Museo d’Orsay: un viaggio nell’arte impressionista a Parigi

Al centro della città, proprio davanti alla Senna il museo d’Orsay a Parigi rappresenta una tappa irrinunciabile durante un viaggio nella capitale francese. Definito come il museo degli impressionisti, il sito accoglie opere di Monet, Cézanne, Manet, Renoir, Gauguin, Van Gogh e tanti altri. Nato come una stazione ferroviaria, nel 1986 il sito è stato trasformato in un’esposizione d’arte permanente, fiore all’occhiello di Parigi. Ecco tutte le informazioni utili per visitare le musée d’Orsay e tante curiosità inaspettate.

Musée d’Orsay: un capolavoro d’arte impressionista

Per gli appassionati d’arte il museo d’Orsay è uno dei posti da visitare a Parigi. Proprio come il Louvre, Orsay permette di immergersi in un’atmosfera unica e di fruire delle opere d’arte più belle del periodo impressionista e post-impressionista, tra cui quelle di Claude Monet, Paul Cézanne, Édouard Manet, Pierre Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Gauguin e Vincent Van Gogh. Situato nella vecchia stazione della capitale francese, il museo d’Orsay a Parigi raccoglie opere che vanno dal 1848 al 1914 e permette di riempire gli occhi e l’anima di emozioni. Posizionato precisamente su Rue de la Légion d’Honneur lungo la Senna, il museo d’Orsay è senza dubbio uno dei gioielli della città e rappresenta una tappa obbligata durante un viaggio a Parigi.

Storia del museo d’Orsay: da stazione ferroviaria a gioiello d’arte

Costruito per l’esposizione di Parigi, il museo d’Orsay è stato fino al 1939 una stazione ferroviaria utilizzata. Il sito è stato poi chiuso e ignorato per diverso tempo, finché Orson Welles nel 1962 utilizzò la vecchia stazione come set del suo film “Il processo“. Successivamente Orsay, il museo parigino, è stato usato come teatro e casa d’aste. Il destino del sito sarebbe stato quello dell’oblio, a metà degli anni ’70 infatti sarebbe dovuto essere demolito, ma fortunatamente così non è stato. La scelta infatti è stata quella di riqualificare l’area e renderla uno dei musei più importanti della Francia. Orsay a Parigi, dal 1986 a oggi, accoglie oltre 3 milioni di visitatori all’anno, ed è una delle mete più gettonate durante un viaggio nella capitale, che sia di un weekend o di più giorni. Oggi il sito è anche un luogo in cui poter gustare un buon caffè, nella caffetteria del livello superiore, o pranzare immersi nell’arte. Il ristorante dell’ex stazione ferroviaria è aperto infatti tutti i giorni a pranzo e il giovedì anche a cena.

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Parigi e il museo d’Orsay: come arrivare

In un viaggio a Parigi visitare il museo d’Orsay permette di immergersi  a pieno nella cultura parisienne e scoprire i capolavori dell’impressionismo. Ma come si arriva a le musée d’Orsay? Posizionato nel cuore della capitale francese l’ex stazione ferroviaria è facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e privati. Ecco nel dettaglio come arrivare al museo d’Orsay di Paris con metro, Rer e autobus:

  • Metro: prendere la linea 12 e scendere a Solférino
  • Rer: prendere la linea C e scendere a Musée d’Orsay
  • Bus: prendere le linee 24, 63, 68, 69, 73, 83, 84, 94


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Cosa vedere al museo d’Orsay: l’arte impressionista e post impressionista

Originale e creativo, il museo d’Orsay è installato all’interno di un’ex stazione ferroviaria e si estende su tre livelli. Dalla navata centrale, dove un tempo vi erano i binari e sul cui sfondo si erge l’orologio del museo d’Orsay quello originario della stazione, si aprono infatti diversi piani che regalano un viaggio all’interno dell’arte e della storia. Il piano terra occupa opere di inizio e metà ‘800, l’arte orientale, le arti minori e una libreria. Al primo piano è possibile ammirare l’Art Nouveau, i quadri di naturalisti, simbolisti, le opere del Romanticismo, del movimento dei Nabis e le terrazze con le sculture. Nell’ultimo livello invece si estende quello che è definito il museo degli impressionisti, con opere anche post impressioniste e collezioni fotografiche. Il terzo piano rappresenta la parte più visitata e ammirata d’Orsay.
Nel museo d’Orsay cosa c’è da vedere nel dettaglio? Ecco le opere da non perdere.

  • Opere di Van Gogh: Fiore all’occhiello di le musée d’Orsay di Paris, per dirla alla francese, sono i quadri post impressionisti del pittore olandese. Oltre alla “Camera di Van Gogh ad Arles“, il terzo di tre dipinti realizzati tra il 1888 e il 1889, nel museo è presente anche “L’autoritratto” dell’artista, terminato nel 1889 nel manicomio di Saint Remy, in cui il pittore era ricoverato. Da non perdere anche “La notte stellata” del 1888, che descrive un villaggio che dorme nell’oscurità della sera e rappresenta i tormenti dell’animo umano. Un altro quadro dipinto nel 1889, durante la degenza dell’artista nel manicomio di Saint Remy, è “La Meridiana“che ritrae la siesta di due operai tra i campi di grano.
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Autoritratto Vincent Van Gogh
  • Statua della ballerina di Degas: A Orsay è possibile ammirare anche la statua di Degas, del 1881,  che ritrae una quattordicenne che danza e mostra la sua innocenza ma, nello stesso tempo, anche la sua e sensualità.
  • Opere di Paul Gauguin: Due donne tahitiane e La Belle Angèle. Il primo quadro, simbolo dell’arte post impressionista, risale al 1891 e ritrae la naturalezza della vita quotidiana di due donne a Tahiti. Il quadro La Belle Angèle, del 1889, ritrae invece una bella ragazza bretone.
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Due donne tahitianedi Gauguin
  • Opere di Manet: La Colazione sull’erba e Olympia. Anche i quadri di Manet, come quelli di Van Gogh, rappresentano i gioielli del museo dell’impressionismo di Orsay.  Il primo dipinto del 1863 riprende quattro personaggi sull’erba e all’epoca fece molto scandalo proprio per la nudità della figura femminile rappresentata. Olympia invece  mostra una cortigiana nuda che riceve un mazzo di fiori. Anche quest’opera di fine ‘800 scatenò non poche polemiche.
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La colazione sull’era di Manet
  • Opere di Claude Monet: Ninfee blu e i Papaveri. Il primo quadro del 1919 descrive la passione dell’artista per le ninfee ed è stato di ispirazione per molti artisti astrattisti del XX secolo. Nella tela I papaveri, realizzata nel 1873, Monet disegna la moglie con un ombrellino e il figlio mentre passeggiano nel prato. Nell’opera si scorge ancora un accenno alla prospettiva classica e incanta per i colori sfumati e il rosso vivo dei papaveri.
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I papaveri di Monet
  • Renoir: Le moulin de la Galette. Il quadro è uno dei primi esempi di arte impressionista e risale al 1876. Nel dipinto un’esplosione di colori descrive la vita colorata di Montmartre con persone che ballano, parlano o semplicemente osservano la scena.
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Le moulin de la Galette di Renoir
  • Emile Friant: Ombre proiettate. L’opera del 1891 ritrae due amanti ed è famosa per i giochi di ombre e l’espressività dei soggetti. Il quadro racconta la storia di una coppia in cui lui chiede perdono e le ombre sembrerebbero descrivere la riappacificazione degli amanti.
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Ombre proiettate di Friant
  • Gustave Caillebotte: I piallatori di parquet. L’opera del 1875, famosa per il suo realismo e il gioco di luci e ombre, ha fatto scandalo all’epoca per la crudezza dell’immagine descritta.
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I piallatori di parquet di Caillebotte

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Il museo d’Orsay orari e prezzi: informazioni utili per i turisti

Proprio come il Louvre, il museo d’Orsay rappresenta uno dei posti più belli da visitare a Parigi per ammirare i quadri di Van Gogh e degli impressionisti.
Ma quali sono gli orari del museo d’Orsay e i prezzi? Ecco nel dettaglio tutte le informazioni utili.

Museo d’Orsay orari

  • Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica: dalle 9:30 alle 18:00
  • Giovedì: dalle 9:30 alle 21:45


Museo d’Orsay biglietti

  • Biglietto intero: 16 euro
  • Biglietto ridotto: 13 euro
  • Biglietto cumulativo (Museo d’Orsay e museo dell’Orangerie): 20 euro.

I biglietti per il museo d’Orsay di Parigi sono gratuiti per chi ha meno di 18 anni, i residenti dell’Unione Europea al di sotto dei 26 anni e i portatori di handicap. Nel corso dell’anno il museo è chiuso nelle giornate del 5 dicembre e 1 maggio. È possibile anche effettuare una visita virtuale al museo d’Orsay visitando questa pagina.
Al momento il museo è chiuso a causa del Covid, ma ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del museo d’Orsay.

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Curiosità sul museo d’Orsay: il caso della scollatura vietata

Nel museo d’Orsay la scollatura è vietata! È proprio così. Non tutti sanno che Orsay a Parigi si seguono delle regole legate al decoro e al buongusto e che nel 2020 è stato teatro di un fatto curioso.  L’8 settembre dello scorso anno una turista è stata ripresa per una scollatura giudicata troppo audace.  Il décolleté florido della ragazza, mostrato in modo generoso in un abito estivo, avrebbe infatti violato il regolamento interno di decenza del museo. In quell’occasione, dopo un breve battibecco all’entrata dell’ex stazione ferroviaria, la ragazza ha poi ottemperato alle richieste dei funzionari del museo d’Orsay, indossando una giacca. La voglia di ammirare le opere impressioniste è stata più forte del caldo. La protagonista della storia però si è sfogata sui social il giorno dopo l’accaduto, rendendo pubblico un fatto che ha finito per dividere l’opinione pubblica.

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Recensioni sul museo d’Orsay: i giudizi dei viaggiatori

Proprio come il Louvre, il museo d’Orsay rappresenta una tappa indispensabile quando si visita Parigi. I turisti sono tutti concordi nel sottolineare che l’esposizione d’arte nella vecchia stazione ferroviaria permette di arricchire la mente e rappresenta un’esperienza unica. A essere particolarmente apprezzata dai viaggiatori è proprio la location di Orsay in Francia che unisce, l’architettura in stile neoclassico della struttura, alle opere di impressionisti e post-impressionisti. Tra le note di merito del museo c’è anche la splendida vista sulla città che si può godere dal piano superiore della struttura, e la possibilità di rilassarsi gustando una bevanda calda nella caffetteria del sito. Oltre alle recensioni visibili in basso, cliccando sulla pagina dedicata di Tripadvisor, è possibile leggere altre informazioni e consigli dei viaggiatori.

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