Indice
Piazza Plebiscito: uno dei simboli partenopei
Piazza del Plebiscito, anticamente conosciuta come Largo di Palazzo o Foro Regio, è sicuramente una delle bellezze da vedere quando si visita Napoli. Forse non tutti sanno che Piazza del Plebiscito ha una storia molto antica. Dove ora si erge la Piazza anticamente infatti c’erano le mura di Paleopoli e del Castro Luculliano, di epoca romana. Le mura vennero poi distrutte all’epoca degli Angioini per edificare monasteri e chiese. Vennero creati il Monastero di Santa Croce, il monastero di Santo Spirito e convento di San Giovanni ad Lampades, tutti sostituiti successivamente con Palazzo Salerno, Palazzo della Prefettura e Chiesa di San Francesco di Paola.
Piazza del Plebiscito a Napoli: storia e costruzione
Ad oggi la piazza può essere suddivisa in due parti distinte:
- una di forma semicircolare ai piedi della basilica;
- l’altra a forma rettangolare delimitata dalle cortine dei palazzi gemelli e dal profilo del Palazzo Reale.
Ecco una panoramica per poter ammirare al meglio Piazza Plebiscito:
Protagonisti all’interno della piazza sono due statue equestri raffiguranti Carlo III di Borbone, il primo a dar vita alla dinastia borbonica che per anni regnò a Napoli, e il figlio Ferdinando I. La prima statua venne creata da Canova, mentre la seconda, iniziata da Canova, fu completata dallo scultore napoletano Antonio Calì che vi aggiunse il cavaliere. A circondare la piazza, come abbiamo detto, ci sono due palazzi identici, oggi sede uno della Prefettura e l’altro del Comando Forze Operative Sud (Palazzo Salerno). Inizialmente la Piazza era considerata come un teatro all’aperto, sede di matrimoni, tornei e spettacoli ma la notorietà di Piazza del Plebiscito a Napoli si ebbe soltanto dopo la realizzazione di Palazzo Reale. Questo grazie a Domenico Fontana, a cui furono affidati i lavori, che all’epoca della costruzione del Palazzo decise di rivolgerlo proprio verso lo slargo della piazza. Completato il palazzo la piazza, denominata Largo di Palazzo, divenne il centro della città. Ma Piazza del Plebiscito così come fu progettata all’epoca era destinata ancora a cambiare volto.
Piazza Plebiscito: dalla dominazione francese ai Borboni
Durante il periodo napoleonico poi Gioacchino Murat iniziò un’opera di rifacimento di Piazza Plebiscito. La sua intenzione era quella di ridefinire la piazza modificando la sua forma, geometricamente irregolare, con una piazza ben definita e di creare un grande anfiteatro con gradini scavati nella zona di Pizzofalcone. Il 7 agosto 1809 venne poi emanata un’importante legge che fu decisiva per il cambiamento della Piazza. Vennero soppressi in tutto il Regno di Napoli i monasteri e in questo modo la piazza, che anticamente era di 9 mila metri quadrati, passò ad essere grande 23 mila metri quadrati. Da quel momento fu facile per Murat inizia a progettare il Foro Gioacchino. I lavori, che proseguirono fino al 1815 portarono alla costruzione dei Palazzi Gemelli: il palazzo dei ministri di Stato e il palazzo per il ministro degli esteri. Quando poi, durante la Restaurazione, salì al potere Ferdinando IV, i lavori per la creazione del Foro Gioacchino furono interrotti, dato che per volere del re, venne progettata nella stessa piazza una chiesa cristiana votata a Francesco Di Paola, Santo che, secondo sua maestà, aveva intercesso per la restaurazione della dinastia Borbonica. I lavori per la costruzione della Chiesa vennero affidati a Pietro Bianchi che pose le statue che sono visibili ancora oggi e l’esedra porticata a semicerchio che avrebbe conferito alla piazza un tono più aulico.
Al termine dei lavori la piazza Ferdinandea, o piazza di San Francesco Di Paola, fu inaugurata nel 1846.
Sotto la dinastia dei Borboni la piazza ebbe un periodo di lustro. Durante le ricorrenze infatti era uso della casata donare al popolo cibo come salumi e polli.
Perché è chiamata Piazza del Plebiscito?
Come si è passati da nominare il luogo da Piazza da San Francesco Di Paola a Piazza del Plebiscito? La scelta fu quasi immediata dopo che il plebiscito del 21 ottobre 1860 decretò l’annessione del Regno delle due Sicilie al Regno di Sardegna con il 79% dei napoletani favorevoli. L’evento fu raccontato anche da Giuseppe Tommasi di Lampedusa nel celebre romanzo “Il Gattopardo”. Da quel momento Piazza Plebiscito per Napoli o meglio per i napoletani è diventato un vero e proprio simbolo e ospita tantissime manifestazioni. In passato invece venivano svolta in piazza le feste popolari come la “Cuccagna”, festa dove veniva posto al centro un grande albero di nave con premi posti a diverse altezze. Coloro che riuscivano a salirvi potevano accaparrarsi il premio.
Di seguito un video particolare che vi permetterà di vedere, come se foste lì davanti, l’intera Piazza del Plebiscito e non solo:
Napoli Piazza del Plebiscito: da sede del re a parcheggio
Sapevate che anticamente Piazza del Plebiscito fu utilizzata come parcheggio? Nel 1963 infatti seguendo un’ordinanza comunale la piazza venne trasformata in un parcheggio pubblico, per cercare di risolvere il problema dell’incremento delle auto, perdendo così di prestigio. Nel 1994 poi in occasione del G7 la giunta Bassolino (l’allora sindaco di Napoli) la rese area pedonale, riportando la Piazza al suo antico splendore. Da quel momento infatti Piazza Plebiscito è diventata scenario di manifestazioni, comizi e concerti di grande rilevanza.
Curiosità e leggende della Piazza: la maledizione della Regina e il litigio delle statue
Essendo stata al centro delle vicissitudini storiche di Napoli, Piazza del Plebiscito, è ricca di leggende e curiosità da scoprire. La prima riguarda le statue che sono presenti in piazza. Si narra infatti che le statue non piacessero ai napoletani; poco coordinate tra loro e con spazi troppo ampi a dividerli, le opere vennero criticate persino dal Re Umberto che le commissionò. Forse per prendere in giro il lavoro svolto o semplicemente per spirito goliardico, i napoletani inventarono una simpatica storia sugli ultimi quattro re rappresentati. Seconda la leggenda Carlo V d’Asburgo, rappresentato con il dito verso il basso chiede chi abbia fatto la pipì lì davanti, Carlo III risponde di non saperne niente, mentre Gioacchino Murat con uno sguardo fiero risponde di essere lui il colpevole, per questo l’ultima statua cioè Vittorio Emanuele II intima di evirarlo!
La storia vuole che ciò dipendi dalla maledizione della regina Margherita che secondo la tradizione concedesse una volta al mese a uno dei prigionieri una prova per attraversare la piazza: semplicemente percorrerla da bendati partendo da Palazzo Reale. Si narra che nessuno ci riuscì mai per volere della stessa regina e della sua maledizione.
Ma è davvero così? Perché è così difficile attraversare Piazza Plebiscito ancora oggi?
La spiegazione è molto più logica e meno fantasiosa di quanto sembri.
Molto infatti dipenderebbe dalla forma irregolare della Piazza e ci sarebbe poi una spiegazione neuropsichiatria. Camminando bendati infatti le nostre percezioni sono squilibrate e lasciandoci guidare dagli altri sensi disponibili si è portati a spostarsi verso destra o sinistra.
Piazza del Plebiscito a Napoli: come arrivarci
Leggere tutte queste informazioni su Piazza Plebiscito vi ha incuriosito a visitarla? Allora ecco allegata la mappa e alcune informazioni utili per raggiungerla.
Dato che Piazza del Plebiscito è al centro di Napoli è consigliabile raggiungerla con i mezzi. Ecco le diverse alternative:
- in treno la Linea 1 con fermata “Municipio” o “Toledo” o la Linea 6;
- la metro con Linea 1;
- il bus con Linea 151;
Infine i più allenati possono scegliere di seguire il percorso a piedi. Dalla stazione centrale alla piazza la distanza è di circa 4.7 km, non impossibili da seguire se amate camminare e visitare i luoghi della città. A Toledo troverete tantissimi negozi e avrete l’opportunità di fare shopping.
Cosa visitare nei pressi di Piazza del Plebiscito
Arrivati a Piazza Plebiscito potrete visitare:
- la Basilica di San Francesco di Paola, situata all’estremità della piazza è un chiaro esempio di architettura neoclassica. Ispirata al Phanteon per la forma e con un colonnato simile a quello romano è visitabile gratuitamente ogni giorno dalle 07:30 alle 12:00 e dalle 15:30 alla 18:00 (gli orari potrebbero subire variazioni);
- Palazzo Reale: situato di fronte alla basilica fu una delle quattro residenze dei Borboni e simbolo della monarchia. Ad oggi è visitabile l’Appartamento Storico, la Sala del Trono, la Cappella Reale, la Sala di Mariacristina di Savoia e il Teatrino di Corte. Per informazioni su orari e acquisto dei biglietti clicca qui.
Inoltre è possibile visitare gratuitamente la Biblioteca nazionale di Napoli sita all’interno del Palazzo Reale con ingresso in Piazza Trieste e Trento. - Palazzo delle Prefettura: conosciuto anche come Palazzo della Foresteria è posto davanti al Caffè Gambrinus, uno degli storici bar napoletani, frequentato persino da D’Annunzio. Il palazzo ad oggi è sede dell’organo della Prefettura. La sua costruzione risale all’Ottocento da un’idea di Laperuta prima e Niccolini poi.
- Palazzo Salerno: sede degli uffici militari fu sede dei ministri di Stato e del re. La scelta del nome deriva dai figli di Ferdinando IV, che nei primi anni dell’Ottocento fu nominato principe di Salerno.
I pareri della gente comune
Cosa ne pensa di Piazza Plebiscito chi l’ha già visitata? Per conoscere i pareri dei turisti o dei napoletani che conoscono la piazza ecco alcuni commenti che ti potranno essere utili. Per leggere altri pareri presenti su Tripadvisor clicca qui.
C’è chi oltre alla Piazza è rimasto sbalordito dalla bellezza del panorama sul Golfo e da ciò che contorna Piazza Plebiscito come Palazzo Reale.
E chi , come avete letto, è rimasto colpito dalla maestosità della piazza, dallo splendido panorama sul Golfo di Napoli, dalle bellezze che circondano Piazza Plebiscito e invita a provare a percorrere la piazza da bendati.
Eventi Piazza del Plebiscito Napoli
Sicuramente vi sarà capitato di assistere in tv ad uno dei Capodanni in Piazza Plebiscito, ma questo non è l’unico evento che si tiene in piazza. Spesso infatti vengono allestiti dei veri e propri palchi con manifestazioni gratuite, concerti e spettacoli come la nuova festa di Piedigrotta la festa popolare con le canzoni della tradizione napoletana che si tiene solitamente l’8 settembre.
Inoltre concorsi ippici internazionali, manifestazioni politiche e soprattutto vere e proprie feste di piazza per i successi calcistici del Napoli.