Il Gianicolo: monumenti, storia e tradizioni del più romantico colle di Roma

Considerato uno dei luoghi più suggestivi della Capitale, il Gianicolo col suo belvedere regala una vista strabiliante sull’Urbe. Teatro del martirio di San Pietro prima, luogo simbolo della storia garibaldina risorgimentale poi, il Gianicolo di Roma è oggi una delle mete preferite di famiglie e turisti. Coniugando arte, storia, tradizione e uno dei panorami più romantici della città, il famoso colle capitolino è in definitiva uno dei più bei posti da visitare a Roma.

La passeggiata del Gianicolo tra statue, terrazze e fontane

Storico colle di Roma affacciato sulla riva destra del fiume Tevere, il Gianicolo è “abbracciato” dai quartieri Trastevere e Monteverde di Roma, e ospita molti monumenti, l’Orto Botanico capitolino e il famoso fontanone del Gianicolo. Non annoverato tra i tradizionali sette colli dell’Urbe, il Gianicolo, anche noto come Montorio o monte d’oro per la rena gialla che lo forma, è uno dei luoghi più romantici da vedere a Roma. Le terrazze del Gianicolo infatti, con la loro strepitosa vista sulla Capitale, regalano ogni giorno a moltissimi turisti e residenti un panorama mozzafiato difficile da dimenticare. Affacciandosi sul colle del Gianicolo sarà possibile ammirare dall’alto tutto il centro storico, fino a giungere con lo sguardo ai Monti Tiburtini e Prenestini, ai Colli Albani e persino al Terminillo, al Velino e ai Monti Simbruini.

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La storia delle terrazze del Gianicolo dalle origini etrusche ai giorni nostri

Divenuto famoso come luogo simbolo del Risorgimento italiano e teatro della battaglia in cui Garibaldi combatté contro le truppe francesi, il Gianicolo ha in realtà una storia molto più antica. Il monte Gianicolo deve infatti il suo nome al dio Giano, che qui avrebbe fondato il centro abitato soprannominato Ianiculum. Altre tradizioni raccontano che in realtà sul Gianicolo vi fosse un sacello, piccolo edificio di culto dell’antica Roma, dedicato al dio Fons (o Fontus), figlio di Giano e della ninfa Giuturna. Quel che è certo è che a Roma, per la precisione nell’odierna Piazza Mastai a Trastevere, vi era un centro abitato denominato Pagus Ianiculensis, situato proprio ai piedi del Gianicolo. Area etrusca successivamente occupata da Anco Marzio ed entrata a far parte dell’Urbe, la zona del Gianicolo a Roma fu trasformata in un fortilizio per volere del console Tito Menenio Agrippa Lanato e poi fu conquistata dai Romani nel 476 a.C. dopo la vittoria contro i Veienti. Luogo ricco di mistero, un tempo il Gianicolo a Roma era popolato da boschi sacri dedicati alla divinità Furrina, mentre sulle pendici orientali del colle del Gianicolo sorgeva un santuario isiaco.

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Incluso nelle mura cittadine, soprannominate appunto gianicolensi, nel XVII secolo da Urbano VIII, il Gianicolo subì un lungo processo di urbanizzazione e fu animato per tutto l’Ottocento da eleganti ville, vasti parchi, chiese e conventi come la splendida San Pietro in Montorio e la famosa Villa Doria Pamphilj. Dopo l’Unità d’Italia il Gianicolo si trasformò in un luogo dedicato alla memoria del Risorgimento; sulla sommità del famoso colle di Roma infatti furono collocate le statue equestri di Anita Garibaldi, che ospita anche le spoglie della rivoluzionaria, e di Giuseppe Garibaldi. Sulla via che conduce alla terrazza del Gianicolo a Roma vennero quindi posizionati molti mezzibusti in marmo, ritratti di combattenti, garibaldini e uomini che facevano parte dello schieramento dei Mille e che con Garibaldi avevano combattuto contro le truppe francesi. Un primo monumento ai caduti fu inizialmente trasferito e poi ricostruito nel 1942 per mano di Giovanni Jacobucci e, proprio in fondo a Via Garibaldi, furono sistemati anche l’ossario dei caduti della Repubblica Romana del 1849 e la tomba di Goffredo Mameli.
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Il cannone del Gianicolo: l’antica usanza che scandisce il mezzogiorno capitolino

Forse non tutti sanno che sul terrazzo del Gianicolo nasce una delle più antiche e curiose tradizioni di Roma. In cima al colle del Gianicolo infatti, proprio sotto la statua di Garibaldi, è posizionato dal 24 gennaio 1904 un cannone che ogni giorno, a mezzogiorno in punto, spara un colpo a salve. La cannonata fu istituita da Pio IX nel 1847, per far sì che tutte le campane di Roma suonassero all’unisono. A quel tempo il cannone di trovava a Castel Sant’Angelo, da lì fu poi trasferito a Monte Mario per poi essere spostato al Gianicolo. E sul Gianicolo a Roma questa antica tradizione torna a vivere tutt’oggi ogni giorno quando il suono della cannonata invade tutta la Capitale, facendosi sentire, nelle giornate meno caotiche, persino all’Esquilino. Rito tutto romano, molto amato dai residenti, quello del Gianicolo e del suo cannone è un uso che resiste allo scorrere del tempo: interrotta solo durante la Seconda guerra mondiale, infatti, questa tradizione richiama oggi moltissimi turisti curiosi di vedere da vicino l’obice 105/22 con cui ogni giorno Esercito Italiano spara il colpo di mezzogiorno. L’originario cannone del Gianicolo invece è oggi custodito al Museo Storico Nazionale dell’Artiglieria di Torino.

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Visitare Roma e il Gianicolo: tutto quel che c’è da scoprire sull’antico colle di Roma

Se quel che avete letto fin qui vi ha incuriositi, senza dubbio la terrazza del Gianicolo sarà la prossima meta del vostro viaggio capitolino. Le cose da fare e da vedere a Roma, inutile negarlo, sono moltissime, ma non troverete mai un romano sulla faccia della terra che non vi consigli una passeggiata panoramica al Gianicolo. Da qui potrete ammirare la magnificenza dell’Urbe dall’alto, il Vittoriano, il Pantheon, Villa Borghese e alcuni dei più bei scorci sul centro storico e su San Pietro. Affascinante all’alba, accarezzato dallo scrosciare dell’acqua del suo fontanone, e romanticissimo al tramonto, l’antico colle di Roma è una delle tappe più gettonate della Capitale e nasconde moltissime bellezze tutte da scoprire.

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  • La Passeggiata del Gianicolo: Composta da due vasti viali alberati che confluiscono in Piazzale Garibaldi e costeggiano la Villa Aurelia, la Passeggiata del Gianicolo si snoda in tornanti fino alla Chiesa di Sant’Onofrio, edificata nel 1939. La zona, teatro delle eroiche gesta dei combattenti per la Repubblica Romana nel 1849, divenne una passeggiata pubblica nel 1883 e fu intitolata alla memoria della Difesa di Roma.
  • I busti dei patrioti sul Gianicolo: Proprio ai lati dei viali di platani del Gianicolo troviamo i busti dei patrioti italiani e stranieri che durante il Risorgimento si sono battuti per l’unificazione d’Italia. Tutto ebbe inizio il 28 maggio del 1849 quando la Repubblica Romana investì le prime 10.000 lire per la commissione di alcuni busti in marmo dal collocare al Pincio. Nel 1860 parte delle sculture fu sostituita con nuove opere, per volere di Papa Pio IX desideroso di eliminare i busti dei personaggi atei. Le statue, oltre 228, furono collocate sul Gianicolo a Roma tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.
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  • Statua di Giuseppe Garibaldi: Realizzata da Emilio Gallori e inaugurata il 20 settembre del 1895 per il venticinquesimo anniversario della presa di Roma, questa scultura è collocata sulla sommità del colle del Gianicolo. La statua equestre in bronzo raffigura Garibaldi a cavallo ed è situata su un mastodontico piedistallo marmoreo decorato con figure allegoriche e bassorilievi raffiguranti vicende storiche.
    La tradizione narra che un tempo il volto di Garibaldi fosse rivolto verso la Santa Sede mentre nel 1929, dopo i Patti Lateranensi, per volere della Chiesa la scultura fu rivolta verso il Gianicolo.
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  • Monumento ad Anita Garibaldi: Costruita da Mario Rutelli e inaugurata il 4 giugno del 1932 in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Garibaldi, la statua di Anita Garibaldi si trova al Gianicolo e fu commissionata da Mussolini per accogliere i resti della donna, esumati dalla sua tomba a Nizza. Il piedistallo, decorato su tutti e quattro i lati con pannelli in bronzo, narra le eroiche gesta di Anita Garibaldi; la grande statua in bronzo invece rappresenta Anita a cavallo, mentre con una mano tiene il figlio Menotti e con l’altra impugna la pistola, intenta a fuggire dall’accampamento di São Luís durante la Guerra dei Farrapos.

  • Il fontanone del Gianicolo: Oltre al Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina e al Mausoleo Ossario Gianicolense, sullo storico colle di Roma dedicato a Giano potrete ammirare la fontana del Gianicolo. Conosciuta anche come fontana dell’Acqua Paola, questa monumentale struttura marmorea fu edificata su commissione di Papa Paolo V tra il 1608 e il 1614 come mostra terminale dell’acquedotto Traiano. Divenuta uno dei simboli più conosciuti di Roma, Cantata da Venditti, celebrata in molti film e citata da Goethe nel suo capolavoro “Viaggio in Italia“, la fontana del Gianicolo fu progettata da Giovanni Fontana, Flaminio Ponzio e Ippolito Buzio e costruita con marmi reimpiegati che provenivano dal Foro di Nerva e dal Foro Romano e con granito della basilica di San Pietro. Il bacino che oggi siamo abituati a vedere in prossimità della facciata del fontanone del Gianicolo fu invece aggiunto da Carlo Fontana alla fine del 1600.
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  • Il faro del Gianicolo: Un tempo acceso ogni notte, oggi il faro del Gianicolo si illumina solo in sporadiche occasioni legate a ricorrenze nazionali. Situato lungo la passeggiata del Gianicolo, il faro è costruito in pietra bianca di Botticino e, ispirato all’arte di stampo classico, è alto ben 20 metri. Secondo un uso molto caro ai romani, benché vietato, la balconata del faro del Gianicolo veniva un tempo utilizzata perché i detenuti del Regina Coeli, carcere vicinissimo alla struttura in linea d’aria, potessero comunicare coi propri parenti.
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  • Il Tempietto del Bramante: Tra i tanti luoghi da visitare a Roma non potrete perdervi il Tempietto del Bramante, situato nel complesso di San Pietro in Montorio, sul colle Gianicolo. Vero e proprio gioiello dell’architettura italiana rinascimentale, il tempietto fu portato a termine da Bramante tra il 1502 e il 1509. Pensata per celebrare il martirio di San Pietro verificatosi proprio sul Gianicolo, la struttura fu commissionata dai sovrani di Spagna per portare a termine una promessa votiva per la nascita del loro figlio Giovanni, deceduto però nel 1497. Di foggia circolare, il tempietto della chiesa del Gianicolo è molto piccolo ma ricco di particolari.

    Dal diametro di 4 metri, il minuscolo edificio è composto da un colonnato in granito grigio eseguito in stile dorico, collocato su gradini sui quali è posta una trabeazione decorata con un fregio composto da metope e triglifi. Arricchito con nicchie che ospitano le statue degli Evangelisti e con una statua di San Pietro sistemata sull’altare, il tempio del Gianicolo presenta una pavimentazione in marmi policromi e una cripta sotterranea al centro della quale pare fosse conficcata la croce del martirio di San Pietro. Ricco di simbolismi e riferimenti iconografici, l’edificio sarebbe in realtà nel suo complesso una rappresentazione della Chiesa: la cripta, il sacello e la cupola corrisponderebbero infatti rispettivamente alla Chiesa delle origini, alla Chiesa contemporanea e alla Chiesa che trionfa nella gloria celeste.
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  • Il teatro dei burattini del Gianicolo: Nato grazie a Carlo Piantadosi, napoletano giunto a Roma nel 1947, il teatro dei burattini si stabilisce sul Gianicolo nel 1959. Passato poi nelle mani di Agnese Piantadosi, moglie di Carlo, questo spettacolo ricco di magia incanta da tempo generazioni di bimbi romani e, tutelato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali di Roma, è oggi diretto da due nuovi giovani gestori.
  • Il muro della Costituzione Romana: Costruito per volere dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il Muro della Costituzione Romana è composto da ferro e calcestruzzo e, realizzato mediante la tecnica della sovrapposizione a doppia profondità, costituisce un parapetto lungo 50 metri lungo la terrazza del Gianicolo a Roma. Sul muro sono incise le 10.000 lettere che vanno a comporre la Costituzione della Repubblica Romana del 1849 ed è stato inaugurato nel 2011 in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.
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La vista mozzafiato del Gianicolo a Roma: il parere dei turisti

Il colorato mercato di Campo de’ Fiori, Piazza Farnese, la Cappella Sistina, Piazza di Spagna e Fontana di Trevi: se vi state domandando cosa visitare a Roma non avete che l’imbarazzo della scelta! Tra i tanti siti archeologici, i parchi e le chiese, c’è un luogo però che da sempre si colloca al primo posto nel cuore dei romani: il Gianicolo. Apprezzatissimo per passeggiate romantiche o gite in famiglia, questo splendido colle di Roma è uno dei luoghi consigliati dai residenti a chiunque desideri visitare Roma come solo un romano saprebbe fare. Qui di seguito troverete alcune recensioni redatte dagli utenti del web e condivise sulla pagina di Tripadvisor dedicata al Gianicolo di Roma; opinioni e pareri che potranno esservi utili per organizzare ogni dettaglio del vostro viaggio nell’Urbe.

C’è chi ha apprezzato la vista mozzafiato su Roma e i busti marmorei del Gianicolo.

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E chi suggerisce di prendersi una pausa di relax dal caos capitolino per una lunga passeggiata sul colle del Gianicolo.

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Come arrivare al Gianicolo: itinerari e suggerimenti

Situato nel Municipio I, il colle Gianicolo si estende per circa 3,5 ettari e può essere raggiunto in automobile, con i mezzi pubblici o a piedi. Affacciato sulla riva destra del Tevere, tra i quartieri di Trastevere e Monteverde vecchio, il Gianicolo è una meta ideale per chiunque voglia godersi una pausa di pace dal traffico cittadino. Sulle famosa terrazza del Gianicolo potrete godervi un aperitivo o ascoltare ottima musica in occasione di Gianicolo in Jazz, rassegna musicale conosciuta a livello mondiale che si svolge ogni anno all’inizio dell’estate.

Trovare parcheggio al Gianicolo è molto semplice; la zona infatti è ricca di aree di sosta a pagamento. Consigliamo quindi a chiunque non ami particolarmente camminare di raggiungere il Gianicolo in macchina per poi godersi il panorama senza troppa fatica. Se vi state domandando invece come arrivare al Gianicolo con i mezzi pubblici, la risposta è molto semplice: la fermata di metropolitana più vicina al romantico colle di Roma è Ottaviano, sulla linea A. Da lì potrete raggiungere a Piedi l’Ospedale Santo Spirito sul Lungotevere in Sassia dove prenderete il bus 115 in direzione Paola. Una volta scesi alla fermata Garibaldi/Iacobucci, vi troverete proprio all’ingresso della passeggiata del Gianicolo. Se una bella salita non vi spaventa, in alternativa potrete partire da Lungotevere in Sassia o da Porta Cavalleggeri a piedi e raggiungere la terrazza del Gianicolo di Roma in circa mezz’ora di cammino.

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