Mole Antonelliana e Museo del Cinema: cosa vedere a Torino tra storia e magia

Organizzare un viaggio è una questione di scelte: il tempo a disposizione è limitato e non si può vedere tutto. La Mole Antonelliana è una di quelle attrazioni che, quando si parla di cosa visitare a Torino, non deve essere messa in discussione: va vista e basta. Quello che molti non sanno, però, è che oltre all’importanza artistica, storica e architettonica, la Mole di Torino ospita anche il Museo Nazionale del Cinema. Non capita tutti i giorni di poter unire il piacere di visitare un edificio storico con quello di ripercorrere le tappe fondamentali del cinema internazionale, quindi seguite i nostri consigli per ottimizzare la vostra esperienza!

Torino da vedere e da vivere

Sono passato vicino alla Mole Antonelliana, l’edificio più geniale che è stato forse costruito per un assoluto impulso verso l’alto -non ricorda nient’altro se non Zarathustra. L’ho battezzato Ecce Homo e l’ho circondato nel mio spirito con un immenso spazio libero“: queste le parole che Nietzsche le dedicò.
La Mole è senza ombra di dubbio il simbolo di Torino. La sua sagoma nello skyline torinese la fa da padrona in ogni rappresentazione, logo, cartolina e souvenir. Come tutto ciò che riguarda Torino, la mole è un misto tra rigore e mistero. Ci si avvicina guardinghi, scrutando ogni particolare di questa imponente costruzione alla ricerca della chiave di lettura giusta, e si finisce a naso all’insù nel bel mezzo del centro cittadino. Una volta entrati, poi, è impossibile non rimanere affascinati e rapiti non solo dall’architettura interna, ma dal curatissimo Museo del Cinema. Un giusto compromesso tra storia e modernità, insomma, che la portano in cima alla lista delle cose da vedere a Torino.

Storia della Mole Antonelliana

Quando, nel 1848, venne garantita la libertà di culto in Italia, la comunità ebraica acquistò il terreno su cui sorge la Mole Antonelliana per farne una sinagoga. Nel 1863 il progetto venne affidato all’architetto Alessandro Antonelli, per essere terminato solo nel 1889 dal figlio Costanzo. L’altezza prevista era di 47 metri, ma in corso d’opera l’Antonelli modificò il progetto per arrivare a ben 113 metri di altezza. I lavori si fermarono a 70 metri con un tetto provvisorio: il nuovo progetto era eccessivamente costoso e i tempi di realizzazione troppo lunghi. La Comunità Israelita Torinese si tirò indietro e decise di cedere l’opera al Comune di Torino, il quale si fece carico del completamento. L’edificio cambiò quindi destinazione, diventando sia sede del Museo dell’Indipendenza Italiana che edificio commemorativo del Re Vittorio Emanuele II.

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Ripresero i lavori e il tetto provvisorio arrivò a 90 metri con la costruzione del cosiddetto “Tempietto”.
Oltre ai necessari lavori strutturali a seguito del terremoto del 1887, vennero aggiunte in cima la Lanterna, la guglia e il Genio Alato. Nel 1904, il Genio Alato, una statua di 300 kg, venne abbattuta da un fulmine. Due anni dopo, la sostituì una stella a cinque punte di ben 4 metri di diametro. La stella, però, abbassava l’altezza complessiva della Mole, che quindi venne arricchita nella cuspide.
A cinquant’anni di distanza, una tromba d’aria, spezzò la guglia. A questo incidente seguirono lavori di restauro e ricostruzione che terminarono solo nel 1960.
Ad oggi, in cima alla Mole di Torino è possibile vedere la nuova stella a 12 punte, più piccola della precedente, ma che la porta a un’altezza di 167,50 metri.
Nella sua concezione, l’architetto Antonelli realizzò la Mole come un edificio-simbolo, scevro da ogni caratterizzazione politica o religiosa: è semplicemente il simbolo di Torino.
Il momento migliore per ammirare la struttura Antonelliana, secondo i torinesi, è in inverno: la guglia che si staglia contro il bianco delle Alpi è una visione che resta impressa nel cuore e che riaffiora ogni volta che si pensa a Torino!

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Architettura della Mole Antonelliana

Per quanto riguarda l’aspetto architettonico, lo stile della Mole Antonelliana racchiude elementi neoclassici, neogotici, barocchi ed eclettici. All’epoca costituì una vera e propria innovazione e tutt’oggi la ricerca sulla Mole Antonelliana dal punto di vista tecnico non cessa di sbalordire.
La pianta quadrata si sviluppa creando una sorta di piramide, ma l’estremità finale non riesce a inquadrarsi né nel termine di cupola né in quello di torre. Il fatto stesso che la Mole di Torino sfugga a ogni definizione ne testimonia l’originalità e il genio dell’Antonelli. È, infatti, il progetto più conosciuto di questo architetto e che lo ha contraddistinto nel corso della Storia. Uno degli elementi caratterizzanti delle opere di Antonelli è stato l’utilizzo del ferro, largamente utilizzato nella struttura in modo tecnico ma armonioso con il resto degli elementi architettonici.

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La parte inferiore della struttura, in muratura è in stile neoclassico. Si accede da un pronao colonnato, sormontato da una cupola quadrangolare. A snellire la massiccia base c’è il cosiddetto “Tempietto”. Si riconosce dalla divisione in due blocchi: quello inferiore, con 20 colonne per lato, e quello superiore, con vetrate semicircolari. Da qui parte la cupola (detta Lanterna), che ricorda un guscio, con le sue pareti sottilissime rispetto al resto della struttura. Consiste infatti di una struttura muraria a scheletro, priva di strutture metalliche (troppo costose all’epoca).
Per quanto riguarda l’interno, purtroppo le decorazioni originali sono andate distrutte nel 1930, durante i lavori di consolidamento. In quell’occasione la struttura subì delle modifiche, incorporando del cemento armato (privando così la Mole Antonelliana del primato di edificio più alto in sola muratura).

In ogni caso, entrando ci si trova al centro di un’enorme cupola decorata con travi in cemento armato. La disposizione dei travi crea l’effetto geometrico di una serie di rombi ripetuti molto suggestivo, che cattura lo sguardo e lo porta verso l’alto.
Il primo ascensore interno risale al 1964, seguito da uno nuovo nel 1964, che funzionò fino al 1996. L’ascensore panoramico resta comunque il modo migliore per esplorare la Mole e per ammirare il panorama di Torino. Più giù troverete tutti i dettagli sui prezzi e su come muoversi al meglio all’interno della Mole Antonelliana a Torino, intanto vi lasciamo con un video girato all’interno dell’ascensore durante la risalita:

Curiosità sulla Mole Antonelliana

La storia della Mole Antonelliana è piena di curiosi incidenti che la rendono un po’ misteriosa. Non a caso, dopotutto, Torino è considerata la città italiana esoterica per eccellenza, quindi forse c’è poco di cui stupirsi se fa da sfondo a così tanti strani eventi. In ogni caso, ecco un altro aspetto della Mole Antonelliana, curiosità e misteri che forse non conoscete:

  • Alessandro Antonelli, l’architetto che progettò la Mole, era un massone e l’edificio nasconderebbe simboli più o meno espliciti ricollegabili alla Massoneria. Secondo alcuni, l’edificio stesso è un simbolo massone.
  • Al momento della costruzione, nel 1889, era l’edificio in muratura più alto d’Europa, con i suoi 167,5 metri di altezza.
  • L’illuminazione della Mole cambia durante le varie ricorrenze, eventi e feste nazionali. Per esempio, ogni 4 maggio si tinge di rosso-granata in memoria delle vittime della tragedia di Superga del 1949.
  • Nel 1884 l’amministrazione comunale diede la possibilità di visitare la cima dell’edificio in mongolfiera per 5 lire. Un fulmine distrusse il pallone aerostatico, che cadde a terra, fortunatamente senza vittime.
  • Durante un nubifragio, nel 1904, un fulmine colpì il Genio Alato sulla Mole Antonelliana. La statua da 3 tonnellate rimase incredibilmente in bilico sul terrazzino sottostante, senza provocare danni e senza cadere a terra (come è possibile vedere nella foto in basso). Ad oggi, la statua è esposta all’interno della struttura.
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  • A proposito del Genio Alato, questa figura viene spesso – erroneamente – scambiata per un angelo. In realtà, il Genio non è solo uno dei simboli della casata dei Savoia, ma si tratta di una sorta di divinità dell’Antica Roma. Nella tradizione romana, il Genio è un protettore delle famiglie, una sorta di angelo custode.
  • Dal 2011 al 2013 sulla Mole era possibile vedere la bandiera italiana riprodotta con particolari illuminazioni, proprio sopra il Tempietto. È stato creato in occasione del 150° anno dell’Unità d’Italia.
  • A Torino, il Museo del Cinema ha preso il posto del Museo del Risorgimento. Nel lasso di tempo tra gli anni ’60 e ’90, è stata utilizzata solo per mostre temporanee e come attrazione turistica per vedere Torino dall’alto.
  • Sul fianco sud della Mole Antonelliana è presente, dal 1998, un’opera di Mario Merz (Il volo dei numeri). Si tratta di una serie di numeri disposti secondo la sequenza di Fibonacci, che si illuminano di rosso durante ricorrenze ed eventi particolari.
  • Il Genio Alato della Mole Antonelliana non è l’unico di Torino: ne esiste un altro, in Piazza Statuto che, secondo le credenze, indicherebbe addirittura la porta dell’Inferno. Inoltre, la piazza sorgerebbe su una vallis occisorum, la Valle degli Uccisi romana, dove venivano giustiziati i criminali e sepolti i morti in epoca romana.
  • Nel 2010, Jenny Lavarda, campionessa italiana di free climbing, ha scalato la Mole Antonelliana in occasione dei festeggiamenti di Torino Capitale Europea dei Giovani… il video è da brividi!

  • Friedrich Nietzsche amava passare il suo tempo libero nei pressi della Mole perché riteneva che emanasse influssi positivi e benefici. A Torino diede i primi segni di pazzia e dopo poco fu ricoverato a Basilea. Si dice che Nietzsche lasciò Torino convinto di essere il re d’Italia e cantando canzoni napoletane.
  • Incredibilmente, la Mole è uscita indenne ai numerosi bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, al contrario di edifici vicinissimi, i quali riportarono ingenti danni.
  • La Mola Antonelliana compare anche in diversi film: “Le amiche”, di Michelangelo Antonioni (alla fine dei titoli di testa); “Dopo mezzanotte” di Davide Ferrario si svolge quasi interamente al suo interno; “Porco Rosso” di Hayao Miyazaki (nella sigla finale); “Turistas”, di John Stockwell (all’inizio).
  • È uno degli edifici in muratura più alti in Europa (e per diversi anni fu il più alto in assoluto). Pensate solamente che il Big Ben a Londra è alto “solo” 96 metri.
  • Controllate nelle tasche e nei salvadanai: nel 2002 sono state coniate per sbaglio delle monete da un centesimo con la Mole Antonelliana sul retro. Ora valgono 2500€!
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Mole Antonelliana: esoterismo e magia nera

Come abbiamo già detto, è risaputo che esiste una “Torino esoterica“, un groviglio di credenze, miti, leggende e superstizioni che vogliono il capoluogo piemontese il vertice delle città magiche. In particolare, della magia nera. La Mole Antonelliana di Torino non fa di certo eccezione ed esistono diverse leggende e superstizioni legate a questo imponente edificio:

  • Iniziamo dalla forma: la base piramidale che culmina nell’appuntita stella (altro simbolo esoterico, volendo), sarebbe una sorta di catalizzatore di energia, un’antenna che attira, congiunge e riequilibra la forza del cielo e della terra. In più, la base quadrata si contrapporrebbe a quella circolare della Chiesa della Gran Madre di Dio, in una rappresentazione esoterica del Maschile e del Femminile.
  • C’è poi tutta un’aura di mistero legata al Genio Alato della Mole. Il fatto che sia caduto dopo essere stato colpito da un fulmine e che sia rimasto in bilico nonostante l’importante peso, e senza fare vittime, ha del miracoloso. Anche la stella a cinque punte che lo sostituì fu vittima delle forze della Natura: spezzata da una tromba d’aria, cadde a terra senza provocare vittime. Idem la guglia, che crollò incredibilmente nell’unico punto vuoto (il giardino della sede RAI), anche stavolta senza danni a cose o persone. Secondo lo scrittore Vittori Messori l’evento accadde “quasi che la rovina fosse un segno, un enigmatico avvertimento che colpiva le cose, ma preservava le persone“.
  • Inoltre, il Genio Alato della Mole non è l’unico di Torino: come detto, ce n’è un altro a Piazza Statuto. Entrambi, secondo alcuni, sarebbero rappresentazioni di Lucifero in persona, o, secondo altri, richiami alla Massoneria. La stella a cinque punte che sostituì il Genio della Mole, poi, richiama quella sul capo del Genio di Piazza Statuto, e secondo alcuni riporta sempre a un significato oscuro.
  • C’è chi giura di aver sentito, di notte, delle strane cantilene incomprensibili provenire dal Tempietto in cima alla Mole.
  • Leggenda vuole che all’interno della Mole sia custodito il Sacro Graal. L’indizio? Lo sguardo della statua della Fede davanti alla Chiesa della Gran Madre di Dio è rivolto verso la Mole.
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Museo del Cinema, Torino: dove gli spettatori sono registi

A partire dal 2000, tra le cose da fare a Torino c’è una new entry: il Museo Nazionale del Cinema. A partire dal 1996, infatti, il Comune di Torino ha adibito la Mole a museo, ultimando i lavori di rinnovamento degli ambienti e dell’ascensore panoramico in cristallo di sicurezza nel 2000. Le funi di acciaio che lo muovono lasciano sempre a bocca aperta sia grandi che piccoli, per non parlare di quando si arriva a fine corsa! A 85 metri di altezza, l’ascensore si ferma sul Tempietto, punto d’osservazione d’eccezione su Torino e le Alpi.
Tutto ebbe inizio dalla collezione di Maria Adriana Prolo e dalla sua volontà di esporla in uno spazio che fosse dedicato non solo al cinema, ma anche al ruolo della città di Torino nella sua storia. In origine la sede era Palazzo Chiablese, per poi essere spostata presso la Mole antonelliana di Torino. Una quantità inimmaginabile di materiale: un milione di fotografie, 70 mila tra film su pellicola e su altri supporti, costumi e oggetti di scena e tantissimi altri oggetti dal 1400 a oggi. A fare da sfondo ai percorsi di visita, le scenografie dell’artista François Confino.

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Sono presenti tantissime attrazioni interattive, per scoprire il mondo pre-cinematografico fatto di illusioni ottiche e strani marchingegni, come affascinanti lanterne magiche. Un mondo affascinante e magico con cui interagire in prima persona, alla scoperta di quel mondo di finzione cinematografica fatto di trucchi, maestria e genio. Recentemente, il museo ha ulteriormente implementato le attrazioni rendendole fruibili anche per ipovedenti e non vedenti.
Le mostre sono costantemente aggiornate e arricchite da eventi durante tutto l’anno, quindi il sito ufficiale del Museo del Cinema è da tenere sempre sott’occhio.
Alla fine della visita, il meritato riposo: ci si può comodamente sdraiare su una delle tante chaise longue presenti nell’Aula del Tempio, al centro della Mole. Sugli enormi schermi sono riprodotti filmati e documentari sulla storia del cinema.

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Museo del Cinema: cosa vedere e curiosità

Per completare la nostra breve guida al Museo Nazionale del Cinema di Torino, ecco qualche curiosità e consiglio per sfruttare al meglio la vostra visita. Innanzitutto, è utile sapere che il Museo è diviso in vari livelli che si estendono su 5 piani. A ogni livello (5, 10, 15 e 18 metri di altezza) corrisponde una sezione della storia del cinema, ovvero:

  • Primo livello: si parte dall’archeologia del cinema. Oggetti, strumenti e manufatti della preistoria del cinema, uno spazio in cui interagire e non essere solo spettatori, ma registi e artefici. Troverete lanterne magiche, ombre cinesi, scatole ottiche dagli effetti ottici sbalorditivi se si pensa a quando sono state realizzate, addirittura un teatrino del re Carlo Alberto!
  • Secondo livello: il “Tempio del Cinema”. Sugli schermi sono riprodotti in loop dei brevi filmati sulla storia del cinema in Italia e, in particolare, a Torino. Arrivando all’Aula del Tempio, notate le 13 cappelle, ognuna dedicata a un genere di film diverso. Da qui, ci si sposta verso il centro della Mole.
  • Terzo livello: in quest’area sono esposti i componenti dell’industria cinematografica italiana che costituiscono la “Macchina del Cinema”. Anche qui, largo spazio all’interattività dello spettatore con quello che lo circonda.
  • Quarto livello: in questo livello troverete la suggestiva Galleria dei Manifesti e tutto ciò che ruota intorno alla pubblicità e alla promozione cinematografica, dall’inizio del XX secolo a oggi.
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In più, ecco qualche curiosità e consigli su cosa vedere:

  • La gigantesca presenza dorata che vi osserva mentre vi rilassate sulle poltrone dell’Aula del Tempio è la statua del Dio Moloch, utilizzato in Cabiria, il primo e più grande colossal del cinema muto italiano.
  • Proprio Cabiria, tra l’altro girato a Torino, fu il primo film ad essere proiettato presso la Casa Bianca.
  • Si può salire in cima sia con l’ascensore panoramico (85 metri in circa un minuto), sia a piedi, fino ad arrivare alla guglia da cui vedere Torino dall’alto (trovate i prezzi scorrendo verso il basso).
  • Il primo film dei fratelli Lumière in Italia è stato proiettato proprio… a Torino, il 22 marzo 1895!
  • Buone notizie, nerds: c’è una vasta esposizione di oggetti di scena, storyboard originali e fotografie di film come Alien, Star Wars, Robocop, E.T. Un esempio? Il casco di Darth Vader!
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Mole Antonelliana e Museo del Cinema: recensioni di chi ci è stato

Come avete avuto modo di capire, la storia dietro queste due istituzioni torinesi è ampia. Molto ci sarebbe ancora da dire, molto è ancora in fase di ricerca: la Mole Antonelliana è un mirabile progetto architettonico, il Museo del Cinema si arricchisce sempre di più col passare del tempo. Non stupisce, quindi, se la maggior parte delle recensioni siano entusiastiche. Eccone alcune, ma per leggerne molte altre vi consigliamo di visitare il sito di Tripadvisor cliccando alla pagina dedicata.
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Museo del Cinema di Torino e Mole Antonelliana: orari, biglietti, come arrivare e info utili

Ed ora, qualche informazione pratica e utile per organizzare al meglio la vostra visita al Museo del Cinema e Mole Antonelliana:

Museo del Cinema di Torino, prezzi dei biglietti di entrata del museo (che potrebbero subire variazioni):

  • Intero: 11€
  • Intero + ascensore panoramico: 14€
  • Ridotto (sotto i 26 anni e prenotazioni per gruppi di almeno 15 persone): 9€
  • Ridotto + ascensore panoramico: 12€
  • Gratuito per i bambini fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, possessori di Abbonamento Musei Torino e Torino+Piemonte Card

Se invece siete interessati solo ai biglietti per l’ascensore panoramico i prezzi, variazioni a parte sono i seguenti:

  • Intero: 8€
  • Ridotto: 6€

Se volete salire a piedi fino in cima, il biglietto comprensivo di guida costa 10€.  Attenzione: la salita è sconsigliata alle persone affette da malattie cardiovascolari e respiratorie e con difficoltà di movimento, ed è vietata ai bambini sotto i 6 anni di età. In compenso, vengono spesso organizzati eventi al Museo del Cinema adatti anche ai più piccoli. Esiste un legame speciale tra Museo del Cinema e bambini, con tantissime attività, laboratori ed eventi dedicati a loro, che li porteranno nel magico mondo degli effetti speciali.

Per quanto riguarda sia il Museo del Cinema che l’ascensore panoramico e la Mole Antonelliana, gli orari sono gli stessi:

Lunedì: 9.00 – 20.00
Martedì: chiuso
Mercoledì: 9.00 – 20.00
Giovedì: 9.00 – 20.00
Venerdì: 9.00 – 20.00
Sabato: 9.00 – 23.00
Domenica: 9.00 – 20.00
Festivi: 9.00 – 20.00

Attenzione: la cassa chiude un’ora prima della chiusura.

Infine, l’ultima domanda sulla Mole Antonelliana: come arrivare? Se usate un navigatore sul vostro smarthphone potete copiare e incollare questo indirizzo:

Mole Antonelliana, Via Montebello, Torino (TO)

oppure cliccare sulla mappa sottostante:

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