Musei Vaticani: un percorso tra arte, storia e bellezza nel cuore dell’Urbe

Edificati e custoditi dai Pontefici attraverso secoli di storia, i Musei Vaticani ospitano preziose collezioni d’arte, reperti archeologici e strabilianti opere scultoree e includono alcuni dei più bei Palazzi Apostolici della città di Roma. Pensato per accogliere ogni tipo di forma d’arte ed evangelizzare attraverso la condivisione della bellezza, questo vastissimo complesso museale del Vaticano a Roma è senza dubbio una tappa obbligatoria per chiunque desideri visitare la Capitale e scoprirne, attraverso l’osservazione di preziose collezioni d’inestimabile valore artistico, ogni più recondito dettaglio e segreto.

Musei Vaticani: un viaggio alla scoperta del più famoso museo di Roma

Se dopo aver ammirato gli affascinanti giochi d’acqua della Fontana di Trevi, le storiche fontane di Piazza Navona e la splendida arena del Colosseo avete voglia di godervi un percorso di relax all’insegna dell’arte, della cultura e della storia, non potrete non visitare i Musei Vaticani! Accaparrandosi un’ottima posizione nella classifica dei dieci siti turistici più visitati al mondo, i Musei Vaticani costituiscono una delle più vaste raccolte d’arte a livello mondiale e ospitano al loro interno non solo sale d’esposizione ma anche numerose cappelle, pinacoteche, cortili, appartamenti e siti archeologici. In tempi non Covid, pare che la media di ingressi giornalieri si aggirasse intorno alle 30.000 unità mentre fondamentali risultano per la salvaguardia del patrimonio artistico romano e nazionale le tante attività didattiche, laboratoriali e di restauro gestite dai Musei Vaticani. Cose di Viaggio, consapevole che sarebbe impossibile descrivere ogni singolo capolavoro che potrete ammirare durante la vostra visita ai Musei Vaticani, vuole accompagnarvi in un itinerario virtuale alla scoperta di uno dei più bei luoghi da visitare a Roma, offrendovi preziosi suggerimenti per rendere il vostro viaggio nell’Urbe un’esperienza arricchente e rilassante.

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Roma e i Musei Vaticani: la storia del polo museale capitolino

I posti da visitare a Roma, tra archeologia, arte e cultura, sono davvero moltissimi, ma chi può affermare di non essere affascinato dal Vaticano e dai suoi musei? La nascita del Vaticano per come lo conosciamo oggi ha inizio nel 1447 quando Papa Niccolò V commissionò a Bernardo Rossellino il progetto della nuova Basilica di San Pietro e al pittore Fra Angelico la decorazione della Cappella Nicolina. È il 1571 quando Sisto IV diede vita, a partire da quella che un tempo era la Cappella Magna, alla costruzione della famigerata Cappella Sistina, le cui decorazioni pittoriche sarebbero state affidate ad artisti del calibro di Botticelli e Perugino per poi approdare al pennello di Michelangelo Buonarroti, nel 1508, su commissione di Giulio II. Edificati proprio per volere di Papa Giulio II nel 1506 con lo scopo di preservare e valorizzare i monumenti e le sculture classiche della civiltà romana, i Musei Vaticani di Roma hanno una storia antichissima che inizia con l’allestimento del primo nucleo di opere classiche nel Cortile delle Statue, oggi a tutti noto come Cortile Ottagono. È qui che il pontefice decise infatti di collocare, tra le altre opere, la Venus Felix, l’Hermes di Prassitele, l’Apollo del Belvedere, il Perseo trionfante, i Pugilatori di Canova e il gruppo del Laocoonte, complesso statuario tra i più amati dei Musei Vaticani.

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Fu quindi la volta dei nuovi percorsi espositivi dei Musei Vaticani, edificati in modo tale da creare un continuum con le sale già esistenti. Fu sempre Giulio II a dar vita alle Stanze di Raffaello mentre, nel 1740, le varie sale dei Musei Sacri e Profani e del Gabinetto delle Medaglie subirono una riorganizzazione complessiva per volere di Benedetto XIV. Alcuni anni dopo, nel 1756, le scoperte e i preziosi reperti dell’archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann andarono ad arricchire le già vaste collezioni dei Musei Vaticani mentre Clemente XIV Ganganelli e Pio VI Braschi si occuparono dell’allestimento del Museo Pio Clementino, che ai suddetti fondatori deve appunto il suo nome. Anche la nascita della prima, splendida raccolta pittorica dei Musei Vaticani la dobbiamo a Pio VI. Nel 1797 però, in seguito al Trattato di Tolentino, moltissime opere di questa raccolta e dei Musei Vaticani furono cedute dallo Stato della Chiesa alla Francia di Napoleone e furono trasferite a Parigi. Bisognerà attendere il Congresso di Vienna, nel 1815, per far sì che questo immenso patrimonio artistico e culturale tornasse a Roma grazie all’intervento di Antonio Canova, Ispettore Generale delle Belle Arti e dei Musei Vaticani.

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Nasce in questo periodo il nuovo Museo Chiaramonti, ricco di opere rientrate dalla Francia e capolavori acquistati dal Vaticano presso gli antiquari della città di Roma. A occuparsi dell’allestimento del museo è sempre Canova che ha l’obiettivo di rappresentare in egual misura le tre “arti sorelle“: architettura, scultura e pittura. Nel 1816 viene stilato il primo Regolamento dei Musei Vaticani, grazie al quale verranno stabiliti i vari ruoli all’interno del polo museale e le aperture al pubblico, mentre nel 1822 sarà inaugurato da Papa Pio VII il Braccio Nuovo progettato da Raffaele Stern e allestito da Antonio Canova. Per volere di Papa Gregorio XVI Cappellari nascono il Museo Gregoriano Etrusco, nel 1837, e il Museo Gregoriano Egizio, nel 1839. Sempre in questi anni, per la precisione nel 1838, prende vita la Sala delle Nozze Aldobrandine, un tempo conosciuta come Sala del Sansone, interamente dedicata alle opere pittoriche d’età romana. Nel 1844 Gregorio XVI fonda il Museo Profano Lateranense all’interno del Palazzo Apostolico del Laterano dove, nel 1854, viene edificato per volere di Papa Pio IX anche il Museo Pio Cristiano. A Papa Pio XI dobbiamo poi, nei primi del Novecento, la nascita del Museo Missionario Etnologico, la ricollocazione all’interno dei Musei Vaticani della Pinacoteca Vaticana e la ristrutturazione della Cappella di San Pietro Martire.

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Saltiamo quindi agli anni Sessanta, periodo in cui Giovanni XXIII stabilisce lo spostamento dei Musei Lateranensi in Vaticano: le opere d’arte custodite nel Museo Gregoriano Profano, nel Museo Pio Cristiano e nei Lapidari Profano, Cristiano ed Ebraico vengono man mano trasferite in una nuova struttura in Vaticano facente parte appunto del complesso dei Musei Vaticani e nel 1973 vengono aperti quelli che oggi tutti conosciamo come Museo Etnologico e Museo Storico. Sempre nel 1973, sotto il Pontificato di Papa Paolo VI, nasce anche la Collezione d’Arte Religiosa Moderna, oggi Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani di Roma. Inizia nel 1979, sotto Papa Giovanni Paolo II, il poderoso e complesso restauro della Cappella Sistina che sarà terminato nel 1994 mentre in questi anni prendono i vita i numerosi laboratori che tutt’oggi animano i Musei Vaticani con pregevoli attività di studio, ricerca e formazione. Negli anni a seguire, con Papa Benedetto VXI e Papa Francesco, i tanti spazi espositivi dei Musei Vaticani subiranno ancora moltissimi restauri e migliorie fino a divenire la grande meraviglia che tutti noi oggi possiamo ammirare tra le tante belle cose da fare e vedere a Roma.

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Visitare Roma e i Musei Vaticani: cinque imperdibili tappe

Esplorare il Vaticano e i suoi musei è senza dubbio un’esperienza da non perdere per chiunque decida di visitare Roma e le sue bellezze. Composti da moltissime sale, cappelle, più poli museali e vari piani espositivi, i Musei Vaticani ospitano numerose collezioni antiche e moderne d’inestimabile valore e comprendono i musei e gli ambienti aperti al pubblico dei Palazzi Vaticani. Descrivere nel dettaglio Musei Vaticani e Cappella Sistina, oltre a tutti i capolavori custoditi nelle innumerevoli sale, sarebbe un’impresa mastodontica e senza dubbio non riusciremmo a consegnare ai nostri lettori una visione completa ed esaustiva delle tante meraviglie ospitate dai musei del Vaticano. Cose di Viaggio ha quindi pensato di offrire ai suoi lettori uno speciale itinerario in cinque tappe dei Musei Vaticani, utile per chiunque voglia vedere Roma e le sue più importanti opere d’arte. Tra pinacoteche, gallerie, lapidari e cappelle, la nostra visita ai Musei Vaticani non potrebbe cominciare che dalla Cappella Sistina, ma ricordiamo ai nostri lettori che potranno scoprire tutte le informazioni dettagliate sulle cose principali da vedere a Roma e più in particolare ai Musei Vaticani sul sito ufficiale dedicato ai musei del Vaticano.

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  • Le Stanze di Raffaello: Affrescate da opere pittoriche di Raffaello e dei suoi apprendisti dal 1508 al 1524, le stanze soprannominate “di Raffaello” sono la Stanza dell’Incendio, la Stanza della Segnatura, la Stanza di Eliodoro e la Sala di Costantino, tutte parte della residenza di Giulio II, collocata al secondo piano del Palazzo Pontificio.

  • La Cappella Sistina: Considerato da turisti e residenti uno dei più bei luoghi da visitare a Roma, la Cappella Sistina è frutto della ristrutturazione della Cappella Magna, avvenuta tra il 1477 e il 1480 per volere di Papa Sisto IV. Finemente decorata, la famosissima cappella presenta una lunga serie di ornamenti risalenti al Quattrocento tra i quali annoveriamo: Le Storie di Cristo, le Storie di Mosè, i ritratti dei Pontefici e i finti tendaggi. Ricca di complessi marmorei, lunette ornate, uno splendido cielo stellato e numerosissimi affreschi, tra il 1481 e il 1482 la Cappella Sistina fu una vera e propria “palestra artistica” per pittori del calibro di Cosimo Rosselli, Pietro Perugino, Sandro Botticelli e Domenico Ghirlandaio, supportati da numerosi collaboratori. Sarà poi Giulio II della Rovere, divenuto Papa nel 1503, ad affidare una nuova decorazione dello splendido edificio religioso a Michelangelo Buonarroti nel 1508.
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  • La Galleria delle carte geografiche: Area collocata lungo il percorso che porta alla Cappella Sistina, la Galleria delle carte geografiche costituisce un unicum d’inestimabile valore nell’ambito della scienza cartografica del tempo (1580-1585). Formata da un corridoio lungo 120 metri e largo sei, la galleria è stata allestita alla fine del XVI secolo e si compone di quaranta carte geografiche di diverse regioni, città e porti italiani.
  • Il Museo Gregoriano Egizio: Composto da nove sale, questo ampio spazio ospita moltissime opere dell’Egitto romano, giunte nell’Urbe con la finalità di ornare e abbellire ricche dimore e santuari. I manufatti, provenienti perlopiù da Villa Adriana a Tivoli e da collezioni private, costituiscono un’importante testimonianza della cultura faraonica.

  • La Pinacoteca Vaticana: Inaugurata nel 1932, la Pinacoteca Vaticana ospita circa 460 opere, collocate in diciotto sale distinte e suddivise in base a periodo storico d’appartenenza e scuola artistica. Nella vasta collezione, che copre un periodo che si estende dai Primitivi ai dipinti del XIX secolo, possiamo trovare splendide opere di alcuni dei più grandi maestri dell’arte pittorica italiana tra cui il Perugino, Giotto, Beato Angelico, Leonardo e Caravaggio.
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Quel che non sapevi sui Musei Vaticani a Roma

Decidere cosa vedere a Roma durante una vacanza o un weekend all’insegna delle bellezze capitoline non è sempre impresa facile. La città infatti, ricca di siti turistici d’interesse, strabilianti aree archeologiche e bellissimi monumenti, è un vero e proprio museo a cielo aperto, animato da antichi miti e affascinanti leggende. Sapevate, ad esempio, che oltre al più famoso Museo Egizio di Torino, potrete visitare anche il Museo Egizio a Roma? Avreste mai immaginato che Papa Francesco, desideroso di rendere l’arte fruibile a tutti, avrebbe aperto le porte dei Musei Vaticani a ex detenuti e clochard? Queste e tante altre curiosità sui Musei Vaticani aspettano solo di essere scoperte durante un bel viaggio a Roma.

  • La scala elicoidale: Spesso erroneamente attribuita al Bramante, la scala elicoidale dei Musei Vaticani fu commissionata nel 1929 da Papa Pio XI all’architetto Giuseppe Momo. Ispirata alla scalinata del Pozzo di San Patrizio edificata da Antonio da Sangallo, questa scenografica struttura a doppia rampa fu pensata come entrata dei Musei Vaticani ed è oggi utilizzata come via d’uscita dal polo museale.
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  • La Sala degli animali: Situata all’interno del Museo Pio Clementino, questa splendida sala fu allestita durante il Pontificato di Papa Pio VI. Considerato uno dei più originali posti da visitare a Roma, questo luogo ospita moltissime sculture raffiguranti animali, soggetti ispirati alla natura e scene di caccia. Vero e proprio “zoo di pietra” nel centro storico della città, la Sala degli animali custodisce sculture in marmo, molte delle quali policrome nel tentativo di imitare il piumaggio o il manto delle varie specie.
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  • Il Cortile della Pigna: Tra le tante cose da vedere a Roma oggi non possiamo non annoverare la Pigna (anche chiamata “Pignone”) che troneggia maestosa nel vasto cortile dei Musei Vaticani, chiamato appunto Cortile della Pigna. Larga due metri e mezzo e alta quattro, questa mastodontica struttura in bronzo è senza dubbio uno dei simboli più conosciuti dei Musei Vaticani. Ideato probabilmente da Publio Cincio Savio, il Pignone forse un tempo ornava il Tempio di Iside e fungeva da fontana. Rinvenuta durante il Medioevo nella zona delle Terme di Agrippa, questa singolare statua sembrerebbe essere legata a una serie di antiche leggende. Secondo alcune tradizioni la pigna sarebbe stata un tempo l’urna cineraria dell’Imperatore Adriano, altre leggende invece raccontano che la statua servisse come “tappo” per l’oculus del Pantheon di Roma.
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  • La Scuola di Atene: Tutti conosciamo lo splendido affresco intitolato “La Scuola di Atene” collocato all’interno dei Musei Vaticani e realizzato nel 1509 da Raffaello Sanzio. Commissionata da Papa Giulio II, l’opera avrebbe dovuto raffigurare le origini della civiltà romana. Una curiosità che forse non tutti conoscono, però, coinvolge i visi dei filosofi ritratti dal noto pittore. Secondo la tradizione infatti, alcuni volti sarebbero stati ispirati da contemporanei di Raffaello. Euclide avrebbe infatti il viso di Bramante, Eraclito somiglierebbe moltissimo a Michelangelo e il volto di Platone ricorderebbe quello di Leonardo Da Vinci.
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I Musei Vaticani: che ne pensano i turisti

Se questa nostra descrizione dei Musei Vaticani ha stuzzicato la vostra curiosità e avete deciso di visitare Roma e gli splendidi musei del Vaticano, forse vorrete conoscere il parere dei tanti visitatori che hanno deciso di perdersi tra le bellezze di questi fantastici percorsi espositivi nel cuore della Capitale. Qui di seguito troverete opinioni e recensioni degli utenti del web che potranno esservi utili per organizzare un tour nell’Urbe, partecipare a una delle tante visite guidate di Roma ma soprattutto vivere una o più giornate all’insegna della scoperta dei Musei Vaticani. Vi ricordiamo inoltre che potrete leggere altri pareri dei tanti turisti che ogni anno visitano il Vaticano a Roma consultando la pagina dedicata ai Musei Vaticani su Tripadvisor.

C’è chi definisce la visita ai Musei Vaticani “un’esperienza mozzafiato” e chi è rimasto colpito dalla preparazione delle tante guide che ogni giorno accompagnano i turisti alla scoperta delle bellezze di Roma.
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Molti visitatori considerano i Musei Vaticani una delle cose principali da vedere a Roma e lodano l’impeccabile organizzazione del polo museale.
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Musei Vaticani: orari, itinerari e prezzi

Le recensioni dei turisti che hanno visitato i Musei Vaticani prima di te ti hanno fatto venir voglia di preparare i bagagli e correre a visitare Roma? Senza dubbio potranno esserti utili alcune semplici informazioni per organizzare al meglio il tuo viaggio nella Capitale alla scoperta del tanti luoghi da visitare a Roma e dei Musei Vaticani. Chiunque abbia avuto la fortuna di trascorrere qualche giorno nell’Urbe non avrà potuto fare a meno di notare la lunga coda di turisti e viaggiatori che ogni giorno affollano l’ingresso dei Musei Vaticani desiderosi di poter ammirare, tra le tante bellezze, il Museo Egizio Vaticano o le splendide volte affrescate della Cappella Sistina. Collocato nella Città del Vaticano, il nucleo centrale dei Musei Vaticani è raggiungibile in autobus, a piedi, con i mezzi pubblici o in macchina. Come al solito, però, consigliamo ai nostri lettori di monitorare la situazione del traffico capitolino sull’apposito sito Atac, dove potranno anche calcolare il percorso più rapido per raggiungere i musei del Vaticano nel minor tempo possibile.

  • In aereo e in treno: Dall’aeroporto Leonardo Da Vinci potrete spostarvi in auto verso il centro o utilizzare il servizio ferroviario locale Leonardo Express che vi condurrà alla Stazione Termini. Da qui potrete raggiungere i Musei Vaticani prendendo la metro A e scendendo alle fermate Ottaviano o Cipro.
  • In autobus: Potrete arrivare all’ingresso del Museo Vaticano prendendo il bus 49 e scendendo alla fermata collocata sul piazzale antistante i Musei Vaticani. In alternativa potrete salire sui bus 32, 81, 982 scendendo a Piazza del Risorgimento, oppure scegliere le linee 492, 990 e scendere alla fermata Via Leone IV – Via degli Scipioni.
  • In metropolitana: Per arrivare nei pressi dei Musei Vaticani vi consigliamo di prendere la linea A in direzione Battistini e scendere alla fermate Ottaviano o Cipro.
  • In tram: La linea 19 vi condurrà direttamente in Piazza del Risorgimento, a pochi passi dai Musei Vaticani.
  • In macchina: Una volta giunti sul Grande Raccordo Anulare dall’autostrada dovrete seguire le indicazioni per Roma Centro. Consigliamo poi di lasciare l’auto in uno dei tanti parcheggi custoditi della città e proseguire a piedi per le vie del centro storico.

Sebbene attualmente, per via delle restrizioni legate alla pandemia da Coronavirus, siano state sospese le aperture straordinarie dell’ultima domenica del mese durante le quali era possibile visitare i Musei Vaticani gratis, a partire dal primo febbraio gli splendidi poli museali di Città del Vaticano sono stati riaperti al pubblico per la gioia dei tanti turisti e residenti in visita al Vaticano di Roma.

A seguire, un toccante video dedicato alla riapertura dei Musei Vaticani dopo il lockdown.

Sarà possibile visitare i Musei Vaticani nei seguenti orari e giorni: dal lunedì al sabato dalle ore 8:30 alle ore 18:30 con ultimo ingresso previsto alle ore 16:30 mentre l’uscita dalle sale del Museo Vaticano è prevista mezz’ora prima della chiusura del sito turistico. Dal momento che l’ingresso ai Musei Vaticani è consentito solo previa prenotazione online dei biglietti, vi consigliamo di consultare il sito ufficiale dei Musei Vaticani tramite il quale potrete effettuare e gestire la vostra prenotazione.
Per entrare ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina i biglietti hanno il costo di 17 Euro (intero) e 8 Euro (ridotto) ma vi consigliamo di visitare l’area web dedicata al Museo Vaticano. Sul sito ufficiale infatti potrete scovare interessanti offerte, acquistare pacchetti convenienti, organizzare visite guidate o, in alternativa, godervi fantastici tour virtuali delle varie aree del museo.

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