Foro Romano: il fulcro dell’antica civiltà di Roma

Trasformatosi nel corso dei secoli e divenuto, dalla desolata palude che era, il centro politico, religioso ed economico dell’Urbe, il Foro è senza dubbio uno dei più affascinanti posti da visitare a Roma. Museo a cielo aperto e meta prediletta di viaggiatori provenienti da tutto il mondo, il Foro Romano si è aggiudicato nel tempo il titolo di sito turistico più amato d’Italia insieme al vicinissimo Colosseo e al Pantheon. Passeggiando sulla Via Sacra e volgendo lo sguardo alle maestose rovine di questa vasta area archeologica sembra quasi di poter sentire il brulicare vitale delle vie del Foro, e intraprendere, con l’aiuto di un pizzico di immaginazione, un imperdibile viaggio alla scoperta della Roma Antica che tutti abbiamo studiato sui libri di storia.

Il Foro di Roma: tra antiche rovine e monumenti di rara bellezza

Definito dai romani Forum Magnum, il Foro Romano costituisce una vasta area archeologica che si estende tra il Palatino, il Campidoglio, la famosissima Via dei Fori Imperiali a Roma e l’Anfiteatro Flavio. Questa zona, un tempo, altro non era che una grande valle paludosa, bonificata verso la fine del VII secolo a.C. per divenire il cuore pulsante della vita politica, religiosa ed economica dell’antica civiltà romana. Chiunque decida di visitare Roma e il Foro oggi, potrà quindi godersi una bella passeggiata (reale o, perché no, virtuale) all’interno del Parco Archeologico del Colosseo e ammirare rovine millenarie, splendidi monumenti ed edifici, ripercorrendo i passi di imperatori, politici e grandi pensatori, protagonisti della storia antica di Roma.

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Attraverso vari percorsi, frutto dalla stratificazione dei resti delle costruzioni che nel corso del tempo hanno reso grande la città di Roma, chi organizzerà una visita al Foro Romano potrà conoscere da vicino la storia dell’Urbe immaginando gli archi, i colonnati e i templi che sorgevano su questo territorio e ammirando le rovine che, insieme al vicino Colosseo, sono divenute uno dei simboli più importanti della Capitale. Tante sono poi le curiosità legate al Foro di Roma! Sapevate, ad esempio, che nel XVI secolo questo luogo fu soprannominato Campo Vaccino e adibito ad area di pascolo per i bovini? Avreste mai immaginato che proprio nel Foro Romano, tra l’Arco di Settimio Severo e il Tempio della Concordia, trova collocazione l’umbilicus urbis Romae? Versione romana degli antichi Omphalos greci, queste strutture marmoree o in pietra venivano costruite con lo scopo di indicare appunto il centro nevralgico della città.
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Foro Romano: storia e origini dell’antica area archeologica

Probabilmente frutto dell’erosione di un piccolo fiume del bacino del Tevere sul tufo vulcanico, la valle del Foro Romano era una vasta area paludosa usata, tra il X e il VII secolo a.C., come necropoli dagli abitanti dei villaggi sorti sulla zona collinare circostante. Successivamente alla fondazione di Roma, pare che la vasta zona dove oggi sorge il Foro Romano sia stata teatro della Battaglia del Lago Curzio, storico scontro tra i Romani e i Sabini. Sarà quindi Tarquinio Prisco, intorno al 600 a.C., a portare a termine il drenaggio della valle tramite l’edificazione di un complesso sistema fognario, denominato Cloaca Maxima. A questo punto il terreno fu stabilizzato con una pavimentazione in tufo e venne a crearsi, nei pressi della Via Sacra, una sorta di grande piazza rettangolare all’interno della quale cominciò a prendere subito vita una zona di mercato, trasformatasi poi nella prima vera e propria area di confronto politico, commerciale e religioso dei Fori Romani.

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Veniamo quindi al Periodo Regio e Repubblicano, epoche alle quali risalgono molti degli antichi edifici che, grazie anche alle successive ricostruzioni, tutt’oggi potrete ammirare nel perimetro del Foro capitolino. Nel VI secolo a.C. furono costruiti i monumenti del Comizio, luogo dove veniva svolta l’attività politica della Capitale, il Lapis niger, altare risalente al 575-550 a.C. un tempo ricoperto di marmo scuro e custode di una delle più antiche testimonianze della lingua latina scritte, e la Regia, antichissimo edificio del Foro di Roma all’interno del quale si riuniva il collegio dei pontefici. Sempre in questo periodo sorgono all’interno del Foro Romano la Curia Hostilia e molti luoghi sacri tra cui annoveriamo il Volcanale, santuario voluto da Tito Tazio e costruito in onore del dio Vulcano, e il Tempio di Vesta che, insieme alla Casa delle Vestali, andava a formare l’atrium Vestae.
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Nel corso dei V e del IV secolo a.C. i Fori Romani andavano popolandosi di molti altri edifici, specialmente templi, e le strutture preesistenti furono arricchite con abbellimenti e decori di vario tipo. Nel 210 a.C. poi un devastante incendio di natura dolosa, ampiamente narrato negli scritti di Tito Livio, avvolse l’area del Foro Romano distruggendo botteghe, molte case e la zona del mercato. Il II secolo a.C. fu quindi il tempo delle basiliche civili, nate come sedi delle funzioni giudiziarie, e fu proprio in questi anni che il Foro di Roma cominciò a non essere più sufficiente per le attività di rappresentanza dell’Urbe che, al contempo, cresceva sempre più per potere e grandezza.

Ed eccoci giunti all’epoca dei grandi imperatori che, arricchendo il Foro Romano e l’area dei Fori Imperiali di Roma con importanti monumenti e costruzioni di prestigio e ricostruendo alcuni antichi edifici già presenti nel Foro di Roma, diedero vita a quella che oggi tutti conosciamo come una delle zone più ricche di storia della Capitale. Fu quindi il momento del Tempio di Vespasiano e Tito, dell’Arco di Settimio Severo e del Tempio di Antonino Pio e Faustina, per poi passare agli interventi di Massenzio che, nel IV secolo d.C, fece costruire il Tempio del Divo Romolo, dedicato a suo figlio Valerio Romolo, e la grande Basilica sulla Velia. È databile al 608 d.C. invece la Colonna di Foca, ultimo monumento portato a termine nei Fori Romani e dedicato all’omonimo imperatore bizantino.

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In epoca Medioevale molti edifici del Foro Romano divennero rovine, caddero in disuso o furono adibiti a nuovi scopi. L’Arco di Tito e l’Arco di Settimio Severo furono “protetti” da alcune fortificazioni, e proprio per questo sono giunti più o meno indenni fino ai giorni nostri. Altri edifici assunsero il ruolo di chiese: nel corso del Cinquecento ad esempio, sull’antichissimo Carcere Tullianum (ormai Mamertino) costruito da Anco Marcio a partire dal 640 a.C., sorse la Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami. In epoca Rinascimentale il Foro Romano, divenne una cava di materiali per volere di Papa Giulio II e, nonostante gli artisti del tempo, come Raffaello e Michelangelo, avessero mostrato il loro disappunto, gli antichi edifici del Foro di Roma furono quindi ridotti in calce e lastre di marmo pronte per essere riutilizzate. Rivalutato nel corso del XVI secolo da molti artisti che erano soliti ispirarsi alle rovine del Campo Vaccino per i loro paesaggi, il Foro Romano fu finalmente interessato da numerose campagne di scavo che, a partire dal XIX secolo, diedero nuova vita a questo prezioso sito archeologico, meta turistica prescelta da turisti di tutto il mondo.
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“Vista del Campo Vaccino a Roma” di Giovanni Paolo Pannini.
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Il Foro e le sue leggende: le origini del Lacus Curtius

Tra le tante leggende che arricchiscono di dettagli curiosi l’antica storia del Foro Romano, una delle più interessanti è senza dubbio la storia del Lacus Curtius. Pare che nel corso di una battaglia tra Romani e Sabini, poco dopo la fondazione della Capitale, il comandante sabino Mezio Curzio sarebbe rimasto intrappolato dal fango insieme al suo destriero, cadendo in un fossato fangoso. Questo luogo, soprannominato Lago di Curzio e considerato sacro, sarebbe poi stato protagonista di altri eventi ricchi di mistero. Una versione della leggenda narra infatti che nel 362 a.C., nello stesso fossato, poi ricoperto di pietre, si aprì improvvisamente una gigantesca voragine, probabilmente per via di un terremoto o di un fulmine. La profonda spaccatura sembrava non avere un fondo e l’avvenimento, interpretato dagli oracoli come un segnale funesto inviato dagli Dei, costrinse i romani a molti sacrifici alle divinità.

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Nessuna ricchezza però sembrava colmare la profonda spaccatura nel cuore del Foro di Roma e fu così che Marco Curzio, giovane e valoroso soldato dell’esercito romano, capì che la più grande ricchezza di Roma era appunto il coraggio delle sue milizie. Munito d’armatura e in sella al suo cavallo, l’uomo quindi si lanciò nel fossato rabbonendo le divinità e consentendo alla voragine di richiudersi. Rinvenuto durante gli scavi del Foro Romano, il Lacus Curtius probabilmente deve il suo nome al valoroso soldato ed è tutt’oggi visibile all’interno del Foro di Roma. Nel Foro, per la precisione vicino alla Colonna di Foca, fu poi ritrovato nel 1553 un bassorilievo marmoreo raffigurante Marco Curzio nell’atto di lanciarsi nel crepaccio.

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Il Foro Romano e le sue bellezze: dalla Curia Iulia all’Arco di Tito

State organizzando il vostro viaggio a nella Capitale e volete ripercorrere i passi degli antichi imperatori? Oppure siete alle prese con la lista delle cose principali da vedere a Roma e state pensando di recarvi ai Fori Romani? Fiore all’occhiello del turismo capitolino, il Foro Romano merita senz’altro una visita approfondita. La vasta area archeologica, infatti, ospita moltissimi monumenti, preziose rovine e reperti d’inestimabile valore storico dal Carcere Tullianum o Mamertino, prigione più antica dell’Urbe, ai Templi di Vesta, di Venere e del Divo Romolo nel cuore del Foro di Roma. Che dire poi della Colonna di Foca? Costruita nel costruita nel 608 d.C. in onore dell’imperatore di Bisanzio e sopravvissuta nei secoli con i suoi 23 metri d’altezza? Illustrarvi una a una tutte le bellezze del Foro Romano e Palatino sarebbe impossibile, vi segnaliamo quindi solo alcuni degli edifici e dei monumenti che potrete ammirare durante il vostro percorso alla scoperta dei Fori Romani e vi suggeriamo di consultare la pagina dedicata al Foro sul sito del Parco Archeologico del Colosseo.

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  • Tempio di Antonino e Faustina: Considerato il tempio rinvenuto nel miglior stato di conservazione all’interno del Foro, il Tempio di Antonino e Faustina fu dedicato all’imperatrice dopo la sua morte, avvenuta nel 141 d.C., e al suo consorte, l’imperatore Antonino Pio. Posizionato tra il Tempio del Divo Romolo e la Basilica Emilia, questo antico monumento romano si innalza su un podio in tufo, un tempo rivestito in marmo, al quale si accedeva tramite una scalinata.
  • Arco di Settimio Severo: Si eleva nel Foro Romano l’Arco di Settimio Severo; commissionato dal Senato e costruito in onore dell’omonimo imperatore, questo arco trionfale a tre fornici risale al 203 d.C. Finemente decorato con incredibili scene scolpite in pieno stile classico raffiguranti una simbologia desiderosa di valorizzare il potere dell’Impero e sua forza imperitura, questo monumento è senza dubbio una delle cose da vedere a Roma ed era un tempo uno dei quattro punti d’accesso monumentale alla piazza del Foro Romano.

  • Miliario aureo: Resti di questa antichissima pietra miliare, più in particolare un rocchio di colonna, un basamento e alcuni frammenti in marmo, sono stati rinvenuti all’interno del Foro di Roma. Questa imponente colonna marmorea fu costruita nel 20 a.C. da Augusto quando fu investito del ruolo di curator viarum (una specie di ministro dei trasporti e delle infrastrutture ante litteram!) e pare presentasse incise in lettere color oro le varie distanze tra Roma e le altre città dell’impero.
  • Curia Iulia: Un tempo sede del Senato Romano, questa importante costruzione in mattoni situata tra il Comizio e l’Argileto nel perimetro dei Fori Romani prende nome dalle note assemblee dei “curiati” che avevano luogo nel Comizio.
  • Arco di Tito: Costruito dopo la morte dell’imperatore Tito per celebrare la vittoria della Capitale su Gerusalemme, questo splendido monumento romano è un arco di trionfo a un solo fornice e con capitello composito posizionato sul versante settentrionale del Palatino.

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Il Foro: cosa ne pensano i turisti

Visitare i Fori Romani in una tiepida serata primaverile è il vostro sogno? Oppure avete già prenotato i biglietti per il Colosseo e i Fori Romani ma non sapete da dove cominciare la vostra escursione alla scoperta di questa vasta area archeologica? Nessun suggerimento potrà esservi più utile del parere spassionato di chi prima di voi, tra le tante cose da vedere a Roma, ha scelto il Foro. Abbiamo selezionato per voi alcune recensioni degli utenti del web, consultabili per intero sulla pagina Tripadvisor dedicata ai Fori Romani. Opinioni e suggerimenti che sapranno indirizzarvi al meglio nel vostro itinerario alla scoperta di uno dei più bei luoghi da visitare a Roma.

C’è chi vive una passeggiata nel Foro come un affascinante viaggio all’indietro nel tempo in compagnia di imperatori, soldati e aruspici.

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E chi apprezza il valore educativo di una visita al Foro Romano, capace di insegnare la storia meglio di qualsiasi libro grazie alle sue preziose testimonianze archeologiche.

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Visitare Roma e il Foro Romano: orari, prezzi e itinerari

Se il punto di vista di chi è rimasto colpito dal Foro Romano vi ha convinti a partire alla volta della Capitale per visitare Roma e i suoi tesori, sicuramente potranno tornarvi utili alcuni suggerimenti su tour guidati, orari d’ingresso al sito archeologico e viabilità. A Roma il Forum Magnum è senza dubbio uno dei luoghi più visitati insieme all’Anfiteatro Flavio; proprio per questo la vasta area sarà visitabile solo previa prenotazione online. L’accesso, consentito dal lunedì al venerdì dalle 10:30 all3 16:30 (con ultimo ingresso un’ora prima dell’orario di chiusura), prevede l’acquisto di un biglietto valido 24h che consente di visitare, oltre che i Fori Romani (Foro Romano e Palatino), anche il Colosseo e le mostre organizzate nella famosa area archeologica.

  • Intero: € 16,00
  • Ridotto: € 2,00
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Tra i tanti percorsi tematici organizzati all’interno della Valle del Foro, vi segnaliamo alcune visite (guidate e non) alle quali potrete partecipare usufruendo dei biglietti acquistati per i Fori Romani e vi invitiamo a visitare la pagina denominata “Percorsi” sul sito ufficiale del Parco Archeologico del Colosseo.

  • Medicina XXXIII: Da sempre legato all’ars medica, il Foro è un luogo capace di narrare infinite storie. Questo percorso coinvolge appunto l’intera Valle dei Fori Romani e analizza tutti i luoghi interessati da questa antichissima pratica dalla Chiesa di Santa Francesca Romana al laboratorio dello storico medico Galeno passando attraverso gli Horrea Piperataria e la Fonte di Giuturna.
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  • Le vedute del Grand Tour: Questo percorso, inaugurato nel 2019, consentirà ai turisti di ammirare il Foro Romano, l’Arco di Tito e il Colosseo dal punto di vista dei tanti viaggiatori, artisti e uomini di cultura che attraversavano la Penisola e giungevano a Roma tra il Cinquecento e l’Ottocento.
  • Nel mezzo del Cammin: Presentata il 25 marzo dello scorso anno per il Dantedì, questo itinerario offre una suggestiva esperienza che vi consentirà, oggi virtualmente, di visitare i Fori Imperiali, il Foro Romano e il Foro Palatino sullo sfondo degli splendidi versi della Divina Commedia.

Il Foro Romano si trova in Largo della Salara Vecchia 5/6 ed è raggiungibile con i mezzi pubblici, a piedi o in auto. Quel che consigliamo ai nostri lettori, specialmente per il traffico della Capitale e le tante ZTL, è di visitare Roma a piedi, raggiungendo il Foro e lasciandosi trasportare dalla bellezza di questo antico museo a cielo aperto. Corredati negli ultimi anni di luci per visite serali, i Fori Romani offrono scorci mozzafiato e un panorama da sogno tra le antiche rovine.

  • In metro: Per arrivare ai Fori Romani potrete prendere la metropolitana, linea B, e scendere alla fermata Colosseo.
  • In autobus: Molte linee di autobus conducono al Foro Romano ( 51, 75, 81, 85, 87 e 118). Vi ricordiamo inoltre che i suddetti mezzi di superficie hanno fermate o capolinea presso la stazione ferroviaria di Roma Termini.
  • In auto: Il Foro di Roma, situato in una ZTL, è raggiungibile in auto seguendo le indicazioni presenti in città ma vi consigliamo di prenotare con anticipo un posto in uno dei tanti parcheggi della zona.


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