, vista l’impressionante vastità di dipinti, sculture, bassorilievi, mosaici e opere d’arte presenti nel polo museale, quale sia l’origine della ricchissima collezione della Galleria di Villa Borghese. È il Cardinal Scipione Caffarelli Borghese, nipote di Papa Paolo V Borghese, a dar vita nei primi del 1600 a un massiccio acquisto di pezzi d’arte e fruttuose committenze che avrebbero costituito in seguito una delle collezioni più grandi e importanti dell’epoca.

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Nel 1607, della ricca raccolta del prelato custodita tra i viali alberati di Villa Borghese entrarono a far parte ben 100 quadri tra i quali annoveriamo alcuni capolavori giovanili del Caravaggio. Contestualmente vennero comprate le opere del patriarca di Aquileia e nell’anno successivo entrarono a far parte della collezione 71 dipinti appartenuti al Cardinale Sfondrati, tra i quali dovevano esserci anche Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano, la Madonna del velo di Raffaello e il Ritratto di Giulio II, oggi custodito alla National Gallery di Londra. Alla lunga lista di opere del Cardinal Scipione si aggiunsero poi la Madonna dei Palafrenieri di Caravaggio e la Deposizione Baglioni di Raffaello, sottratta nel 1608 al convento di San Francesco al Prato di Perugia per volere dal potente collezionista e definita “cosa privata del cardinale” da Papa Paolo V. Tra le tante opere custodite nel cuore di Galleria Borghese successivamente vendute durante la Rivoluzione francese, troviamo anche le Tre Grazie, il Sogno del Cavaliere e Santa Caterina d’Alessandria di Raffaello.

Particolarmente ricca di sculture antiche e moderne e marmi, la collezione di Galleria Borghese crebbe sempre di più in seguito all’aggiunta, nel 1607, dei pezzi delle raccolte Della Porta e Ceuli, del Gladiatore rinvenuto nell’area di Anzio e dell’Ermafrodito, frutto degli scavi effettuati nella zona della chiesa di Santa Maria della Vittoria. Particolarmente degno di nota risulta poi il contributo di Gian Lorenzo Bernini che tra il 1615 e il 1623 diede vita ad alcuni splendidi gruppi scultorei commissionati da Scipione Borghese, oggi famosissimi, tra cui ricordiamo la Capra Amaltea, il Ratto di Proserpina, l’Enea e Anchise, il David, l’Apollo e Dafne.

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Secondo le notizie giunte fino a noi grazie a una minuziosa descrizione della Villa Borghese Pinciana, oggi sede di Galleria Borghese, redatta da Giacomo Manilli intorno al 1650, i preziosi beni del prelato furono “protetti” da un vincolo legale capace di custodirli fino alla fine del XVIII secolo. In seguito Napoleone Bonaparte, molto interessato ai beni e ai possedimenti di Scipione, portò molte opere d’arte e sculture da Roma al Louvre di Parigi. Fu merito del principe Camillo Borghese, marito di Paolina Bonaparte, se attraverso ulteriori scavi, rinvenimenti e acquisti, la collezione di Galleria Borghese fu arricchita con nuovi pezzi d’arte tra cui citiamo la statua neoclassica di Paolina Borghese di Canova la Danae del Correggio.
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Villa Borghese e il suo museo: cinque opere da non perdere

Distribuite in venti sale finemente affrescate, a loro volta collocate su due piani espositivi, un vasto salone d’ingresso, l’area dei Depositi del museo di Villa Borghese, un portico e una cappella, i capolavori pittorici e scultorei di Galleria Borghese costituiscono un unicum nel patrimonio artistico italiano e, forse, mondiale. Elencare, sala per sala, tutte le rarità custodite tra le antiche mura di Galleria Borghese a Roma sarebbe un’impresa a dir poco titanica; abbiamo quindi deciso di illustrare ai nostri lettori solo alcune delle opere da non perdere durante una visita a Villa Borghese, invitandovi a consultare sito ufficiale dedicato al museo di Villa Borghese dove potrete comodamente sfogliare un catalogo delle opere studiandone origine, autore, stile e caratteristiche iconografiche.

  • La statua di Paolina Borghese: La prima sala, soprannominata appunto Sala della Paolina, è il luogo in cui potrete ammirare il ritratto marmoreo di Paolina Borghese nelle vesti di Venere vincitrice scolpita da Antonio Canova. Commissionata all’artista veneto da Camillo Borghese nel 1894, l’opera custodita a Villa Borghese raffigura la sorella di Napoleone Bonaparte mentre tiene tra le dita il pomo, simbolo che si riferisce alla dea Venere. Seminuda, la figura femminile coperta da eterei veli sembra quasi dipinta più che scolpita e giace su una struttura in legno arricchito da dettagli dorati, L’opera, collocata nella prima sala di Galleria Borghese nel 1889, sembra dialogare con le volte affrescate da Domenico de Angelis e ispirate alle Storie di Venere e di Enea.
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  • Apollo e Dafne: Giunto nella sala numero tre, ribattezzata Sala di Apollo e Dafne, verso la fine del XVIII secolo, questo famoso gruppo scultoreo di Galleria Borghese fu portato a termine da Gian Lorenzo Bernini tra il 1622 e il 1635. L’opera, raffigurante un passo delle Metamorfosi di Ovidio, ci mostra Danae nell’istante della sua metamorfosi in albero di alloro mentre Apollo cerca invano di trattenerla a sé. La leggenda narra infatti che il Dio, in seguito a un atto vendicativo di Eros, fu colpito da una freccia dorata che lo avrebbe fatto innamorare della splendida ninfa. La giovane invece, colpita da un dardo di piombo, avrebbe allontanato la passione della divinità chiedendo al padre Peneo di mutarle l’aspetto che aveva scatenato il sentimento di Apollo.
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  • La Deposizione di Cristo: Collocata nella sala numero 9 di Galleria Borghese, soprannominata Sala di Didone, questa tavola pittorica è opera di Raffaello ed è ispirata al Compianto su Cristo morto di Perugino. Parte dell’antica collezione d’arte di Scipione Borghese. L’opera infatti, commissionata all’artista da Atalanta Baglioni in ricordo del figlio Grifonetto, morto in seguito allo scontro fratricida per il comando sulla signoria di Perugia, nacque come una pala d’altare e fu letteralmente sottratta dalla Chiesa di San Francesco a Perugia per volere di Papa Paolo V, che voleva donarla a suo nipote.
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  • Il Bacchino Malato: Capolavoro di Caravaggio, l’Autoritratto in veste di Bacco si trova nella sala 8 (o Sala del Sileno) di Galleria Borghese. L’opera, proprio come Il Giovane con canestra di frutta, è parte di un gruppo di dipinti che furono confiscati, probabilmente grazie a un furbo escamotage di Scipione Borghese, dalla Camera Apostolica al Cavalier d’Arpino nel 1607. Il protagonista del quadro, dipinto con grande realismo, assume le sembianze di Bacco ma potrebbe essere in realtà un autoritratto di Caravaggio. L’incarnato poco salubre del soggetto suggerirebbe inoltre di collocare l’opera dopo il ricovero dell’artista all’Ospedale della Consolazione della città di Roma.
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  • David con la testa di Golia: Oltre al Bacchino Malato, nella sala 8 di Galleria Borghese a Roma potrete ammirare anche uno dei dipinti più noti e rappresentativi dell’arte di Caravaggio. Prodotto durante l’esilio dell’artista a Napoli, la tela narra le gesta di David sul gigante Golia. L’eroe d’Israele sembra provare compassione più che odio nei confronti della sua vittima che, secondo la tradizione, sarebbe ritratta col volto di Caravaggio. L’opera infatti sarebbe stata creata appositamente per Papa Paolo V, nella speranza di poter ricevere il perdono e quindi il permesso di tornare a Roma.
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I Depositi di Villa Borghese: una quadreria tutta da scoprire

Le meraviglie di Galleria Borghese non finiscono qui! Il noto museo di Villa Borghese infatti detiene un primato mondiale: è l’unico polo museale a ospitare un deposito di opere d’arte adibito a quadreria. Collocato al terzo piano di Galleria Borghese a Roma, il deposito è a tutti gli effetti una grande pinacoteca aperta al pubblico all’interno della quale i quadri sono disposti lungo un percorso espositivo articolato in base a scuola pittorica e tematica. La vastissima collezione dei depositi di Galleria Borghese conta ben 260 dipinti collocati su due piani e offre al suo pubblico capolavori di rara bellezza tra cui annoveriamo due intere pareti dedicate al Cinquecento e al Seicento, tele di grandi dimensioni, come i quadri raffaelleschi esposti nel corridoio esterno, o suggestive teche nelle quali trovano collocazione piccoli dipinti, olii su pietra e opere d’arte che appartengono ad antiche meraviglie da collezione come preziosi paesaggi su alabastro e rame.

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Tra le tante opere, note e meno note, esposte nei depositi di Galleria Borghese non possiamo non segnalarvi la bellezza della Minerva in atto di abbigliarsi, una tela di notevoli dimensioni portata a termine dalla pittrice Lavinia Fontana. Quest’opera, comprata dal Cardinale Scipione Borghese direttamente dall’autrice, risale al 1613 e fu dipinta a Roma, come si evince dalla cupola di San Pietro sullo sfondo della tela. Minerva, dea della guerra e protagonista di questo capolavoro, è catturata nell’atto di deporre le armi e vestire abiti di donna.

I Depositi di Galleria Borghese, proprio come il museo di Galleria Borghese, sono aperti dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle ore 17.00). È possibile inoltre visitare la splendida pinacoteca su prenotazione, usufruendo di visite guidate della durata di un’ora e mezza (in italiano, inglese o altre lingue su richiesta) ogni venerdì dalle 15.00 alle 17.00. Per prenotare una visita ai Depositi di Galleria Borghese, adatta anche scolaresche, gruppi o persone disabili, vi suggeriamo di telefonare al numero 06 32810 o procedere tramite il sito ufficiale della Galleria Borghese di Roma.
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Galleria Borghese tra i più amati musei di Roma: cosa ne pensano i visitatori

I posti da vedere a Roma, città poliedrica e accogliente, sono parecchi e tutti ricchi di fascino e bellezza, ma soprattutto adatti ai gusti e alle preferenze di ogni visitatore. Tra storia, arte sacra, cultura e persino enogastronomia, ciascun turista potrà scegliere una delle tante meraviglie capitoline da scoprire. Quel che è certo, però, è che a Roma Galleria Borghese costituisce una vera e propria istituzione per chiunque ami l’arte in ogni sua accezione. Preziosa luogo di cultura e bellezza immerso nella natura, infatti, il museo di Villa Borghese  consente a chiunque vi si rechi di osservare da vicino una miriade di capolavori, protagonisti della storia dell’arte del nostro Paese. Se, in vista di un viaggio, state stilando una lista delle cose principali da vedere a Roma e avete deciso di far tappa anche a Galleria Borghese, ecco a voi alcune recensioni degli utenti del web; utili suggerimenti che potranno accompagnarvi in questo itinerario alla scoperta dell’arte capitolina e che potrete leggere per intero sulla pagina Tripadvisor dedicata a Galleria Borghese e alle sue opere.

C’è chi è rimasto ammaliato dalla leggerezza eterea dei marmi del Bernini e chi consiglia ai romani di non perdersi una visita a Galleria Borghese.

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Molti turisti poi non stentano ad affermare che, con la sua splendida location e tre piani espositivi ricchi di sculture, dipinti e meraviglie, Galleria Borghese sia una delle più belle cose da vedere a Roma e valga da sola un viaggio a nella Capitale.

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Galleria Borghese: orari, itinerari e prezzi

Come avrete potuto notare dalle recensioni su Galleria Borghese, è molto difficile che i visitatori del noto museo di Villa Borghese non ne restino letteralmente ammaliati. Se anche voi state studiando un itinerario per visitare Roma e le sue bellezze e non volete perdervi nemmeno una delle meraviglie del famosissimo museo capitolino, ecco a voi alcuni suggerimenti per raggiungere Villa Borghese nel minor tempo possibile e organizzare un tour completo di Galleria Borghese. Situato all’interno del vastissimo parco cittadino, per la precisione in Piazzale Scipione Borghese 5, il polo museale è raggiungibile a piedi, con i mezzi pubblici o in taxi.

Suggeriamo ai nostri lettori di godere appieno delle aree verdi del parco e di lasciare l’auto in uno dei parcheggi a pagamento della zona. Vi segnaliamo il Parcheggio Saba – Villa Borghese, collocato proprio al di sotto del parco e comodamente raggiungibile attraverso passaggi pedonali dalle centralissime Via Veneto e Piazza di Spagna, l’area di parcheggio a pagamento collegata a Piazzale San Paolo del Brasile e al Viale del Muro Torto, e l’area pubblica di parcheggio in piazzale Ferdowsi. Siete pronti quindi a perdervi tra le meraviglie custodite nelle eleganti sale di Galleria Borghese? Ecco come arrivare.

  • A piedi: Galleria Borghese, collocata nel centro cittadino e vicinissima ad alcuni dei più bei monumenti da visitare a Roma, non è molto distante dalle fermate metro di Flaminio, Barberini e Spagna. Da qui potrete raggiungere uno dei nove ingressi di Villa Borghese in pochi passi per poi lasciarvi trasportare dalla bellezza del maestoso parco capitolino seguendo le indicazioni per Galleria Borghese.
  • In aereo: Dall’aeroporto di Roma Fiumicino potrete muovervi in auto in direzione centro oppure usufruire del servizio ferroviario locale Leonardo Express o bus Terravision che vi porteranno alla Stazione Termini. Da qui potrete arrivare a Villa Borghese prendendo la metro A e scendendo alla fermate Spagna o Flaminio per poi proseguire a piedi o in bus.
  • In autobus e in metropolitana: Se non siete grandi camminatori, potrete raggiungere Galleria Borghese grazie a una delle tante linee di mezzi pubblici di superficie. Dalla Stazione Termini potrete prendere i bus 910 (in direzione Mancini) o il bus 92 (in direzione Marliana) e scendere alla fermata Pinciana/Museo Borghese. Se invece vorrete raggiungere Villa Borghese scendendo alla fermata metro A Flaminio, potrete usufruire delle linee 89 (in direzione Bressanone/S.Agnese Annibaliano); 490 o 495 (in direzione Stazione Tiburtina); 61 (in direzione Balsamo Crivelli) e 160 (in direzione Montagnola) per poi scendere alla fermata San Paolo del Brasile. Dalla fermata metro A Barberini, infine, vi suggeriamo di prendere i bus 63 (in direzione Rossellini), 83 (in direzione Largo Valsabbia), 52 o 53 e scendere alla fermata Pinciana/Museo Borghese; oppure scendere alla fermata San Paolo del Brasile utilizzando le linee 61 o 160 in direzione Villa Borghese/Washington.
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Sarà possibile visitare la Galleria Borghese a Roma dal lunedì al venerdì, dalle dalle 9.00 alle 19.00 con ultimo ingresso alle ore 17.00. Chiusa il 25 dicembre e il primo gennaio, Galleria Borghese dispone di una biglietteria (aperta dalle ore 8.30 alle 18.00) presso la quale potrete usufruire di molte offerte e pagare i vostri biglietti per la visita al Museo Borghese di Roma. Ricordiamo inoltre che a Galleria Borghese le prenotazioni sono obbligatorie, al costo di 2,00 €, e che gli ingressi nel museo verranno organizzati su turni di visita di due ore. Per entrare a Galleria Borghese i biglietti hanno il costo di 13 € (prezzo intero) e 2,00 € (ridotto per visitatori tra i 18 e i 25 anni d’età).

Fucina d’arte, cultura e storia, Galleria Borghese è poi parte del circuito Roma Pass 72 hours e Roma Pass 48 hours, preziosa offerta della quale potrete usufruire previo prenotazione e telefonando al numero 06 32810. Ingressi gratuiti e sconti, infine, sono dedicati ai minori di 18 anni, agli studenti e ai docenti di indirizzi di studio di stampo artistico e letterario e a molte altre categorie di utenti. Vi consigliamo quindi di consultare il sito ufficiale dedicato a Galleria Borghese per saperne di più. Per coloro che volessero visitare Galleria Borghese in un tour virtuale, ecco il sito da consultare.

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Dotata di un servizio di guardaroba, di un deposito bagagli obbligatorio nel quale lasciare borse e zaini, di un punto ristoro e di un bookshop, Galleria Borghese offre inoltre ai suoi visitatori visite guidate e audioguide in varie lingue. Fiore all’occhiello del museo di Villa Borghese sono poi le mostre, percorsi espositivi temporanei o permanenti che hanno consentito negli anni a moltissimi visitatori di ripercorrere le orme di grandi artisti del passato come Bernini, Caravaggio, Correggio, Canova e tanti altri. A Galleria Borghese i prossimi eventi sono in via di definizione, poiché al momento il museo romano è chiuso a causa dell’attuale situazione d’emergenza legata alla pandemia di Coronavirus. Vi suggeriamo quindi di consultare la sezione dedicata alle mostre del sito dedicato a Galleria Borghese per tenervi aggiornati sugli eventi culturali in calendario presso il polo museale.

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