Castel dell’Ovo: storia e curiosità sul castello più antico di Napoli

Castel dell’Ovo, che sorge sullo scoglio del Borgo dei Marinari sede di circoli nautici e della movida, è uno dei luoghi più belli di Napoli. Collegato alla città da un ponte su Via Partenope l’antico castello rientra tra i posti da vedere se hai deciso di visitare Napoli. Oggi Castel dell’Ovo, che fa parte del rione di Santa Lucia,  è visitabile ed è luogo di manifestazioni, spettacoli di vario genere e mostre.

Castel dell’Ovo, tra le meraviglie di Napoli

Napoli è una città ricca di bellezza, fascino e mistero. Uno dei luoghi che racchiude queste tre caratteristiche è sicuramente Castel dell’Ovo, storico castello posto sull’isolotto di Megaride, striscia di terra su cui si narra sia approdata la sirena Partenope che diede il nome alla città, primo insediamento dei Cumani.
Quello che nacque come un isolotto fu poi collegato al Monte Echia, conosciuto come borgo di Santa Lucia, dove nacque poi il centro di Neapolis.
Scopriamo insieme di Castel dell’Ovo leggenda, curiosità e tante informazioni utili.

Storia delle dominazioni di Castel dell’Ovo

Castel dell’Ovo a Napoli, conosciuto anticamente come Castrum Ovi è stato, ed è ancora oggi, il simbolo della bellezza napoletana. Nel I secolo a.C. l’isola sul quale si ergeva la villa di Lucio Licinio Lucullo fu collegata alla terraferma dal patrizio romano che rendendosi conto delle potenzialità del posto vi costruì il Castellum Lucullanum, che renderà sede di filosofi e letterati che durante banchetti, spettacoli e giochi facevano dimostrazione delle loro capacità.
Il Castel dell’Ovo fu sede di molte dominazioni che hanno lasciato testimonianza del loro passaggio. Tra questi nella Sala delle colonne che si trova nel sottosuolo, si possono ammirare ancora oggi colonne di epoca romana, riadattate poi alle successive dominazioni dopo il declino dell’Impero romano.
Con la morte dell’ultimo imperatore di Roma nella villa arrivarono i monaci della Pannonia, una regione posta tra Austria, Ungheria e Croazia. La villa divenne così un monastero, che seguiva le regole benedettine e un lazzaretto durante il periodo di quarantena per i pellegrini della Terrasanta. Nell’872 fu la volta dei Saraceni che, dopo aver imprigionato il vescovo di Napoli, furono scacciati dagli eserciti del Ducato di Napoli e la Repubblica di Amalfi
Secondo alcuni la costruzione di Castel dell’Ovo è datata 1128 ma è stato con la dominazione normanna nel 1140 che sono iniziati lavori di costruzione che l’hanno reso una fortificazione. Durante il dominio di Ruggiero il Normanno vennero progettati lavori di fortificazione e ampliamento della struttura, mentre con Federico II di Svevia al castello venne aggiunta la funzione di prigione e depositato il tesoro reale.

castel dell ovo
Durante la dominazione degli Angioini la corte fu trasferita al Maschio Angioino mentre i reali restarono al Castel dell’Ovo. Durante un terremoto del 1370 poi parte del castello venne distrutto per essere poi ricostruito dalla regina Giovanna I che fece restaurare l’arcata crollata e la fortezza normanna.
Nel 1441 re Alfonso V sconfisse gli Angiò e portò la capitale da Palermo a Napoli. A suo nome vennero apportate modifiche importanti al castello: furono abbassate le torri e rese più spesse le mura. Da quel momento in poi il castello divenne utile durante le guerre.
Con l’arrivo dei Borboni poi furono aggiunti due ponti levatoi e una nuova fortificazione con batterie. Inoltre vennero create una fabbrica di cristalli e specchi all’interno della fortezza.
Con l’avvento del Regno d’Italia poi Castel dell’Ovo non fu più sede dei reali ma divenne esclusivamente un avamposto militare, utilizzato come prigione. Molti furono i prigionieri che passarono per le mura, come carbonari, liberali e giacobini tra i quali Tommaso Campanella.
Dopo l’Unità d’Italia si progettò di abbattere il castello per dar vita a un nuovo rione. I lavori non proseguirono ma da quel momento Castel dell’Ovo fu lasciato a se stesso, fino al 1975.
Ecco una panoramica della splendida visuale della quale si gode da Castel dell’Ovo

Leggi anche: 10 cose (e più) da vedere a Napoli

Leggenda del Castel dell’Ovo: perché si chiama così?

Come abbiamo detto intorno a Castel dell’Ovo non gira solo tanta storia, ma ci sono anche diverse leggenda, una, tra le più interessanti, è legata al nome. Secondo alcuni, il famoso poeta Virgilio, che nel corso della sua vita visse a Napoli, dove compose Le Bucoliche e parte delle Georgiche, fu non solo un grande autore ma anche un mago. La leggenda narra che fu proprio lui ad aver nascosto in un contenitore di cristallo, chiuso in una gabbia di ferro piena d’acqua, un uovo posto al soffitto di una delle stanze. Il motivo? Secondo credenze quell’uovo, che nascondeva l’anima di Partenope, aveva il potere di mantenere in piedi il castello, garantendo integrità e protezione alla città. Inoltre l’uovo non si sarebbe mai dovuto rompere, pena forti sciagure e catastrofi per i napoletani.
Sempre secondo la leggenda però durante il regno di Giovanna I,  Castel dell’Ovo fu in parte distrutto da una mareggiata, durante la quale il prigioniero Visconti scappando urtò l’uovo che si ruppe. Le sciagure si avverarono e il castello iniziò a crollare fin quando la regina, per rassicurare i napoletani, non confessò di aver sostituito l’uovo.
Ovviamente questa è solo una leggenda, nata per spiegare il perché di un nome così curioso per il Castel dell’Ovo, chiamato così da Ruggiero I Normanno che edificò la fortezza su rovine già esistenti, con una forma di un uovo appunto. Secondi alcuni studiosi invece l’uovo filosofico è il termine usato per indicare l’Athanor, un contenitore di metallo o vetro usato per mutare elementi primari in oro alchemico.

Leggi anche: Cosa vedere a Napoli in un giorno: l’itinerario personalizzato per la tua visita

Cosa vedere a Castel dell’Ovo: le tante bellezze da scoprire

Una delle bellezze di Napoli è sicuramente il suo Golfo, che è possibile vedere in tutto il suo splendore da Castel dell’Ovo. Ad oggi il castello è quasi vuoto ma entrando all’interno della fortezza e lungo il molo è possibile godere di un panorama che non ha eguali, da ammirare passeggiando sulle terrazze o tra i tunnel scavati dai prigionieri.
Gli ambienti esterni sono divisi in:

  • Ramaglietto: molo orientato verso il mare, ha una capienza di 300 posti e spesso viene usato per svolgere buffet in piedi;
  • Terrazza dei Cannoni: spettacolare da visitare al tramonto è posta nella parte più alta del castello da dove è possibile vedere tutto il Golfo di Napoli;
  • Loggiato Ovest: Terrazza rivolta verso il mare permetta una completa vista della città. Viene spesso utilizzata per buffet e servizi fotografici ed è adiacente alle sale Compagna, Antro di Virgilio e Megaride
  • Loggiato Est: spazio che occupa una parte della Chiesa di S. Pietro segno del passaggio dei monaci nel Castel dell’Ovo che crearono anche le celle scavate nella roccia di tufo e gli altari. Tra le celle più belle vi è quella dedicata a Santa Patrizia. Con una capienza di 100 posti anche questa parte della fortezza è utilizzata spesso per buffet e coffee break.
castel dell'ovo napoli
All’interno di Castel dell’Ovo, tra le sale che sono rimaste aperte al pubblico invece, ci sono:

  • Sala delle Colonne: denominata così per la presenza di colonne e archi a sesto acuto posti in un ambiente di marmo e tufo giallo. La sala, che appare come una chiesa, anticamente era utilizzata dai monaci come refettorio;
  • Carcere della Regina Giovanna o Sala delle Prigioni: formata da un ampio vano centrale dove si diramano corridoi che portano alle finestre a ovest e a est del castello. Questa sala probabilmente nacque come fortificazione per poi essere utilizzata come custode di tesori e documenti segreti;
  • Sala Italia: con uno splendido soffitto a volta è una delle sale più ampie;
  • Sala Sirena: scavata nella pietra di tufo;
  • Sala della Compagna: posta nella parte più alta del castello;
  • Saletta Megaride: una delle sale più piccole utilizzata per depositare oggetti e che può contenere circa 80 persone;
  • L’Antro di Virgilio: sottostante alla Sala Compagna è una delle sale più moderne ed è situata nella zona più alta del castello, raggiungibile con due ascensori o con un cammino suggestivo nel castello.

Queste sale sono ricche di antichi affreschi dipinti sull’intonaco che però sono quasi illeggibili. Ogni sala può essere affittata e allestita privatamente per meeting o cerimonie, ovviamente a cura degli organizzatori, fatto divieto di fuochi e momenti musicali.
Inoltre partendo da Castel dell’Ovo a Napoli è possibile scoprire le tante bellezze della città, come Borgo Marinari, la Galleria Borbonica, la Cappella San Severo e molte altre attrazioni che potrai scoprire alla pagina di Tripadvisor dedicata alle cose da fare vicino Castel dell’Ovo.
Ecco una foto mozzafiato del panorama di cui si gode passeggiando tra le terrazze di Castel dell’Ovo.

napoli castel dell ovo
Leggi anche: Cosa vedere a Napoli in 3, 4 e 5 giorni: percorsi personalizzati in base al tempo che resterai in città

Visitare Castel dell’Ovo: i pareri della gente comune

Per coloro che volessero visitare la fortezza e sono incuriositi dai pareri di chi c’è già stato, ecco alcune delle recensioni che potranno esservi utili per capire cosa troverete al vostro arrivo a Napoli a Castel dell’Ovo.
C’è chi della visita ha apprezzato particolarmente la straordinaria vista sul Golfo di Napoli:
castel dell ovo oraricastel ovo napoli
E chi invece è rimasto affascinato dalla leggenda che circonda la fortezza:
castel dell ovo ristoranti castello dell ovo napoli
Per scoprire tante altre recensioni ecco la pagina dedicata su Tripadvisor.
Leggi anche: Cosa vedere a Napoli in un week end: 2 giorni nella città partenopea

Castel dell’Ovo: la leggenda della Sirena

Una seconda leggenda legata alla fortezza più antica di Napoli è quella della sirena. Probabilmente non tutti sanno che uno dei simboli di Napoli è la sirena Partenope, nome che significa nascere da sé o vergine da parthenos. Partenope era la terza sirena che come Ligea e Leucosia si lasciò morire e trasportare dal mare a causa di Ulisse. In particolare la sirena Partenope morì sull’isolotto di Megaride per dissolversi e trasformarsi nel paesaggio partenopeo: capo posto a oriente verso Capodimonte e corpo posto a occidente verso Posillipo.
La sirena sarebbe morta proprio dove ora sorge Castel dell’Ovo, nello stesso luogo dove sarebbe stata anche sepolta Santa Patrizia, un’altra patrona di Napoli.
Da quel momento la città di Napoli viene chiamata Partenopea e in suo onore è stata costruita una fontana in Piazza Sannazzaro.

castel dell'ovo leggenda
Leggi anche: Isola di Capri: 10 cose (e più) da vedere, itinerari e attrazioni della regina delle Isole Flegree

Orari per le visite e come arrivare a Castel dell’Ovo

La leggenda di Castel dell’Ovo e la sua storia ti ha incuriosito, o più semplicemente guardando di Castel dell’Ovo immagini e video ti è venuta voglia di ammirare il tramonto da lì? Ecco allora tante informazioni utili su come arrivare a Castel dell’Ovo e orari per visitare la fortezza.
Il castello si trova circa a 4 km dalla stazione centrale di Napoli, in Via Eldorado 3, ed è quindi raggiungibile anche a piedi con una bella passeggiata passando per Piazza Plebiscito e Castel Nuovo. Oppure è possibile utilizzare i mezzi:

  • in metropolitana: linea 1 con fermata Toledo;
  • in treno: dalla stazione di Piazza Garibaldi, metropolitana Linea 1, con direzione Piscinola e fermata Toledo;
  • in bus: da piazza Vittoria tram 1 fino a piazza Municipio; da piazza Garibaldi bus R2 fino a piazza Municipio;

L’ingresso a Castel dell’Ovo è gratuito e gli orari di apertura sono i seguenti:
– dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle ore 20:00
– la domenica e i festivi dalle ore 9:00 alle 18:00
Ecco il sito dedicato a Castel dell’Ovo sul quale è possibile aggiornarsi su eventi o modifiche degli orari.


Leggi anche: Scopri tutte le attrazioni e le curiosità di Napoli.

Close
© 2021 Cose di Viaggio è un sito Giddy Up Srl - P.IVA 14849541009
Close