San Pietro: tutti i segreti dell’antica Basilica tra storia, arte e spiritualità

Edificata a partire dal 1506 per volere di Papa Giulio II, la Basilica di San Pietro è in realtà “figlia” di un antichissimo edificio religioso fatto costruire dall’imperatore Costantino I nel IV secolo. Oggi simbolo del cattolicesimo in tutto il mondo, la Chiesa di San Pietro in Vaticano è un luogo di fede, arte e bellezza, divenuto meta di migliaia di turisti che ogni anno arrivano a frotte a Roma e affollano il colonnato di Piazza San Pietro in attesa di poter ammirare l’operato dei tanti nomi illustri che hanno lavorato al cantiere della splendida basilica. Protagonista indiscussa di tanta bellezza, è senza dubbio la cupola di San Pietro che, maestosa e solenne, si staglia fiera nel cielo dell’Urbe e accoglie col suo fascino intramontabile chiunque desideri vedere Roma e le sue meraviglie.

La Basilica di San Pietro: alla scoperta del luogo simbolo dello Stato Vaticano

Considerata una delle opere più note dell’architettura del Rinascimento, la Basilica di San Pietro è la più grande delle quattro basiliche papali capitoline e accoglie ogni giorno migliaia di visitatori desiderosi di osservare da vicino la magnificenza della cupola di San Pietro, visitare Roma e le sue bellezze o fare una passeggiata a Piazza San Pietro, luogo simbolo delle cerimonie papali conosciuto in tutto il mondo. Con le sue 11 cappelle e ben 45 altari, la Chiesa di San Pietro è uno dei più grandi edifici religiosi a livello mondiale e ospita al suo interno complessi scultorei, paramenti sacri e opere d’arte di grandissimo valore tra cui ricordiamo molti capolavori del Bernini, la Pietà di Michelangelo, la statua bronzea di San Pietro, splendidi mosaici e molti altri tesori tutti da scoprire.

Lunga circa 218 metri e alta 132,30 metri fino alla cupola, la Basilica di San Pietro si estende su una superficie di 23.000 metri quadrati e, collegata ai Palazzi Vaticani attraverso un complesso sistema di passaggi sopraelevati e corridoi, vanta una storia antichissima che ha inizio ai tempi dell’Imperatore Costantino che, dove oggi sorge la Chiesa di San Pietro a Roma, costruì la prima Basilica di San Pietro. Dimora papale e sede universale della Chiesa Cattolica, la Basilica di San Pietro è interamente visitabile e offre a chiunque vi si rechi un imperdibile viaggio alla scoperta delle sue sontuose navate, delle preziose cappelle e anche un interessante percorso all’interno delle Grotte Vaticane dove è possibile far visita alle tombe dei Papi.

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San Pietro: la storia della Basilica Papale dall’Imperatore Costantino al progetto del Bramante

La costruzione della Basilica di San Pietro, per come la conosciamo oggi, ha inizio nel lontano 1506 per mano di Papa Giulio II, ma nel IV secolo, dove oggi possiamo ammirare la Chiesa di San Pietro in Vaticano, pare sorgesse un imponente edificio religioso, fatto costruire dall’imperatore Costantino I nella zona del Circo di Nerone, nei pressi della necropoli dove si narra fosse stato sepolto l’apostolo Pietro dopo la crocifissione. Caratterizzata, secondo le antiche fonti iconografiche e letterarie giunte fino a noi, dalla classica struttura delle basiliche romane a uso civile, la cosiddetta Antica Basilica di S. Pietro era formata da cinque navate suddivise da tre colonnati e dotate di una copertura in legno, e ospitava ben 120 altari, molti dei quali dedicati alla Madonna. Completato nel 329, dopo ben trent’anni di lavori, questo luogo di culto sopravvisse alla devastazione successiva alla caduta dell’Impero romano d’Occidente e divenne meta di molti pellegrinaggi durante l’Alto Medioevo per poi subire, nel tempo, una vera e propria trasformazione.

La ricostruzione della Basilica di San Pietro a Roma ha inizio intorno al 1450 per volere di Papa Niccolò V che affidò a Bernardo Rossellino il rifacimento dell’edificio religioso. Questo primo progetto tendeva a preservare la struttura esistente a cinque navate arricchendola con volte a crociera, pilastri e un corpo architettonico che inglobasse le colonne costruite in origine. Con la morte del pontefice i lavori subirono un arresto, interrotto solo da un progetto proposto da Giuliano da Sangallo che però non decollò, per poi riprendere nel 1505 con Giulio II. Optando per una ricostruzione integrale della Basilica di San Pietro, il Papa coinvolse i più importanti artisti dell’epoca, valutando ogni proposta, e affidò infine il cantiere a Donato Bramante. L’architetto propose quindi, per la Basilica di San Pietro, una pianta a croce greca e la costruzione di una mastodontica cupola emisferica sul modello di quella del Pantheon. Il progetto, nel suo complesso, presentava molti richiami alla classica architettura romana, allo stile rinascimentale fiorentino e agli studi di Leonardo Da Vinci, mentre dal punto di vista pratico fu mantenuto il coro absidale del Rossellino e demolita gran parte dell’antica struttura, azione che costò a Bramante aspre critiche e il soprannome di “Maestro ruinante” (maestro delle rovine).

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Alla morte di Bramante, nel 1514, il progetto passò nelle mani di Raffaello Sanzio e molte nuove proposte si susseguirono fino al 1520, anno in cui l’architetto della Basilica di San Pietro divenne Antonio da Sangallo il Giovane, affiancato da Baldassarre Peruzzi. Dopo aver portato a termine la costruzione della tribuna e del braccio meridionale, i lavori subirono una nuova battuta d’arresto a causa del Sacco di Roma del 1527 e ripresero solo nel 1538 quando, con Papa Paolo III, Antonio da Sangallo Il Giovane diede vita a un nuovo progetto di S. Pietro a Roma che costituiva di fatto una sintesi tra la pianta centrale pensata dal Bramante e la croce latina del progetto di Raffaello. A questo punto, dal 1538 al 1546, anno di morte del Sangallo, fu allestito il braccio nord, vennero fortificati i pilastri della cupola di San Pietro murando le nicchie pensate da Bramante, fu coperta la volta del braccio orientale e fu rialzata la pavimentazione, gettando le basi per la costruzione di quelle che sarebbero divenute le famose Grotte del Vaticano.

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Il percorso per arrivare dall’antica Basilica di San Pietro in Vaticano alla San Pietro dei giorni nostri fu quindi lungo e impervio e, nel 1546, il testimone passò nelle mani di Michelangelo Buonarroti che, sapendo coniugare capacità tecniche ed estro artistico, fornirà un progetto definitivo, rinforzando la struttura della Basilica di San Pietro e dando vita a una mastodontica cupola capace di dare alla Chiesa di San Pietro l’immagine austera e affascinante che tutti noi conosciamo. Ampiamente documentato da bozzetti, affreschi e testimonianze scritte (specialmente del Vasari), il progetto di Michelangelo stravolse le idee del Sangallo e non fu mai redatto in modo completo, dal momento che l’artista volle procedere passo passo, portando avanti i lavori in più punti della Basilica di S. Pietro in contemporanea, in modo da costringere gli architetti che sarebbero venuti dopo di lui a seguire il suo progetto. Arricchì quindi il lato orientale con una facciata formata da portici e sormontata da un attico, caratterizzò tutta la struttura con un ordine corinzio gigante, sostituì la pianta del Bramante con una croce su un ambulacro quadrato e rese protagonista dell’intera chiesa la cupola di San Pietro, pensata sulla falsa riga di quella di Santa Maria del Fiore a Firenze disegnata da Brunelleschi.

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Come abbiamo compreso, quindi, la Basilica di San Pietro di architetti ne ha visti parecchi susseguirsi cantiere dopo cantiere, e nel 1564, dopo la morte di Michelangelo, i lavori passarono nelle mani di Domenico Fontana e Giacomo della Porta e fu proprio quest’ultimo a portare a termine la cupola di San Pietro. A completare l’opera intervenne poi Carlo Maderno, scelto nel 1603 da papa Clemente VIII e successivamente incaricato da Papa Paolo V di dar vita a un’estensione della Basilica di San Pietro in Vaticano verso l’esterno aggiungendo un ulteriore corpo longitudinale e trasformando la pianta a croce greca del Bramante in una croce latina, struttura capace di accogliere più fedeli, caratteristica degli edifici di culto dell’Occidente. Maderno costruì poi alcune cappelle sormontate da cupole di forma ovale, arricchì la parte anteriore esterna della Basilica di San Pietro con possenti colonne e, occupandosi della facciata, aggiunse, per volere di Papa Paolo V, i campanili laterali, rimasti incompleti e successivamente demoliti. Toccò infine a Gian Lorenzo Bernini, a partire dal 1629, terminare l’opera, dar vita al piazzale antistante la Basilica di San Pietro, costruire il famoso baldacchino di San Pietro, aggiungere le note statue di San Pietro sulla sommità della facciata e completare la decorazione interna della basilica che fu finalmente terminata e consacrata da Papa Urbano VIII il 18 novembre del 1626.

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San Pietro e le sue meraviglie: cinque cose da non perdere

Luogo simbolo dello Stato Vaticano e fulcro del cattolicesimo, la Basilica di San Pietro è frutto di circa duecento anni di lavoro per mano di alcuni dei più importanti esponenti del Rinascimento e del Barocco italiano. Da Bramante a Michelangelo, passando attraverso l’operato di Borromini e Bernini, tantissimi sono gli artisti che, con le loro opere, sono andati a impreziosire la struttura e i tesori di San Pietro. Considerata un vero e proprio capolavoro dal punto di vista architettonico, la basilica papale ospita monumenti, opere d’arte ed elementi architettonici d’inestimabile valore che meritano di essere ammirati e scoperti nel dettaglio. Che dire del Museo del Tesoro di San Pietro, che nelle sue nove sale custodisce splendidi monumenti funebri e complessi statuari, paramenti sacri e oggetti preziosi di varia provenienza? Come restituire, a parole, il fascino delle Grotte Vaticane nelle quali potrete ammirare cappelle votive e tombe di re, papi e regine? La vastità della Basilica di San Pietro non ci consente, in questa sede, di analizzare una ad una le meraviglie custodite tra le sue mura. Ci limiteremo quindi a suggerirvi alcune delle bellezze da non perdere durante la vostra visita a San Pietro.

  • Piazza San Pietro e il colonnato: Punto di ritrovo di tanti fedeli e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo e fulcro delle cerimonie religiose papali, Piazza San Pietro è un capolavoro dell’urbanistica di matrice barocca. Questo vasto spazio, abbracciato dal pittoresco ed elegante Rione Borgo, è composto da due macroelementi: un’area a forma di trapezio e un ovato tondo, ideato da Borromini. A dare uniformità al tutto, intervengono quattro vasti colonnati composti dalle famose 284 colonne di San Pietro e da alcuni pilastri che sostengono a loro volta un architrave corredato da 96 statue marmoree.
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  • La cupola di San Pietro: Progettata da Michelangelo e portata a compimento da Giacomo Della Porta, la cupola di San Pietro è uno dei più famosi simboli capitolini. Alta ben 136.57 metri e dal diametro interno di 42,56 metri, questa mastodontica struttura a doppia calotta è ben visibile da vari punti di Roma e offre a sua volta una vista mozzafiato sul Vaticano e sull’intero centro storico. Modello e fonte d’ispirazione per molti altri edifici del mondo occidentale, la cupola di San Pietro presenta una struttura a due calotte, una interna, forte e robusta, e una esterna di protezione, alla quale lavorarono ben 800 uomini.
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  • Il baldacchino di San Pietro: Il baldacchino della Basilica di San Pietro, famosissima opera del Bernini, è una mastodontica struttura alta 28.5 metri e composta da ben 63 tonnellate di bronzo, gran parte del quale “riciclato” dai bronzi del Pantheon. Studiato per risultare otticamente “leggero” nonostante la sua mole, il baldacchino di San Pietro è formato da scure colonne tortili adornate con foglie dorate. La particolare forma delle colonne è ispirata a quella delle colonne marmoree dell’Antica Basilica di San Pietro in Vaticano di epoca costantiniana, mentre gli angeli inginocchiati e i putti collocati sulla cima della struttura, sebbene agli occhi di chi li osserva possano sembrare piccoli e delicati, sono in realtà alti oltre due metri.
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  • La cattedra di San Pietro: Capolavoro barocco, la Cathedra Petri o cattedra di San Pietro è sicuramente una delle cose da vedere a Roma. Secondo l’antica leggenda risalente al Medioevo, questo trono in legno sarebbe il seggio vescovile di San Pietro apostolo, pontefice e vescovo di Roma. In realtà pare che la cattedra altro non sia che il trono di Carlo il Calvo, re dei Franchi, offerto in dono a Papa Giovanni VIII nel lontano 875. La splendida struttura ideata e costruita dal Bernini tra il 1656 e il 1665 si trova oggi nell’abside di fondo della Basilica di San Pietro a Roma e ospita al suo centro il trono in bronzo che a sua volta contiene la sopracitata cattedra in legno. La storica opera d’arte tanto cara ai romani è capace di fondere al suo interno più arti ed è “sostenuta” dalle quattro statue bronzee dei dottori della Chiesa. La colomba dello Spirito Santo si libra nel finestrone in alabastro sul fondo mentre incantevoli stucchi dorati animati da figure di angeli sormontano il trono.

  • La Pietà di Michelangelo: Visitare San Pietro consente a chiunque organizzi un viaggio a Roma di ammirare la bellezza della Pietà di Michelangelo. Studiata sui libri di storia dell’arte e conosciuta in tutto il mondo, questa splendida opera d’arte misura 174 centimetri di altezza per 195 cm di larghezza. Profondo solo 0.69 metri, forse perché pensato per essere collocato in una nicchia, questo complesso statuario è caratterizzato da una struttura piramidale e da una brillantezza fuori dal comune. Leggenda vuole che Michelangelo si sia impegnato nel lucidare la statua per lo stesso quantitativo di tempo impiegato per scolpirla. La Pietà della Basilica di San Pietro è inoltre l’unica opera firmata dall’autore. Secondo quanto narrato dal Vasari, infatti, l’artista sarebbe accorso a scolpire il suo nome sulla fascia della Vergine dopo aver sentito alcuni avventori attribuire il suo capolavoro a un altro autore.
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Curiosità su San Pietro a Roma: dai numeri da record ai colorati mosaici

Proprio come la maggior parte dei monumenti di Roma, anche la Basilica di San Pietro si è resa protagonista, nel corso dei secoli, di numerose leggende e bizzarre curiosità. Visitare San Pietro e i suoi tesori è senza dubbio un’esperienza da non perdere, ma cosa pensereste se vi dicessimo che in ogni angolo della famosissima chiesa potrete scovare dettagli curiosi che vi porteranno indietro nel tempo alla scoperta di antiche tradizioni? Se dopo aver appreso le origini di Piazza San Pietro e della sua grande chiesa non avete ancora esaurito tutti vostri dubbi sulla Basilica di San Pietro a Roma, ecco a voi alcune imperdibili curiosità che non avreste mai immaginato su San Pietro.

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  • Il duomo di Roma non è la Basilica di San Pietro bensì l’Arcibasilica di San Giovanni in Laterano.
  • La Chiesa di San Pietro è grande quanto due campi da calcio. Per la precisione la storica basilica è lunga 193 metri, alta 44,5 metri e ha una superficie di 2,3 ettari. La famosa cupola di San Pietro, soprannominata dai romani “il Cupolone“, invece misura ben 42 metri di diametro.
  • L’intera Basilica di San Pietro è finemente decorata con splendidi mosaici. Sebbene da lontano possano sembrare dipinti, queste magnifiche opere d’arte sono in realtà composte da minuscole tessere policrome i cui colori giungevano da tutto il mondo. Persino la pavimentazione di San Pietro a Roma, una superficie di circa 10.000 metri quadri, è realizzata tramite la tecnica del mosaico.
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  • Per portare a termine lo scavo propedeutico alla costruzione della Basilica di San Pietro di Roma fu necessario estrarre e spostare un milione di metri cubi di terra e detriti.
  • Secondo un’antica leggenda sarebbe stato Michelangelo Buonarroti e disegnare le divise della Guardia Svizzera. In realtà questa diceria fu smentita dal fatto che l’abbigliamento delle guardie un tempo fosse in realtà molto diverso da quello odierno. I colori delle uniformi della Guardia Svizzera che siamo abituati a vedere oggi furono invece stabiliti da Papa Leone X de’ Medici. La Guardia Svizzera Pontificia di San Pietro è il solo corpo armato svizzero tutt’oggi attivo e lavora a protezione del Papa dal 22 gennaio 1506.
  • Quando cominciò a scolpire la Pietà, collocata nella Basilica di San Pietro, Michelangelo aveva solo 24 anni.
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  • La Basilica di San Pietro è collocata nell’Ager Vaticanus, area di ben 12 chilometri quadrati su cui un tempo sorgeva l’insediamento etrusco denominato Vaticum, dal nome della divinità etrusca Vaticanus o Vagitano che a sua volta doveva il suo nome al termine “vaticinium”. Gli etruschi infatti erano veri e propri esperti nell’arte della divinazione.
  • Forse non tutti sanno che molte donne lavorarono nei cantieri di San Pietro. Perlopiù si trattava di mogli e figlie di manovali e maestranze della Basilica di San Pietro che avevano perso la vita per incidenti sul lavoro. Alle donne quindi veniva consentito di provvedere al sostentamento della famiglia lavorando il vetro, il ferro, i metalli o i cristalli, dedicandosi alla cottura dei mattoni o trasportando materiali di costruzione e detriti sui carri.
  • Tra le cose principali da vedere a Roma non possiamo non annoverare la statua di San Pietro. Collocata nei pressi del baldacchino di San Pietro, quest’opera firmata Arnolfo di Cambio risale al XIII secolo e pare nasca de un’antica statua di Giove Capitolino modificata fino a ottenere le fattezze dell’apostolo Pietro. Venerata da moltissimi devoti che accorrono a toccare e baciare il piede consunto della statua in cambio di grazie e miracoli, questa rappresentazione di San Pietro ogni 29 giugno (festa dei Santi Pietro e Paolo) viene vestita con sontuosi paramenti papali.
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  • All’interno del Museo del Tesoro di San Pietro è possibile ammirare, tra le colonne dell’antica basilica di Costantino, la “colonna degli ossessi”. Pare che questa colonna facesse parte del Tempio di Salomone e che Gesù fosse solito appoggiarvisi durante i suoi sermoni. Proprio per questo la colonna è considerata miracolosa e sembra avere il potere di cacciare gli spiriti malvagi dagli indemoniati.
  • Simbolo della storia del Vaticano conosciuto in tutto il mondo, la cupola di San Pietro custodisce un antico segreto. Sembra infatti che le colonne che la sorreggono siano veri e propri reliquiari. Nella colonna di Santa Veronica sarebbe conservato il sudario di Gesù utilizzato sulla via del Calvario; all’interno della colonna di San Longino sarebbe custodita la lancia che avrebbe ferito il costato di Cristo; il pilastro dedicato a Sant’Andrea conterrebbe il teschio dell’apostolo stesso, mentre la colonna di Sant’Elena custodirebbe un frammento ligneo della Croce Santa.
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Visitare Roma e San Pietro in Vaticano: cosa ne pensano i turisti

Se questo nostro approfondimento sulla Basilica di San Pietro ha suscitato in voi il desiderio di partire alla volta della Capitale per conoscere da vicino la storia del Vaticano e di questa magnifica Chiesa, forse potrà tornarvi utile confrontare le opinioni dei tanti turisti che prima di voi hanno scelto di trascorrere una giornata tra le famose colonne e statue di San Pietro alla scoperta dei tesori di una delle basiliche più grandi e importanti del mondo. Qui di seguito potrete leggere alcune recensioni degli utenti della rete che sapranno essere un ottimo spunto per scoprire cosa vedere a Roma nei pressi di San Pietro, come organizzare una visita alla cupola di San Pietro e vivere una giornata all’insegna dell’esplorazione della splendida Basilica di San Pietro. Vi suggeriamo infine, se siete indecisi su cosa visitare a Roma, di consultare tutte le altre recensioni disponibili sulla pagina Tripadvisor dedicata alla Chiesa di San Pietro.

C’è chi definisce la Basilica un luogo capace di suscitare grandi emozioni grazie alla sua bellezza architettonica e al suo magnetismo spirituale.

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E chi, pur vivendo nella Capitale, non può fare a meno di visitare Roma e le sue meraviglie.

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Basilica di San Pietro: orari, prezzi e itinerari

Le recensioni che raccontano la bellezza della Basilica di San Pietro hanno stuzzicato la vostra fantasia e non vedete l’ora di partire alla volta dell’Urbe per scoprire i più bei luoghi da visitare a Roma? Volete vedere il Vaticano, San Pietro e soprattutto organizzare un’indimenticabile visita alla cupola di San Pietro? A Roma le cose da vedere sono tante, è vero, ma non bisogna lasciarsi scoraggiare dalla vastità dell’offerta artistica che la Capitale propone. Chiunque abbia avuto occasione di visitare Roma e il centro storico non avrà potuto non notare la folla di turisti che ogni giorno popola Via della Conciliazione e le stradine di Borgo Pio per poter ascoltare le parole del Papa o visitare la Basilica di San Pietro. Insieme ai vicinissimi Musei Vaticani, a Castel Sant’Angelo, a Piazza Navona, al Colosseo e alla Fontana di Trevi, la Chiesa di San Pietro infatti è una delle mete più gettonate della Capitale.

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Bella da visitare di giorno, quando il sole bacia le statue marmoree della facciata, e affascinante di notte, incorniciata dallo scorrere placido del Tevere, la Basilica di San Pietro si trova all’interno della Città del Vaticano, per la precisione in Piazza San Pietro. Raggiungibile con i mezzi pubblici, in macchina o a piedi, questa splendida Chiesa è il simbolo dello Stato Vaticano e di tutta Roma che nella sua bellezza e maestosità ama specchiarsi e riconoscersi. Per godere appieno delle meraviglie della Basilica di San Pietro consigliamo ai nostri lettori di monitorare le condizioni del traffico sul sito Atac dedicato alla mobilità, grazie al quale potranno inoltre scovare percorsi ad hoc per raggiungere Piazza San Pietro in modo semplice e veloce. Sarà preferibile inoltre lasciare l’auto in uno dei tanti parcheggi a pagamento della zona per poi proseguire a piedi, lasciandosi catturare dal fascino del famoso colonnato di San Pietro.
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  • In macchina: Una volta raggiunto il Grande Raccordo Anulare dall’autostrada, basterà proseguire in direzione Roma Centro per poi seguire le indicazioni per VaticanoSan Pietro.
  • In aereo e in treno: Parte della linea ferroviaria locale capitolina, la stazione di Roma San Pietro si trova a due passi dal Vaticano e da San Pietro ed è servita da treni regionali che collegano Roma a Viterbo e alla linea Tirrenica che unisce a sua volta la Capitale alle città di Grosseto, Livorno, e Pisa. Dall’aeroporto Leonardo Da Vinci invece potrete muovervi in auto verso il centro o prediligere il servizio ferroviario locale Leonardo Express che vi porterà in breve tempo alla Stazione Termini. Da qui potrete raggiungere la Basilica di San Pietro prendendo la metro A e scendendo alla fermata Ottaviano – San Pietro.
  • In autobus: Il modo più rapido per arrivare a Piazza San Pietro è prendere gli autobus 40 o 64 che dalla Stazione Termini attraversano il centro per arrivare ai piedi del Vaticano, in zona Traspontina – Via della Conciliazione.
  • In metropolitana: Per arrivare alla Basilica di San Pietro vi consigliamo di prendere la linea A in direzione Battistini e scendere alla fermata Ottaviano- San Pietro.
  • In tram: La linea 19 vi porterà direttamente in Piazza del Risorgimento, a qualche passo dal Vaticano e da San Pietro.


Sarà possibile visitare la Basilica di San Pietro tutti i giorni dalle 7.00 alle 18.30 nel periodo invernale e dalle 7.00 alle ore 19.00 nel periodo estivo. Ricordiamo inoltre che l’accesso alla Basilica Papale Vaticana è consentito solo a chi indosserà indumenti adatti al luogo sacro. Suggeriamo quindi a chiunque voglia visitare la Chiesa di San Pietro di prestare molta attenzione all’abbigliamento evitando, anche in estate, pantaloni sopra il ginocchio, gonne corte e maglie smanicate. San Pietro infatti, scrigno d’arte, bellezza e cultura, è in primis una Chiesa nella quale sarà possibile, nei giorni feriali e festivi, assistere alla Santa Messa. Invitiamo i nostri lettori a consultare il sito ufficiale dedicato alla Basilica di San Pietro per scoprire gli orari delle messe e partecipare attivamente alla vita liturgica di questo bellissimo edificio religioso.

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Per la vostra visita alla Basilica di San Pietro potrete inoltre usufruire di utilissime audioguide e radioguide messe a disposizione di turisti e visitatori. Tramite il sito internet dedicato a questo luogo simbolo della romanità potrete inoltre visitare San Pietro direttamente da casa vostra, prendendo parte ad alcuni tour virtuali della basilica.

Capolavoro michelangiolesco e vero e proprio gioiello dell’architettura del tempo, la cupola di San Pietro è senza dubbio una delle più belle cose da vedere a Roma. È possibile visitarla ogni giorno dalle 7.00 alle 17.00 nel periodo invernale e dalle 7.00 alle 18.00 nel periodo estivo.

  • Biglietto € 10.00: comprende l’utilizzo dell’ascensore fino al livello del terrazzo per poi proseguire a piedi salendo 320 gradini.
  • Biglietto € 8.00: percorso a piedi di 551 gradini.
  • Biglietto ridotto € 5.00: dedicato alle scolaresche.
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