Castello di Charlottenburg, il giardino e il quartiere più romantico di Berlino

Ci sono luoghi che, d’impatto, a pelle, non facciamo in tempo a osservarli che sono già nel nostro cuore. Il Castello di Charlottenburg, con la sua storia, i suoi deliziosi giardini e tutto ciò che si trova al suo interno, non fa eccezione. Ambientazioni fiabesche, ricchezza storica e architettonica, natura rigogliosa per passeggiate romantiche e tutto questo si trova, incredibilmente, al centro di una delle più grandi metropoli europee. Come non amare Berlino, quando ci offre così tanta varietà nel raggio di così pochi chilometri?

Cosa vedere a Berlino: il castello di Charlottenburg

Il castello di Charlottenburg, o Schloss Charlottenburg come lo chiamano in Germania, è molto più di un “semplice” castello. Al di là del meraviglioso parco che lo circonda, è uno di quei luoghi da fiaba che, una volta visitato, è impossibile da dimenticare. Simbolo prussiano ma anche concentrato di eleganza, storia, bellezza e, caratteristica assolutamente non da poco conto, vicinissimo al centro di una delle più grandi metropoli europee.

Castello di Charlottenburg, Berlino: storia di un palazzo reale

Il Castello di Charlottenburg nasce nel periodo in cui la Germania, anzi, la Prussia, era governata dalla dinastia degli Hohenzollern. Nomi che vi rimandano a ricordi scolastici che non approfondiremo qui: vi basti sapere che la Prussia fu un regno che includeva (anche) buona parte dell’attuale Germania e che cadde, dopo due secoli, fino alla Prima Guerra Mondiale. Il primo re di Prussia fu Federico I, e ci interessa perché fu proprio lui a volere la costruzione di questo castello, che inizialmente, però, non era affatto come lo vediamo oggi. Nemmeno il nome era lo stesso.
La regina Sophie Charlotte di Hannover, moglie di Federico I, non era affatto amante della corte prussiana, troppo rigida e maschilista per una donna colta e intelligente come lei. Federico, però, la amava follemente e soffriva terribilmente ogni volta che la regina manifestava la sua insofferenza, così le costruì questa residenza estiva nel tentativo di tenerla vicino a sé. L’edificio fu costruito alla fine del 1600 secolo col nome di Lietzenburg, come la località dove sorgeva. Qui Sophie Charlotte teneva elevati salotti intellettuali con i più grandi pensatori della sua epoca, essendo lei stessa una donna molto acculturata e appassionata di musica e scienze.

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Sul progetto iniziale di Johann Arnold Nering, fu costruita una struttura a tre lati che abbraccia la cour d’honneur, il cortile antistante tipico dei grandi palazzi francesi e barocchi (un esempio su tutti: la reggia di Versaillers) dove smontavano dalle carrozze nobili e re. Quando la regina morì nel 1705, a soli 37 anni, il re decise non solo di ingrandirlo e arricchirlo, ma anche di dedicarlo alla memoria dell’amata moglie, dando sia al castello (lo “Schloss” vero e proprio) che all’intero quartiere il nome che ancora oggi troviamo sulle mappe: Charlottenburg. Alla morte di Federico, il Castello di Charlottenburg di Berlino non era ancora ultimato: benché le stanze fossero sontuosamente arredate, mancavano ancora la maggior parte degli affreschi sui soffitti e delle decorazioni. I regnanti che gli succedettero apportarono modifiche e ampliamenti che rispecchiavano il gusto della loro epoca, e questo ha fatto sì che all’interno del Castello di Charlottenburg siano presenti più stili architettonici e decorativi fusi insieme armoniosamente, dal barocco italiano passando per il rococò fino al neoclassicismo.
Se Federico Guglielmo I fu particolarmente parsimonioso, tanto da non portare a termine la costruzione del castello, Federico il Grande compensò abbondantemente, rendendola sua residenza personale e commissionando a Georg Wenzeslaus Knobelsdorff l’Ala Nuova. Al suo successore, Federico Guglielmo II, dobbiamo invece il parco con il suo belvedere, il Padiglione Nuovo e il Mausoleum.

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Altes Schloss, il Palazzo Vecchio

La visita parte da qui, il centro e cuore del palazzo. Al piano terra si trovano alcune delle sale più belle di tutto l’edificio (e d’Europa). Entrando, sulla destra si incontra il vestibolo e subito dopo l’appartamento dove alloggiavano i Mecklenburg (un ramo del casato Hohenzollern), appunto il Mecklenburgische Wohnung. Da qui parte una serie di sale che si estende per ben 140 metri e in cui è esposto il clavicembalo della regina Charlotte. A sinistra, invece, gli appartamenti reali (Historische Raume). Le stanze, restaurate nel 1970, sono rivestite in tessuto e legni pregiati, ricche (quasi sovraccariche) di ornamenti dorati, stucchi e affreschi che da soli meritano l’intero biglietto. Proseguendo, attraversiamo altre sale finemente decorate tra cui lo studio di Federico Guglielmo IV (da notare l’opera di Johann Bernhard Schulz, “Veduta di Berlino”), la Sala ovale con le sue colonne corinzie e la Sala degli argenti, con l’argenteria di corte e il servizio in oro. Gli appartamenti di Federico il Grande si trovano nella Knobelsdorff-Flugel, a destra rispetto all’edificio principale. Sempre nel Palazzo Vecchio troviamo la Galleria della Quercia, su pannelli di legno, ripercorriamo la storia della casata Hohenzollern attraverso i ritratti dei suoi membri. Al momento la Galleria sembrerebbe chiusa al pubblico, ma si può comunque vedere dalle sale adiacenti. Sì, perché una delle particolarità di questo edificio è che tutte le sale sono comunicanti.

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Galleria della Quercia

La visita prosegue nel Gabinetto delle Porcellane (Porzellan Kabinett). Qui, com’è facilmente intuibile, sono esposte più di 2000 porcellane di ogni stile e foggia risalenti al XVII e XVII secolo, principalmente cinesi, direttamente dalla collezione degli Hohenzollern. Un luogo quasi intimidatorio per chi si sente anche solo leggermente goffo!
Un’altra sala meritevole di menzione è il Salone Rosso, dal colore della tappezzeria damascata e oro che ne riveste le pareti. Da non perdere il particolarissimo “orologio segna vento“, che indica, grazie a un complesso meccanismo fatto di corde e aste collegate a un segnavento posizionato sul tetto, la direzione del vento che soffia in tempo reale. Il percorso si conclude con la replica della cappella privata del palazzo, costruita per volontà della stessa regina Charlotte e consacrata nel 1708. Andò distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e, poi, ricostruita con maniacale precisione e verosimiglianza all’originale. Impossibile non notare il simbolo prussiano, l’aquila e la corona sorretta da cherubini e i bellissimi archi trompe-l’oeil.

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Gabinetto delle Porcellane

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Neuer Flügel, l’Ala Nuova

A destra rispetto all’entrata principale si trova la parte nuova del Castello di Charlottenburg, costruita durante il regno di Federico II. Qui ha alloggiato per un periodo Federico il Grande, del quale possiamo ammirare oggi la collezione di dipinti francesi del Settecento. Rispetto alla parte più antica, l’Ala Nuova si differenzia per uno stile più “leggero”, arioso, austero e lineare, tendente al neoclassico, quasi spoglio rispetto al rococò e al barocco dell’Altes Schloss.
Da non perdere in questa sezione ci sono in particolare due sale: la Sala Bianca (Weisser Saal), dove si tenevano i pranzi, e la Galleria Dorata (Goldene Galerie). La Galerie, progettata da Knobelsdorff e completata nel 1747, vi catapulterà in una favola Disney. Considerata una delle più belle sale rococò di tutta Europa, in questa sala lunga più di quaranta metri si tenevano i balli e i ricevimenti. Il nome è ovviamente dovuto ai meravigliosi ornamenti e decori color oro che ricoprono i marmi verdi. Infine, la visita prosegue nel vestibolo, dove si trova la collezione di statue marmoree del XIX secolo. Tra i dipinti più importanti presenti all’interno dell’Ala Nuova troviamo L’Ensigne de Gersaint di Watteau.

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Galleria dorata

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Neuer Pavillon, il Padiglione Nuovo

Nel 1824, Federico Guglielmo II continuò i lavori di ampliamento del Castello di Charlottenburg con la costruzione del Padiglione Nuovo, nell’estremità orientale del Castello di Charlottenburg. Questo edificio, che si trova vicino all’Ala Nuova, fu progettato da Karl Friedrich Schinkel (per cui spesso chiamano anche Schinkel-Pavillon). Chi ha avuto modo di visitare Napoli potrà facilmente cogliere le somiglianze con lo stile neoclassico di Villa Chiatamone, cui è ispirato, e dove il re alloggiò mentre era in Italia.
Quello che vediamo oggi, comunque, è una ricostruzione fatta tra il 1957 e il 1960 per recuperare i danni dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Nel 2001 è stato ulteriormente ristrutturato per ospitare l’attuale esposizione. Entrando abbiamo proprio la sensazione di essere catapultati indietro nel tempo grazie a un’accurata ricostruzione di come doveva essere l’arredamento originale durante il regno di Federico Guglielmo III. Sempre al piano terra si trovano diversi importanti dipinti, in particolari paesaggi di Berlino e ritratti. Al piano superiore sono esposti alcuni dipinti del romanticismo tedesco, tra cui opere di Caspar David Friederich, Karl Blechen e dello stesso architetto Karl Friedrich Schinkel.
Le statue in cima alle colonne davanti al Neuer Pavillion rappresentano la Vittoria.

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Il mistero della Camera d’Ambra, l’Ottava Meraviglia del Mondo

Non tutti sanno che all’interno del Castello di Charlottenburg di Berlino si trovava quella che è ancora considerata l’Ottava Meraviglia del Mondo, e che ad oggi è ancora avvolta dal mistero. Parliamo della Camera d’Ambra, in tedesco Bernsteinzimmer. Moltissime leggende circolano intorno a questa camera, ma quello che si sa per certo è che si trattava di una camera di 55 metri quadrati costruita tra  il 1701 e il 1709, dal valore stimato tra i 170 e i 300 milioni di euro. I pannelli che ne ricoprivano le pareti erano interamente decorati da 6 tonnellate di ambra baltica finemente decorata, oro e specchi.
Quando l’imperatore della Russia, Pietro il Grande, si trovò in visita presso il Castello di Charlottenburg, ne rimase totalmente affascinato. Per questo motivo Federico Guglielmo I, re di Prussia e alleato della Russia, decise di donargliela. Ovviamente questo genere di regali non è mai senza secondi fini: così facendo il re prussiano rinsaldava l’alleanza e proteggeva il suo regno. Arrivata in Russia, la Camera d’Ambra trovò la sua collocazione a Carskoe Selo, nel Palazzo di Caterina, dove rimase fino al settembre del 1914.

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Con l’avvento della guerra e dell’esercito nazista, nel giro di 36 ore la Camera fu smontata, imballata in 28 casse e trasportata nell’attuale città di Kaliningrad. Da questo momento in poi, niente è più certo. Probabilmente la Camera d’Ambra fu danneggiata durante i bombardamenti prima e da un incendio poi (nel 1944), forse addirittura distrutta, fatto sta che alla fine della Guerra non ne restò traccia: scomparsa misteriosamente, con solo miti, leggende e cospirazioni a parlarne ancora.
Sulla base delle poche testimonianze superstiti della Camera d’Ambra, il governo sovietico nel 1979 ha deciso di ricostruirla. Sono state utilizzate 6 tonnellate di ambra, corrispondenti a 40 metri quadrati, per rivestire la stanza, inaugurata a San Pietroburgo nel 2003. La stanza è alta quasi 8 metri e ha una superficie di 100 metri quadrati, e l’ambra necessaria è stata ricavata dal giacimento di Kaliningrad, in Russia.
Negli anni, ovviamente, tutti gli esperti hanno tentato di ritrovare l’Ottava Meraviglia del Mondo, ma senza successo. Tra il 1996 e il 1997, però, sono stati rinvenuti un comò e un mosaico, venduti illegalmente per 2,5 milioni di euro e successivamente sequestrati e restituiti alla Russia.
Sulla Camera d’Ambra continuano a formarsi leggende e cospirazioni, e i più audaci continuano a cercarla, sostenendo che sia nascosta negli Stati Uniti o, secondo altri, tra la Repubblica Ceca e la Polonia.

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Il giardino del Castello di Charlottenburg

Cosa sarebbe un castello fiabesco senza il suo giardino dove passeggiare nelle tiepide giornate primaverili? Il Castello di Charlottenburg non fa eccezione, e per questo probabilmente il periodo migliore per visitarlo è proprio quando i fiori iniziano a colorare il meraviglioso parco retrostante. Anche se quando la neve ricopre i tetti e il giardino, sembra davvero di guardare un dipinto Ottocentesco, con il suo fascino immortale e fatato. Tra l’altro, l’accesso al parco è libero e gratuito, un motivo in più per godere del sole berlinese (quando c’è). La progettazione iniziale del parco fu affidata, nel 19697, a Siméon Godeau, allievo proprio di quel André Le Nôtre che progettò i giardini della Reggia di Versailles, cui si ispirò.  A partire dal 1788 iniziarono i primi lavori per avvicinarlo allo stile dei giardini inglesi, e nello stesso anno iniziò la costruzione del Belvedere. Negli anni successivi (1824-1825) furono costruiti anche il Neuer Pavillon (di cui abbiamo parlato più su) e il Mausoleum.

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Il Belvedere

In questo palazzo in miniatura, com’è intuibile dal nome, si può godere di un bellissimo panorama su tutto il giardino del Castello di Charlottenburg. La struttura, nata come Teehaus (casa da tè), è stata progettata dall’architetto Langhans nel nel 1788, e dove oggi è esposta la Königliche Porzellan Manufaktur (collezione di porcellane della berlinese, che unisce opere sia europee che orientali), una volta si riunivano i Rosenkreuzer (in italiano Rosacroce). Quello dei Rosacroce era una sorta di ordine segreto mistico, una confraternita che si basava sia sulla kabala che sulla religione cristiana, di cui faceva parte anche  Federico Gugliemo II.
Alla fine degli anni ’50 il Belvedere è stato restaurato e in parte ricostruito a seguito dei danneggiamenti riportati durante la Seconda Guerra Mondiale.

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Il Mausoleum

Sul lato ovest del Castello di Charlottenburg , al termine di un lungo viale alberato, troviamo il Mausoleo. L’edificio in stile neoclassico fu progettato nel 1810 dall’architetto Heinrich Gentz come luogo di raccoglimento, ma quando la regina Luise morì prematuramente, il re Federico Guglielmo III di Prussia ordinò che la sua bara fosse spostata dal Duomo di Berlino a questa struttura, dove si trova tutt’ora. Successivamente il Mausoleo è stato modificato, con l’aggiunta del porticato in granito. rosso, e ampliato in modo da contenere anche le spoglie di altri membri della famiglia reale. Il Mausoleo è stato ampliato nuovamente nel 1890, diventando un monumento dinastico. Qui sono infatti sepolti, oltre alla regina Luise e Federico Guglielmo III, anche l’imperatore Guglielmo I e la regina Augusta (nella cripta sotterranea).
Nella sala superiore la luce che filtra dal lucernario illumina il monumento di marmo raffigurante la Regina. L’effetto scenografico generale è molto emozionante e solenne.

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Castello di Charlottenburg: prezzo dei biglietti e info utili

Come arrivare

Il Castello di Charlottenburg si trova nell’omonimo quartiere Charlottenburg. Non il quartiere più centrale, ma comunque non lontano da raggiungere con i mezzi pubblici:

  • In autobus: prendete la linea 309 e scendete alla fermata Sophie-Charlotte-Platz
  • In U-Bahn: linea U2. Per il Castello di charlottenburg la fermata della metro è come per il bus, Sophie-Charlotte-Platz.

L’indirizzo del Castello di Charlottenburg è: Spandauer Damm 10-22, 14059 Berlin

Orari

  • Dal primo novembre al 31 marzo, è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 17.00.
  • Dal primo aprile al 31 ottobre, la chiusura è posticipata di un’ora (18.00).

Info utili

Si può accedere gratuitamente al giardino, dove molti berlinesi amano rilassarsi e passeggiare. Per visitare gli interni si possono acquistare i biglietti per le singole attrazioni, ma generalmente conviene acquistare il biglietto cumulativo in modo da vedere tutto il Castello di Charlottenburg con un unico biglietto. Restano esclusi  gli appartamenti privati e di rappresentanza e quelli della regina Charlotte nell’Altes Schloss, che necessitano di un biglietto a parte.
Se in estate è piacevolissimo passeggiare nel giardino, in inverno la neve rende il paesaggio ancora più magico. In più, proprio di fronte al castello, nel periodo natalizio si tengono vivaci mercatini, che per alcuni sono i più belli di tutta Berlino.
Chi lo ha già visitato consiglia di utilizzare le audioguide (disponibili anche in italiano) per apprezzare appieno la bellezza e la storia del Castello.

Biglietti

Per accedere al Castello di Charlottenburg, i biglietti hanno le seguenti tariffe:

  • Palazzo Vecchio, Ala Nuova e Nuovo Padiglione: intero €12,00; ridotto €8,00
  • Nuovo Padiglione: intero €2,00; ridotto €1,50
  • Belvedere: intero €2,00; ridotto €1,50
  • Mausoleo: intero €2,00; ridotto €1,50
  • Biglietto per famiglie: €25,00 (comprende l’ingresso a tutte le strutture per due adulti e massimo quattro bambini ed è valido per un solo giorno)
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Cosa vedere a Berlino nel quartiere di Charlottenburg

Charlottenburg, come detto, non è solo il nome del palazzo che il re dedicò alla sua regina, ma anche dell’intero quartiere circostante. Ecco, brevemente, alcune cose da vedere a Berlino già che vi trovate in questa zona:

  • Zoo di Berlino: nello stesso quartiere del Castello si trova lo zoo più famoso d’Europa, di cui abbiamo già parlato in questo articolo.
  • Gedächtniskirche: a due passi dallo zoo c’è questa chiesa, eretta in onore del fondatore dell’impero tedesco, il Kaiser Guglielmo I. Parzialmente distrutta durante la guerra e poi ricostruita con una chiesa adiacente, da non perdere di sera, quando i blocchi di vetro blu vengono illuminati creando affascinanti giochi di luce.
  • Messe Berlin: presso la Messe Berlin, ovvero la Fiera di Berlino, si svolgono innumerevoli e interessantissimi eventi. Per restare sempre aggiornati, vi consigliamo di visitare il sito ufficiale.
  • Kurfurstendamm: lussuosa via dello shopping e della movida dove un tempo principi e nobili cavalcavano per recarsi ai territori di caccia. Qui si tiene ogni anno la Berlinparade.

  • Museum für Fotografie: in questa ex caserma prussiana sono esposte le opere del fotografo Helmut Newton (Vogue e altre importantissime riviste) e artisti emergenti.
  • Erotic Museum: tre piani di museo vietato ai minori contenente oggetti, dipinti, illustrazioni, sculture e molto altro.
  • Berggruen Museum Menning: museo che raccoglie la collezione del collezionista d’arte Heinz Berggruen: da Picasso (più di 100 opere) a Klee, passando per Matisse e fino a Van Gogh e molti altri.
  • The Story of Berlin: museo particolarissimo in cui potete attraversare tutte le fasi della storia della città dal 1237 ai giorni nostri attraverso un’esposizione multimediale e interattiva. Oltre a essere unico nel suo genere, al suo interno si trova anche un vero bunker originale del periodo della Guerra Fredda.
  • Museum fur Vor und Fruhgeschichte: museo della preistoria e protostoria, con reperti provenienti da tutta Europa e dal Medio Oriente che coprono il periodo dal Paleolitico al Medioevo. Da non perdere: il  tesoro troiano di Heinrich Schliermann.
  • Brohan Museum: museo di arte decorativa del periodo da fine Ottocento a metà Novecento.
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Cosa dicono del Castello di Charlottenburg: le recensioni

Come avrete capito, c’è davvero moltissimo da scoprire durante la vostra visita al Castello di Charlottenburg (e dintorni). Scegliere cosa visitare a Berlino può essere davvero un’impresa ardua, viste le tante opzioni tra cui scegliere, quindi perché non farci aiutare da chi ci è già stato? Ecco cosa dicono le recensioni del Castello di Charlottenburg come riportate sulla relativa pagina di TripAdvisor:

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