Uffizi: una delle gallerie d’arte più importanti al mondo

Caro viaggiatore sfogliando i libri di scuola ti sarà certamente capitato di posare gli occhi sull’esplosione di particolari che compone la Primavera di Botticelli, o sulla drammaticità commovente del Sacrificio di Isacco dipinto da Caravaggio. Avrai sentito senz’altro parlare della nascita di Venere, della favola di Amore e Psiche o della tragica fine di Laocoonte e dei suoi figli. Ti saranno saltate sicuramente all’occhio la sacralità aurea di Giotto, la perfezione di Tiziano e i dettagliati dipinti di Leonardo, simulacri della sua ossessione per la natura e il corpo umano. Se di queste opere aleggia nella tua mente solo un vago ricordo, rallegrati: potrai ammirarle dal vivo proprio qui, nella Galleria degli Uffizi di Firenze.

La storia degli Uffizi, la famosa galleria di Firenze

Gli Uffizi di Firenze hanno avuto sede a partire dalla fine del 500 in questo magnifico palazzo, realizzato da Giorgio Vasari, e a seguire completato da Buontalenti e Parigi, su commissione del granduca Cosimo de’ Medici. Austero e trionfale, si erge tra il lungarno e Piazza della Signoria, dove si trovava il vecchio quartiere Baldracca.
Al pian terreno, il granduca ha disposto che venissero collocate le tredici magistrature, mentre ai piani superiori gli uffizi amministrativi e i laboratori d’artigianato addetti alla produzione di manifatture preziose.

Uffizi di Firenze

Col granduca Francesco I, l’ultimo piano del palazzo si trasforma in un museo, dove vengono raccolte le grandi opere d’arte delle ricche collezioni medicee. Il suo successore, Ferdinando I, trasferisce qui i ritratti presenti nel Palazzo Vecchio, oggi disposti lungo i corridoi: sono rappresentati figure di spicco del panorama politico e religioso e, in più, i vari componenti della famiglia de’ Medici, a partire dallo stesso Francesco I.
Nel corso degli anni, i soffitti del palazzo vengono decorati a grottesca e il corridoio che dà sull’Arno con scene e personaggi biblici. Viene aperta una Fonderia e inizia, sotto le direttive di Cosimo III, il trasferimento di alcuni degli esemplari di maggior pregio presenti a Roma, nella sua personale collezione statuaria.
Con la fine del principato mediceo, i Lorena sanciscono nel 1737 un accordo con Anna Maria de’ Medici, affinché le opere d’arte collezionate dalla sua famiglia negli anni restino a Firenze, comprese quindi quelle della Galleria degli Uffizi. Pietro Leopoldo di Lorena apre il palazzo al pubblico e commissiona il riordino delle opere, a cura dello scrittore Giuseppe Belli Bencivenni, e la realizzazione di ventotto sculture ritraenti le principali figure del panorama politico toscano a partire dal Medioevo.

Galleria degli Uffizi

Durante gli inizi del 900, la Galleria degli Uffizi viene trasformata gradualmente in una pinacoteca, con il trasferimento delle statue, la ristrutturazione delle sale e la nuova disposizione delle opere. Nel 2011, il piano storico degli Uffizi viene connesso alle sale del primo piano con una scala progettata dall’architetto Natalini.

Galleria degli Uffizi: le sale e le opere principali

Pochi musei sono in grado di suscitare una tale meraviglia: la caleidoscopica raccolta degli Uffizi che comprende dipinti, sculture, disegni e stampe dal Medioevo ai giorni nostri, è una delle più ampie esistenti al mondo. Lo storico palazzo offre ben due piani d’esposizione, divisi in circa cento sale tematiche, tra cui risaltano per importanza e ricchezza di contenuti:

  • Giotto e il duecento. Le Maestà bizantine della sala 2 portano in sé il seme dell’innovazione: saltano infatti all’occhio i volumi di Giotto, che si staccano di prepotenza dalla bidimensionalità duecentesca e gettano le basi dell’arte rinascimentale, come possiamo osservare nella Madonna d’Ognissanti. Il pittore riprende i temi della rivoluzione stilistica operata da Cimabue: personaggi che svelano per la prima volta un corpo e un’anima tridimensionali, come nella Madonna di Santa Trinita. Duccio di Buoninsegna, come Giotto, ha studiato alacremente Cimabue e ha arricchito la sua eredità di una nota gotica, pur restando ancorato ai canoni romanici che si evincono dalla sua Madonna Rucellai.
Galleria degli Uffizi
  • Il gotico internazionale. Gentile da Fabriano introduce il visitatore ai canoni gotici pienamente sviluppatisi a cavallo tra il Trecento e il Quattrocento, esplorabili nelle sale 5 e 6: questa forma d’arte, che vede nell’Adorazione dei Magi una delle sue più incantevoli testimonianze in ambito pittorico, insieme con L’incoronazione della Vergine realizzata da Lorenzo Monaco, aggiunge a quella duecentesca forti connotazioni emozionali, tramite l’utilizzo di toni cupi e un forte rigore nella strutturazione di figure geometriche, che richiamano quelle presenti nelle opere architettoniche dell’epoca.
  • Gentile da Fabriano. A Gentile da Fabriano è intitolata la sala 7 degli Uffizi, in quanto figura di transizione tra il Gotico e il Rinascimento. Al suo interno, le opere di Domenico Veneziano, Beato Angelico, Paolo Uccello, Masaccio e Masolino.
  • Filippo Lippi. L’aura Rinascimentale, che trova massima manifestazione nelle opere di autori come Filippo Lippi, invade la visuale del visitatore che viene subito accolto nella sala 8 da alcuni dei dipinti più iconici di fine quattrocento: eterea e dallo sguardo mite, la Madonna col bambino e due angeli, nata dal genio dello stesso Lippi che ha qui ritratto la sua amata Lucrezia. Austeri e regali, i Ritratti dei Duchi di Urbino realizzati da Piero della Francesca. Di grande impatto l’Adorazione dei Magi del Filippino, dipinta in sostituzione della mai ultimata Adorazione di Leonardo da Vinci.
Galleria degli Uffizi
  • Botticelli. Le sale 10 e 15, forse le più affollate degli Uffizi, ospitano le due opere iconiche di Sandro Botticelli: La Primavera e La nascita di Venere. Quest’ultima, insieme con il David, è il soggetto che più di frequente troverai sotto forma di souvenir nei negozi del centro storico, nonché uno dei dipinti più amati di tutto il museo. Che cosa vedere a Firenze quindi, se non uno dei suoi simboli immortali? La nascita di Venere, che riprende il mito della dea generatasi già adulta dalla spuma marina, la ritrae mentre è in procinto di raggiungere la costa in piedi su una conchiglia. A sinistra c’è Zefiro, che accompagnato dalla sua sposa la guida con il suo caldo soffio, e a destra una delle Ore, che le si avvicina per coprirla con un manto floreale.
  • Leonardo. Nella sala 15 dedicata a Leonardo da Vinci sono esposte alcune delle sue prime opere,  tra cui il Battesimo di Cristo dipinto a due mani col Verrocchio: maestro non solo del geniale pittore e scienziato, ma anche dello stesso Botticelli e del Perugino, di cui troviamo in questa sala la Pietà. Vi sono, inoltre, l’Annunciazione, l’incompiuta Adorazione dei Magi e opere di diversi autori il cui stile è affine ai canoni leonardeschi.
  • Michelangelo e i fiorentini. La sala 35 degli Uffizi ospita il Tondo Doni, opera del grande Michelangelo Buonarroti, definito uno dei precursori del Manierismo. L’arte di Firenze ha tratto enorme ispirazione dalle linee e i colori estremamente dinamici del dipinto: pertanto molte opere, che hanno seguito lo stile del Buonarroti, sono esposte nella medesima sala insieme con la scultura d’arte romana denominata l’Arianna addormentata.

Galleria degli uffizi

  • Andrea del Sarto. È alloggiata nella sala 58 l’opera che ha stregato Ferdinando de’ Medici: la Madonna delle Arpie del pittore classicista Andrea del Sarto, maestro e ispiratore di quel gruppo d’artisti definiti “eccentrici”.
  • Raffaello. Troverai nella sala 66 degli Uffizi  la sua celebre Madonna col cardellino, insieme con diversi ritratti di imponenti figure politiche dell’epoca e il suo Autoritratto.
  • Tiziano. La Venere di Urbino accoglie i visitatori della sala 83 dedicata a Tiziano con la sua eterna giovinezza, la pelle perlacea e lo sguardo dolce che la contraddistinguono. Accanto a lei un cagnolino, soggetto ricorrente in alcune opere del pittore veneto, di cui sono esposti anche alcuni ritratti e la Flora, altro capolavoro in cui spicca una scelta saggiamente ponderata dei colori, sviluppati sulla tela con una tecnica innovativa che vale a Tiziano il titolo di “padre del tonalismo”.
Galleria degli Uffizi
  • Caravaggio. Nella sala 90 degli Uffizi, ti attende il più enigmatico e affascinante pittore della storia dell’arte: Michelangelo Merisi. Con il suo Sacrificio d’Isacco, il grande maestro apre le danze alla corrente artistica moderna, sfoderando un’umanità solo accennata dai suoi predecessori e imprimendola in una delle scene più drammatiche del racconto biblico: il padre che, per dimostrare la sua fedeltà a Dio, si appresta ad uccidere il proprio figlio, bloccato in tempo dalla mano dell’angelo. Il gioco di ombre e luci catapulta l’osservatore nella realtà nuda e cruda dell’istante fermato dal pennello: la rende viva, eloquente. Racconta una storia di fatica e totale abnegazione attraverso le rughe sulla fronte di Abramo, di rassegnata disperazione sul volto deformato di Isacco; e poi il colpo di scena, nella fretta dell’angelo, e il dolore spezzato sul volto dei due uomini che lo fissano. Un unico sguardo mite: quello dell’ariete, che appare tuttavia lievemente turbato, quasi consapevole del proprio destino. Tale è la potenza del Caravaggio. Accanto a questa inestimabile perla, due opere risalenti ad un periodo in cui la maturità artistica del pittore andava pian piano formandosi: il Bacco e lo Scudo con la testa di Medusa, del 1598. Nella stessa sala vi è Artemisia Gentileschi, con la sua Giuditta che decapita Oloferne, che offre ai visitatori una scena raccapricciante, illuminata con la sapienza di cui solo i pittori caravaggeschi sono capaci.

Alcune delle sculture più famose da conoscere alla Galleria

Se credi che ammirare l’inestimabile collezione di quadri presenti nella Galleria degli Uffizi basti e avanzi, affinché visitare Firenze si trasformi in un’esperienza unica, aspetta di posare lo sguardo sulle statue! Troverai, qui descritte, alcune delle opere più interessanti. Il nostro consiglio, tuttavia, è quello di tenere gli occhi bene aperti: la bellezza è dietro l’angolo.

  • La pregevole collezione degli Uffizi conta pezzi d’inestimabile bellezza, tra cui spicca il Gruppo di Niobe, collocato al secondo piano in una sala apposita. La leggenda di questa drammatica scultura narra di una donna punita da Latona per essersi fatta beffe di lei, in quanto genitrice di ben quattordici figli a dispetto dei soli due partoriti dalla dea della fertilità. I fratelli Apollo e Atena vengono incaricati, quindi, dalla propria madre di uccidere la generosa prole, sotto gli occhi della sconcertata Niobe che, per il dolore, si tramuta in un blocco di marmo.
Tribuna
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  • Riscoperto con la Niobe, i Lottatori è caratterizzato dalla perfetta anatomia dei due individui che si apprestano a terminare una battaglia senza fine, anch’essi scolpiti in epoca romana.
  • Collocata nella Tribuna insieme ai Lottatori, l’Eroto dormiente e l’Arrotino. La Venere de’ Medici, scolpita nel I secolo a.C. ha ispirato Botticelli per la realizzazione della Nascita di Venere: da notare infatti la posizione pudica, sebbene lo sguardo vaghi altrove.
  • Altro gruppo iconico è quello del Laocoonte di Baccio Bandinelli, copia della scultura custodita nei Musei Vaticani. Ancor più tragica la sorte di questo sacerdote, la cui leggenda è legata all’Iliade di Omero: avvicinatosi al cavallo di legno per mettere in guardia i troiani sugli inganni dei greci, lo trafigge con una lancia, attirando su di sé due serpenti marini sguinzagliati dalla dea Atena. L’uomo muore stritolato nelle spire delle due bestie, insieme con i suoi figli.
Laocoonte
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  • Il Marte Gravido di Bartolomeo Ammannati guida fiero un ingente esercito. I muscoli sporgenti di questa scultura bronzea, il suo sguardo minaccioso e la torsione del busto ne fanno un autentico capolavoro, realizzato affinché potesse personificare i valori a fondamento del principato dei Medici, ai tempi del granduca Cosimo I.
  • Altro must degli Uffizi, il San Lorenzo scolpito da un giovane Bernini. Il martirio del santo, avvenuto durante l’impero di Valeriano, richiama con la sua posizione distesa e gli occhi puntati al cielo l’Estasi di Santa Teresa d’Avila, di cui si possono scorgere i tratti salienti sul volto, caratterizzato da un’espressione tragicamente assorta.
  • Nella sala 38 troverai l’Ermafrodito dormiente accoccolato sul suo giaciglio in una posa che scopre la sua doppia sessualità. Scultura simbolica, di cui sono stati realizzate diverse copie, corrisponde all’unione di due soggetti molto celebri nell’antica Grecia e ripresi anche nella scultura romana: la Venere e Dioniso.
Vaso Medici
  • Il cratere denominato Vaso Medici rappresenta Ifigenia, figlia di Agamennone sacrificata con l’inganno ad Artemide che, incollerita da un offesa recatale dal re, fa soffiare un forte vento sulle navi pronte a salpare per Troia. La ragazza è adagiata in una posa contrita dinnanzi a una statua della dea e circondata dai soldati greci.
  • La ottocentesca Psiche Abbandonata di Pietro Tenerani, che potrai ammirare nella Sala 1, ritrae uno dei momenti salienti della favola di Amore e Psiche, tratta dalle Metamorfosi di Apuleio. Il dio Amore, tradito dalla sua giovane sposa che ne ha spiato l’aspetto contro la sua volontà, vola via lasciandola sola. La bella Psiche, personificazione dello spiritualità dell’essere umano, è rappresentata da Tenerani in tutta la sua morbidezza, con le sottilissime ali di farfalla che ne sono diventate il simbolo – giacché la parola psiche, “anima”, è traducibile anche in “farfalla”.
Psiche Abbandonata

Curiosità sulla Galleria degli Uffizi

Se hai visto il famoso telefilm Masters of Florence, sicuramente ne conoscerai già qualcuna, ma ecco alcune curiosità e informazioni, sconosciute ai più, sulla Galleria degli Uffizi.

  • Giacché in passato vi erano esposte soltanto antiche sculture, gli Uffizi venivano chiamati la “Galleria delle statue”. Il primo ad iniziare la collezione fu Cosimi il Vecchio e, a seguire, Lorenzo il Magnifico la arricchì notevolmente. Alcuni pezzi sono stati saccheggiati dopo l’esilio di Piero, figlio dello stesso Lorenzo.
  • La Galleria degli Uffizi fa parte di un più vasto complesso museale detto Gallerie degli Uffizi di Firenze, che comprende anche il Corridoio Vasariano, di cui abbiamo trattato nell’articolo dedicato al Ponte Vecchio, e il Giardino di Boboli.
Simonetta Vespucci
  • Le sale degli Uffizi sono state decorate con colori specifici, in base alle tematiche delle opere. Nel 2011 sono state augurate le Sale Blu, dedicate ai pittori stranieri del 500 tra cui Goya, Chardin, Rubens, Liotard e Val Dyck, le cui origini sono spagnole, fiammighe, olandesi – in particolare di Delft – e francesi. Nel 2012 le Sale Rosse in cui sono alloggiati Andrea Del Sarto, Raffaello, Bronzino e gli ellenistici. Nel 2013 le Sale Gialle – il cui colore è stato scelto per richiamare il contesto originale in cui era disposta la maggior parte dei quadri – per gli artisti di Firenze che hanno operato nel 600 e i caravaggeschi.
  • Osservando le opere di Botticelli, noterai che alcune donne raffigurate al loro interno somigliano molto alla Venere. Il pittore aveva infatti una musa a Firenze, Simonetta Vespucci, così bella da meritare un posto d’onore nella sua produzione e far addirittura innamorare il fratello di Lorenzo de’ Medici, Giuliano.

Museo degli Uffizi: orari, biglietti e tour

Pronto per visitare gli Uffizi di Firenze? Ecco per te alcune utili informazioni:

Il costo del biglietto singolo è di € 12, 00; ridotto € 2,00 e con prenotazione € 4,00. Con questo biglietto potrai accedere anche al Museo Archeologico Nazionale e al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure.

La prenotazione può essere effettuata:

  • online sul sito B-ticket,
  • chiamando al numero 055294883; dalle 8:30 alle 18:30 dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 12:30 di sabato.
  • in città, alla Porta 2 degli Uffizi, alla biglietteria di Palazzo Pitti, alla biglietteria del Museo Archeologico, al punto vendita del Museo di Orsanmichele e in qualunque altro museo statale di Firenze.
gallerie uffizi
L’ingresso è gratuito per:

  • minori di 18 anni,
  • portatori di handicap e famigliare/assistente socio-sanitario,
  • giornalisti iscritti all’albo nazionale italiano,
  • studenti o professori universitari,
  • personale del MIBACT,
  • membri ICOM,
  • operatori in associazioni di volontariato.

Per prenotare e richiedere ulteriori chiarimenti, ti rimandiamo al sito ufficiale degli Uffizi.

Come effettuare una visita virtuale Museo degli Uffizi

Non potrai visitare Firenze e la Galleria degli Uffizi? Allora opta per una visita virtuale! Potrai prenotare sul sito diversi tour virtuali, tra cui segnaliamo:

  • A riveder le stelle, ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri,
  • Il trittico Portinari di Hugo van der Goes, basato sui tre dipinti fiamminghi esposti  nelle Sale Blu,
  • Wright of Derby, arte e scienza. Basato sull’omonimo pittore inglese, che ha ritratto con dovizia di particolari la rivoluzione industriale,
  • On being present, sui dipinti di epoca rinascimentale e post rinascimentale che raffigurano personaggi di origini africane,
  • Rinascenza, un viaggio alla scoperta della ricchissima collezione di sculture.
Uffizi Virtual Experience

Recensioni della gente comune sulla Galleria degli Uffizi

È ormai assodato che, tra le cose da vedere a Firenze, gli Uffizi sono una tappa fondamentale; ma bando a ulteriori preamboli! Ecco a te le opinioni dei turisti, che potranno confermarlo più di mille altre parole, ma potrai leggere molte altre recensioni anche sul sito di Tripadvisor alla pagina dedicata agli Uffizi.

Galleria degli Uffizi

Galleria degli Uffizi

Dove si trova il Museo degli Uffizi

La Galleria degli Uffizi si trova sul Lungarno ed è, pertanto, consigliabile raggiungerla a piedi in circa dieci minuti.

  • Partendo dalla Stazione di Santa Maria Novella, principale punto di riferimento della zona, puoi: imboccare Via degli Avelli subito dopo Piazza della Stazione, per poi proseguire attraverso Piazza di Santa Maria Novella, Via Belle Donne, Via della Spada, Via de’ Tornabuoni e infine Lungarno degli Acciaiuoli. Proseguendo dritto ti ritroverai su Lugarno degli Archibusieri e su Lungarno Anna Maria Luisa de’ Medici, dove potrai vedere il palazzo sulla tua sinistra.
  • In alternativa, puoi proseguire su Piazza dell’Unità Italiana subito dopo Piazza della Stazione, procedere su Via Panzani, imboccare Via de’ Cerretani e svoltare verso Piazza di San Giovanni a destra. Continuando su Via Roma, ti ritroverai in Piazza della Repubblica, dove dovrai proseguire lungo Via Camalia, Via Por Santa Maria e da lì ti ritroverai su Lungarno degli Archibusieri.
  • Svoltando a destra dopo Piazza San Giovanni, puoi proseguire verso Via dei Calzaiuoli fino a Piazza della Signoria, andare a sinistra e, così facendo, ritrovarti su Piazzale degli Uffizi, che conduce a Lungarno Anna Maria Luisa de’ Medici.

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