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Cosa vedere a Torino: la Reggia di Venaria
Impossibile raccontare in poche righe tutto quello che rappresenta la Venaria Reale. Non solo la sua storia affonda le radici secoli addietro, ma si compone di così tanti particolari e aspetti meritevoli di menzione che non basterebbe un trattato. Nelle prossime righe troverete tutte le informazioni più utili su questa lussuosa ex dimora nobile. Una volta appartenente alla famiglia Savoia, dopo aver attraversato innumerevoli peripezie è ora aperta al pubblico per un’immersione in quella che doveva essere la vita di corte a 360°. Scopriamo insieme la Venaria Reale, i suoi giardini, il suo borgo e tutto ciò che custodisce gelosamente a pochi passi da Torino.
Reggia di Venaria reale: storia della residenza
Nel 1585, Carlo Emanuele I di Savoia dedicò il Castello Mirafiori alla moglie Caterina Michela d’Asburgo. Il castello cadde in rovina lasciando dietro di sé solo il nome dell’odierno quartiere, ma l’idea di un gesto così nobile e romantico deve aver certamente ispirato Carlo Emanuele II di Savoia, che ben pensò di fare altrettanto per la moglie Maria Giovanna Battista di Savoia. Fu così che acquistò un insignificante villaggio rurale con l’idea di farne una residenza che fungesse da base per le battute di caccia e per le vacanze alle porte della città. Nacque così la Reggia di Venaria, progettata nel 1658 dagli architetti Amedeo di Castellamonte e Michelangelo Garove. Il progetto comprendeva non solo il palazzo, ma anche un intero borgo (tutt’oggi visitabile), raffinati giardini all’italiana e un bosco ricco di selvaggina.
I lavori affrontarono diversi ostacoli: nel 1693 l’edificio fu danneggiato una prima volta a causa di un attacco dell’esercito francese, ma il successore di casa Savoia, Vittorio Amedeo II, ordinò la ripresa dei lavori apportando ulteriori modifiche e migliorie. Ancora una volta, nel 1706, la Venaria subì un altro assedio francese. Stavolta fu incaricato della ristrutturazione il celebre Filippo Juvarra e, alla sua morte, Benedetto Alfieri. Quest’ultimo si occupò anche dell’ampliamento delle scuderie e progettò una serie di gallerie che collegavano ogni parte dell’edificio. Infine, durante il regno di Napoleone in Italia, la reggia fu adibita a caserma e, per fare spazio ad armi e soldati, buona parte dei giardini e delle sculture venne distrutta.
La Reggia di Venaria Reale cessò di essere una caserma solo nel 1978, quando la proprietà passò alla Soprintendenza dei Beni Architettonici. Venti anni dopo iniziarono mastodontici lavori di restauro, restituendo al pubblico la tenuta nel suo originario splendore nell’ottobre del 2007. Purtroppo, gli arredi e tutto ciò che di prezioso si poteva trasportare è stato razziato durante il periodo di abbandono e degrado precedente il recupero, ma un minuzioso lavoro di ricreazione degli ambienti dell’epoca settecentesca vi farà immergere totalmente nell’atmosfera di corte.
Torino: Reggia di Venaria e il Parco
La Venaria Reale è un esempio di architettura barocca, una delle poche legate alla famiglia Savoia non interamente progettate dall’architetto Filippo Juvarra, bensì da Amedeo di Castellamonte. Durante i lavori di ristrutturazione voluti da Vittorio Amedeo II, infatti, la reggia venne arricchita di elementi in voga all’epoca, rendendola ancora più sontuosa e sfarzosa, ispirandosi alla Reggia di Versailles. Quando Juvarra prese parte ai lavori, vennero realizzate le principali attrazioni della Reggia di Venaria, ovvero la Galleria Grande, la Cappella di Sant’Uberto e le scuderie. La Galleria Grande (anche detta Galleria di Diana) la riconoscete subito: è lo sfondo della maggior parte delle foto scattate all’interno della reggia, proprio per la sua sconvolgente e austera bellezza. Si tratta di un lungo corridoio illuminato da grandi finestre, con un pavimento a scacchi bianco e nero. Ad opera di Benedetto Alfieri il Rondò circondato dalle statue delle Stagioni e di Amedeo di Castellamonte la Sala di Diana. Quest’ultima, così come concepita in origine, costituisce l’elemento centrale che unisce la reggia ai giardini. Impossibile non menzionare la prima attrazione che il visitatore incontra arrivando alla reggia, nella Corte d’Onore, ovvero la Fontana Danzante. Dove in origine sorgeva la Fontana del Cervo, ora si trova una fontana interrata che si anima con giochi d’acqua tramite 100 getti e luci, uno spettacolo da non perdere assolutamente (ogni giorno alle 12 e alle 19, oltre che nelle sere del fine settimana e in eventi dedicati).
Un elemento caratterizzante e per l’epoca pressoché irrinunciabile sono i giardini all’italiana. Ricostruirli nella loro formazione originaria, visto lo stato di degrado, è stata un’impresa ardua, ma che ha dato i suoi frutti. A fare da scenario, arricchendo in bellezza un panorama già mozzafiato, il Parco della Mandria e ancora più avanti, in lontananza, le Alpi. Da godere soprattutto nel periodo primaverile, offrono una vasta quantità non solo di fontane e scalinate, ma anche di terrazze che si articolano su più livelli, dividendo l’area in una zona più alta, a livello della reggia (Parco Alto), e una più bassa, sul livello della Peschiera (Parco Basso). Il Parco Alto è caratterizzato da uno schema geometrico detto “a maglie quadrate”. Da non perdere in questa zona:
- Il Gran Parterre, uno spiazzo verde che funge da incrocio delle principali “vie” dei giardini.
- L’Allea di Terrazza, un viale rialzato da cui ammirare il panorama circostante, e l’Allea Reale, che termina con un labirinto progetto da Filippo Juvarra.
- Il Boschetto, che con alberi e arbusti di altezze diverse crea divertenti giochi geometrici. Sono presenti anche dei boschetti dedicati a musica, giochi e altre attività.
- Il Giardino delle Rose, una serie di boschetti ricolmi di diverse specie di rose che fioriscono tutto l’anno, da quelle a cespuglio a quelle rampicanti. Consigliata la visita durante il mese di maggio.
Per quanto riguarda il Parco Basso, invece, da vedere il Giardino delle Sculture Fluide, a opera di Giuseppe Penone, ricco di opere che utilizzano materiali e consistenze diverse e che armoniosamente si fondono nel paesaggio naturale.
Reggia di Venaria Torino: cosa vedere all’interno
Come detto, gli arredi, i quadri e i preziosi della Venaria Reale sono stati rubati, razziati e trafugati nel corso degli anni in cui l’abbandono e il degrado hanno prevalso sulla tutela di questo grande patrimonio artistico e architettonico. I decori murari, gli stucchi e le ricercate rifiniture sono state però portate a nuova vita durante i lavori di restauro, e il visitatore odierno può godere di una ricostruzione molto verosimile di quella che doveva essere l’atmosfera che si respirava nella Venaria Reale. Ad oggi, la Venaria ospita diverse mostre: la principale, permanente, dal nome “Teatro di Storia e Magnificenza”, ripercorre tutta la storia della tenuta avvalendosi anche di mezzi multimediali e innovativi. L’esposizione si divide in due parti, la Storia e la Magnificenza.
Si inizia dalla Storia, ripercorrendo appunto le vicende storiche che si sono svolte tra queste mura, sia della dinastia Savoia, sia dell’edificio stesso, con tutti i relativi progetti, compiuti e non. La visita inizia dal piano seminterrato, dove si affaccendava la servitù, fino ad arrivare al Piano Nobile. Qui entriamo nella seconda parte, quella della Magnificenza, della nobiltà. Si passa dalla Reggia di Diana fino ad arrivare agli appartamenti reali, la cappella di Sant’Uberto e il grande Rondò. Il visitatore può vagare liberamente e viaggiare con la fantasia, immedesimandosi nei personaggi nobili e illustri che hanno percorso le stesse ampie sale in abiti sontuosi, prendendo decisioni che hanno cambiato il corso della Storia. E immaginare come doveva essere la vita all’interno di una Reggia non è difficile, quando si è circondati da dipinti, arazzi, sculture, tappezzerie, suppellettili, mobilio, oggetti di uso comune e tutto ciò che rendeva uniche e speciali le corti Seicentesche e Settecentesche, il tutto perfettamente scelto e posizionato per un’aspetto estremamente realistico.
Gli appassionati d’arte non potranno poi perdere la Galleria Sabauda, una mostra di opere del periodo tra 1600 e 1700 provenienti direttamente dai Musei Reali di Torino ad opera di artisti della scuola olandese quali Van Dyck, Brueghel (il Vecchio e il Giovane), Rubens e molti altri. La trovate all’interno delle sale dell’appartamento della principessa Ludovica, subito dopo la Sala di Diana. Nelle sale delle Belle Arti sono esposte altre celebri opere provenienti dalla Pinacoteca dell’Accademia Albertina, e non solo: lo spazio è adibito a veri e propri laboratori dove poter imparare tecniche artistiche.
Infine, immancabile una visita alle scuderie. Progettate da Filippo Juvarra, costituiscono uno dei pezzi forti dell’intero complesso, un esempio di stile barocco che racchiude al suo interno il Bucintoro voluto da Vittorio Amedeo II. Si tratta di una maestosa imbarcazione a fondo piatto (utile per la navigazione fluviale) fatta realizzare a Venezia nel 1729. Per portarla a Torino da Venezia ci volle più di un mese di navigazione risalendo il Po, e ad oggi costituisce l’unica barca cerimoniale originale di questo tipo al mondo. Completano lo scenario della Regia Scuderie le carrozze impiegate dai Savoia nelle occasioni di gala.
Il Borgo di Venaria Reale
Il complesso della Reggia di Venaria si inserisce in un contesto più ampio, formato dal suo borgo. Questo complesso di edifici faceva parte già del progetto iniziale del 1674 di Amedeo di Castellamonte, e aveva la funzione di accogliere i visitatori che, arrivando, avevano la sensazione di essere gradualmente accolti e accompagnati verso la dimora di un re, passando per l’odierno centro storico della cittadina alle porte di Torino. Architettura e urbanistica, alternanza tra spazi aperti ed edifici, tutto è stato minuziosamente studiato per creare un crescendo di sontuosità, il cui apice doveva essere la Sala di Diana una volta arrivati a destinazione. Ad oggi, molto di ciò che fu è ancora visibile. La struttura stessa del Borgo di Venaria ricalca un disegno caro ai Savoia, ovvero quello dell’onorificenza del Collare dell’Annunziata.
Il cuore del borgo è costituito dalla Piazza della Santissima Annunziata, uno spazio circolare che vedeva ai lati due chiese gemelle, quella della Natività di Santa Maria Vergine e quella che oggi è diventata un ospedale. La prospettiva gioca un ruolo fondamentale nel borgo: le tre piazze principali sono disposte sullo stesso asse. Ogni piazza ha uno scopo: la prima si interseca con la Strada Reale che collega il borgo con Torino (la Strada Reale), la seconda simboleggia i Savoia e dalla terza si accede alla Venaria Reale. In particolare, la Piazza dell’Annuziata doveva essere un punto di incontro per la popolazione del borgo, un concentrato di trambusto quotidiano fatto di botteghe, di artigiani e di mercanti, oggi rimpiazzato da bar e negozi dove poter fare shopping nella tranquillità della zona pedonale.
Ad oggi, si può approfondire la storia, l’architettura e le curiosità del Borgo di Venaria attraverso i 10 pannelli multimediali posizionati al suo interno, dove troverete perfino le originarie indicazioni del suo creatore, Amedeo di Castellamonte.
Per un’esperienza totale, completa e appagante, il consiglio è quello di dedicare un’intera giornata alla visita del borgo e infine della reggia, per assaporare quel senso di crescente opulenza che vi farà sentire davvero parte di uno scenario settecentesco.
Ecco un interessante video sul borgo antico di Venaria
Curiosità sulla Venaria Reale, Torino
Ci sarebbe veramente moltissimo da dire sulla Reggia della Venaria, ma preferiamo svelarvi solo qualche piccola curiosità e lasciarvi il piacere di scoprire il resto di persona!
- Il nome “Venaria Reale” viene da “venatorio”, che significa “relativo alla caccia”, e si rifà allo scopo originale della dimora, cioè ospitare la nobiltà durante le vacanze e le battute di caccia.
- Ci sono diversi modi di visitare i giardini: a piedi, in carrozza trainata dal cavallo, con un trenino chiamato Freccia di Diana o addirittura in gondola, per un’esperienza ancora più autentica e romantica.
- È possibile celebrare matrimonio all’interno della Sala di Diana e scattare le foto matrimoniali all’interno del complesso e dei giardini… il non plus ultra del romanticismo! E non solo: la Reggia è disponibile anche in affitto per altri eventi privati.
- I lavori di restauro, recupero e conservazione della Reggia di Venaria sono stati i più grandi d’Europa: con i suoi 100 mila metri quadrati di superficie, la riqualificazione ha interessato non solo un bene culturale immenso, ma un’intera zona della città di Torino. A finanziare l’opera, oltre ai fondi preposti, anche quelli provenienti dal gioco del lotto, per un totale di 280 milioni di euro.
- Una delle voci decisive che spinsero per la riqualificazione dell’intero complesso fu quella di Federico Zeri, storico e critico d’arte, il quale denunciò lo stato di degrado in cui versava la reggia di Venaria Reale durante una trasmissione in TV.
- La Venaria Reale è Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco dal 1997.
- Il Bucintoro, l’imbarcazione esposta nella Reggia di Venaria di Torino, ricalca quella utilizzata dai dogi della Repubblica di Venezia. Fu utilizzata dai Savoia nelle occasioni importanti, come viaggi e feste fluviali e matrimoni.
- Il complesso di giardini presenti all’interno della Venaria Reale sono stati inseriti nel network dei Grandi Giardini Italiani, che riunisce i più bei giardini della penisola.
Venaria Reale: dove mangiare
Forse non tutti sanno che all’interno della Reggia di Venaria di Torino si può anche mangiare. E non parliamo solo di uno spuntino al volo tra una sala affrescata e una passeggiata nei giardini, ma di ristoranti stellati. È infatti possibile scegliere tra tre opzioni:
- Il ristorante stellato Dolce Stil Novo, a cura dello chef Alfredo Russo. Accedendo da Piazza della Repubblica, si arriva all’ultimo piano, direttamente sul Belvedere, dove si può godere dell’intero e affascinante panorama sui giardini fino alle Alpi.
- La caffetteria Caffè degli Argenti. Si trova nelle sale cinesi e dispone di una terrazza panoramica che dà sul Gran Parterre. Il luogo giusto dove fermarsi per una breve pausa prima di ripartire alla scoperta della Reggia. Inoltre, durante il periodo estivo è aperto anche in orario serale, per un aperitivo chic.
- All’interno dei giardini, invece, troviamo il Patio dei Giardini, un bar caffetteria nei pressi della Peschiera dove fermarsi, specialmente in estate, per riposare nella quiete dei boschetti ammirando le Alpi.
Torino, Venaria: le recensioni di chi ci è stato
Non potevano mancare le opinioni di chi ha già visitato questo monumentale complesso, raffinato esempio dello stile barocco che, nonostante le sventure subite, è un gioiello di arte, cultura, architettura e bellezza da ammirare nella sua interezza. Ecco allora, direttamente dalla pagina TripAdvisor dedicata, alcune recensioni di chi ha già percorso i suoi viali e ha già camminato nelle sue ricche sale:
Reggia di Venaria, Torino: orari, prezzi, come arrivare e info utili
Per concludere, di seguito troverete alcune informazioni utili per organizzare al meglio la vostra visita. Accertatevi di avere abbastanza tempo a disposizione per visitare non solo la reggia, ma anche i giardini e i punti ristoro all’interno, per un’esperienza a 360°. Da ricordare, inoltre, che durante il fine settimana (tranne in caso di maltempo) c’è la possibilità di visitare la Venaria Reale in carrozza a cavallo, con uno speciale trenino e sulla gondola.
Per verificare orari e disponibilità vi rimandiamo al sito ufficiale della Venaria Reale.
Venaria Reale, come arrivare:
Spostandovi in auto, potete percorrere la tangenziale Torino Nord e uscire a Venaria o Savonera/Venaria. Troverete facilmente parcheggio presso i due parcheggi a disposizione, Parcheggi Castellamonte e Carlo Emanuele II.
Se invece preferite i mezzi pubblici, esiste una navetta che parte dalla stazione Porta Susa e porta direttamente alla reggia e al Parco della Mandria. La corsa costa 1,70€ dal lunedì al venerdì e 7€ il sabato e la domenica (con validità per l’intera giornata). In alternativa, si può prendere la linea 72, 11, VE1 dell’autobus, o la linea C del bus per visitare la città di Torino (CitySightseeing Torino).
Arrivando con il treno, scendete alla fermata Venaria/Viale Roma della linea Torino Dora-Ceres.
Per quanto riguarda gli orari della Reggia di Venaria, invece, si distinguono a seconda delle diverse zone di interesse:
Per la Reggia (quindi sia il Piano Nobile che le mostre), l’apertura è dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17. Il fine settimana e i festivi l’orario è dalle 10 alle 19.
I giardini sono aperti dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 17.
La Fontana del Cervo (Fontana Danzante) viene attivata dal martedì alla domenica alle 12. La domenica e i festivi, anche alle 19.
Per quanto riguarda, invece, gli orari dei diversi mezzi di locomozione per visitare la reggia (trenino, gondola e carrozza), vi consigliamo di consultare il sito ufficiale della Venaria Reale in quanto sono soggetti a variazioni.
Infine, relativamente ai prezzi della Venaria Reale, è possibile acquistare sia un biglietto onnicomprensivo (Tutto in una Reggia) che biglietti per le singole zone/attrazioni.
Nello specifico:
- la formula “Tutto in una Reggia” (piano nobile, giardini e mostre) ha il costo di 20€.
- ai gruppi di minimo 6 e massimo 15 persone si applica la tariffa ridotta di 16€.
- per ragazzi dai 6 ai 20 anni e per studenti sotto i 26 anni si applica la tariffa ridotta di 10€.
- con l’acquisto di questo tipo di biglietto si ha diritto al 10% di sconto presso i punti ristoro interni alla reggia (tranne il ristorante Dolce Stil Novo) e il bookshop.
Per visitare solo il piano nobile e i giardini, si può acquistare il biglietto “Reggia Piano Nobile”.
Il biglietto intero costa 14€, quello ridotto per gruppi (6-15 persone) 10€ e ridotto per ragazzi (6-20 anni e studenti under 26), 8€.
L’ingresso è sempre gratuito per:
- Bambini fino a 6 anni
- Accompagnatore di disabili (con relativa documentazione)
- Possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte, Torino+Piemonte Card, Royal Card, Passaporto culturale + 2 accompagnatori (fino al compimento del primo anno di età dell’intestatario del Passaporto, valido solo per l’ingresso alla Reggia);
- Dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e dell’Esercito Italiano (l’accompagnatore può usufruire della tariffa ridotta)
- Membri ICOM, soci ICOMOS, giornalisti incaricati della realizzazione di un articolo o un servizio sulla Venaria Reale previa autorizzazione; guide turistiche abilitate.
- Residenti che decidono di visitare la reggia in occasione del proprio compleanno
Per quanto riguarda le mostre temporanee, vi rimandiamo al sito ufficiale in quanto i prezzi e le modalità possono variare.
Sono inoltre presenti diverse promozioni relative all’acquisto di biglietti validi per visitare la Reggia e altre attrazioni (come per esempio il Castello della Mandria) e per unire la visita alla Reggia con altre esperienze (come per esempio l’ingresso alle terme QC Terme e al museo della Juventus).
Per visitare la reggia in modo alternativo:
- Un giro sulla gondola sulla Peschiera costa 2€ (intero) e 1€ (ridotto)
- Il trenino “La Freccia di Diana”, 4€ intero e 3€ ridotto
- Carrozza a cavallo, 5€ intero, 4.50€ ridotto