Museo e Real Bosco di Capodimonte: tutte le informazioni per visitare le mostre e il giardino

Il Bosco di Capodimonte e il Museo di Capodimonte, posto all’interno del parco, sono due bellezze di Napoli da non perdere. Con gli affreschi dell’arte napoletana, e non solo, il Museo Nazionale di Capodimonte è una tappa obbligatoria per gli appassionati d’arte. Ecco tante informazioni per capire come arrivare al Museo di Capodimonte, cosa potervi vedere e come trascorrere del tempo libero nel parco di Capodimonte.

Museo e Real Bosco di Capodimonte

Uno dei più famosi palazzi storici di Napoli, oltre al Palazzo Reale sito a Piazza Plebiscito, è sicuramente il Palazzo Reale di Capodimonte, meglio conosciuto come Museo di Capodimonte. Il museo è, ancora oggi, una delle più ricche pinacoteche del Sud Italia, con opere di Caravaggio, Botticelli e molti altri. La residenza è stata sede dei Borboni, di Napoleone, di Murat e infine dei Savoia e fa parte dell’area del Bosco di Capodimonte. Sei un appassionato di arte o semplicemente ti affascina la storia e vuoi scoprire tutte le bellezze che racchiude il Museo di Capodimonte a Napoli? Allora prosegui nella lettura per scoprire tante curiosità e informazioni utili.

Museo di Capodimonte: storia del palazzo dallo splendore alla decadenza

Per opera di chi nasce il Museo Nazionale di Capodimonte e perché? Artefice della sua costruzione fu Carlo III, sovrano borbonico, il quale nutriva una forte passione per l’arte. Nel 1738 sentì dunque l’esigenza di veder raccolto il vasto patrimonio artistico della madre, Elisabetta Farnese, in un luogo facilmente visitabile. Nel 1756 furono aperte le prime sale, costruite ad opera di Giovanni Antonio Medrano,  e fin dall’inizio il palazzo ebbe sia la funzione di residenza di corte che museo, visitato da personaggi del calibro di Canova e Goethe. I lavori durarono a lungo dato che furono intervallati da quelli della costruzione della Reggia di Caserta, che a poco a poco assorbirono tutta l’attenzione del successore di Carlo III, Ferdinando IV. Ma il destino del Museo non fu affatto felice.
Nel 1799 infatti i francesi arrivati a Napoli devastarono e depredarono il palazzo lasciando dal 1806 al 1815 il museo quasi completamente abbandonato. Da quel momento l’unico uso del palazzo reale di Capodimonte fu quello di residenza per Napoleone e Murat.

La situazione cambiò in meglio nel 1815 quando, con il ritorno dei Borboni a Napoli, Ferdinando IV di Borbone in esilio in città riprese i lavori sia nel palazzo che nel parco e venne portata nella residenza la collezione del cardinale Borgia.
Successivamente con la caduta del Regno delle due Sicilie, il Museo di Capodimonte fu affidato ad Annibale Sacco, che portò nel palazzo nuove opere che ne aumentarono nuovamente il prestigio come l’Armeria borbonica, un pavimento marmoreo preso dalla villa reale della Favorita e preziosi arazzi della casata borbonica.
Ma la storia del Real Museo di Capodimonte non finì così. Successivamente, dopo un periodo di apparente fioritura artistica, il palazzo passò dalle mani di Sacco ai Savoia che iniziarono ad arricchirlo con opere d’arte, e successivamente, con la II Guerra Mondiale molti pezzi che facevano parte del patrimonio del museo furono rubati dai tedeschi, per poi essere recuperati, in parte alla fine della guerra.
Proprio dopo la guerra, nel 1947, lo storico Molajoli propose a personaggi di spicco dell’epoca, come Benedetto Croce, di far diventare il palazzo il Museo Capodimonte che tutti noi conosciamo oggi.
Dal 1950 il palazzo di Capodimonte è stato arricchito di collezioni diverse tra le quali spicca quella della famiglia Farnese.

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Cosa vedere al Museo di Capodimonte: opere e gallerie

Per gli appassionati d’arte il Museo di Capodimonte a Napoli è davvero una tappa obbligatoria tra le cose da vedere in città. La Galleria Nazionale di Capodimonte raccoglie infatti opere di artisti diversi, e passeggiando tra le sale è possibile fare un viaggio tra arte classiche e contemporanea.
Ecco una suddivisione dell’esposizione:

  • Galleria Farnese: la sezione più ricca dell’intero museo è arricchita da busti e ritratti della famiglia Farnese.  Raccoglie inoltre: opere di Tiziano, come il Ritratto di giovinetta, di Masaccio, lavori di Bonarroti come Venere e Amore, dipinti di Botticelli e Sanzio. La prima sezione è seguita poi dalla Galleria delle cose rare voluta da Ranuccio II dove sono raccolti i pezzi più preziosi della famiglia Farnese, con quadri, sculture e disegni particolari, tra i quali spicca il Cofanetto in argento dorato e cristalli. Per conoscere meglio questa galleria ecco il sito dedicato del museo.
  • Collezione Borgia: divisa in sezioni dedicate alle antichità etrusche, egizie, greco-romane e volsce. Troviamo inoltre opere d’arte dell’Oriente, del mondo arabo, lavori dell’America centrale e il Museo Sacro.
  • Appartamento Reale: luogo nel quale hanno vissuto i principi e i ministri del tempo. Raccoglie i simboli del loro passaggio, come culle, arredi del ‘700, arazzi e ritratti. Questa sezione però contiene soprattutto una ricca collezione di porcellane che è possibile vedere nella Galleria delle Porcellane contenente vasi, oggetti d’arredo e lavori dell’epoca, e il Salottino di Porcellana della Regina Maria Amalia con le pareti lavorate interamente in porcellana dalla Real Fabbrica di Capodimonte. Clicca qui per leggere dal sito ufficiale del Museo di Capodimonte, maggiori informazioni dedicate a questa galleria.
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Galleria delle Porcellane
  • Galleria delle Arti a Napoli dal ‘200 al ‘700: posta al secondo piano del Museo di Capodimonte, la galleria raccoglie opere dell’arte napoletana dal Duecento al Settecento, ripercorrendo la storia delle dominazioni di Angioini, Aragonesi,e Borboni. Inoltre tra le opere presenti in questa sezione spiccano nel Museo di Capodimonte, Caravaggio,  i lavori del Vasari e il capolavoro di Tiziano, l’Annunciazione, opera della chiesa di San Domenico Maggiore. Ecco il sito dedicato del museo per conoscere di più sulla galleria.
  • Ottocento privato: sezione che si trova al terzo piano, è formata da sette sale comprendenti dipinti del XIX e XX secolo dell’Italia meridionale dopo l’Unità d’Italia con artisti come Morelli e Gemito. Inoltre vi  è una sezione dedicata ai Savoia e raccoglie opere di stampo realista. Ecco il sito dedicato a questa sezione.
  • Arte contemporanea: non solo storia, nel Museo di Capodimonte quadri antichi si mescolano con quelli moderni.Tra il secondo e il terzo piano sono infatti raccolte opere d’arte contemporanea come i lavori di Andy Warhol, la sezione fotografica di Mimmo Jodice e opere di Vesuvius. Clicca qui per scoprire altre informazioni su questa galleria.

Ecco una panoramica di una delle belle sale che troverete al Museo Capodimonte di Napoli

  • Manifesti Mele: collezione dedicata al Museo di Capodimonte dai fondatori de “I Grandi Magazzini Italiani”, famosi a Napoli, dedicati alla moda e al lusso. Nella sala sono esposti i più bei manifesti pubblicitari firmati da nomi celebri che hanno raccontato la storia della casa d’abbigliamento. Ecco la sezione dedicata del Museo di Capodimonte a questa galleria, dove potrete scoprire altre informazioni e curiosità.
  • Collezione d’Avalos: questa collezione, che racconta la storia della dinastia Avalos, è stata a lungo oggetto di discussione. La donazione, che fu lasciata nel 1862 da  Alfonso d’Avalos, alla Pinacoteca Nazionale di Napoli è stata contestata a lungo dagli eredi, e solo nel 1882 il caso si è concluso trasferendo le opere al Museo Borbonico. Ad oggi tra le opere di maggior rilievo spiccano gli arazzi della Battaglia di Pavia.  Ecco il link del sito del Museo Borbonico dedicato a questa sezione.
  • Collezione De Cicco: collezione donata da De Cicco nel 1958 comprende 1.300 pezzi di diverse epoche raccolte tra Palermo e Napoli. Ventagli, orologi da taschino, porcellane cinesi e ceramiche persiane, sono molti gli oggetti che catturano il visitatore in questa sezione. Clicca qui per maggiori informazioni.
  • Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe: questa sezione comprende più di 2900 disegni e 24000 stampe tra i quali spiccano i lavori di artisti famosi come Raffaello e Michelangelo. Ecco il sito dedicato a questa sezione.
  • Armeria: Nell’Armeria farnesiana e borbonica sono raccolte le armi da fuoco, armi da taglio, spade, pugnali e armi bianche appartenute alla due casate. Sono presenti anche modellini di cannoni e mortai utilizzati come esempio dalla scuola di artiglieria del regno. Qui la pagina dedicata a questa sezione.
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Museo di Capodimonte: orari e prezzi

Entusiasmato da queste informazioni hai deciso di visitare il polo museale e ti chiedi dove parcheggiare al Museo di Capodimonte e come arrivare? Ecco delle indicazioni che ti saranno utili. Inoltre orari del Museo di Capodimonte e prezzi, che ovviamente potrebbero subire variazioni in base a stagionalità o eventi.
Il Museo nazionale Capodimonte è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30 con chiusura il mercoledì. In particolare il primo piano è accessibile dalle 8.30 alle 19.30, il secondo piano dalle 9.30 alle 17.00. L’ultimo ingresso è consentito alle 18.30 mentre le uscite iniziano dalle ore 19.00.
I giorni di chiusura (che come gli orari, potrebbero subire variazioni) sono il 1 gennaio e il 25 dicembre, mentre il 24 dicembre e il 31 dicembre l’orario di accesso è dalle 8.30 alle 14.00, con ultimo ingresso alle 13.00.

Ecco invece un listino prezzi, anche questo soggetto a possibili variazioni, soprattutto in base alle esposizioni presenti nel polo museale:

  • Ingresso con prezzo intero: 12 euro;
  • ridotto: 8 euro (per i giovani dai 18 ai 25 anni);

È possibile visitare il Museo di Capodimonte gratis le prime domeniche del mese, mentre il prezzo per i titolari di artecard è di 4 euro.
Infine ecco delle indicazioni su come arrivare al Museo di Capodimonte. L’indirizzo è via Miano, 2, Napoli ed è raggiungibile da piazza Garibaldi con la Linea metro L1 dalla stazione Dante, poi prender il Bus Anm C63 con fermata “Museo Porta Grande”;
Inoltre è attiva una navetta che porta dal centro al museo, comprensiva di biglietto per l’ingresso al museo. Per coloro che dovessero arrivare in taxi è previsto uno sconto di 2 euro sul biglietto d’ingresso.
Per conoscere le iniziative del Museo di Capodimonte e i prossimi eventi visita la pagina dedicata.
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Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli: i pareri della gente comune

Sei curioso di scoprire cosa ne pensano i turisti che hanno già visitato il Museo Capodimonte di Napoli? Allora troverai utili queste recensioni. Per molte altre visita la pagina dedicata su Tripadvisor.
C’è chi è rimasto colpito dalle collezioni d’arte visibili in tutto tondo
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E chi è rimasto affascinato non solo gli affreschi ma anche dalle ceramiche e dal grande parco giardino:
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Il Bosco di Capodimonte, capolavoro verde che contiene il museo

Il Museo di Capodimonte è un luogo ricco d’arte ma vi si possono recare lì non soltanto i gli appassionati o i semplici curiosi della mostra, ma tutti quelli che vogliono trascorrere delle ore immersi nel verde. Il museo è infatti collocato nel Real Bosco di Capodimonte un giardino pubblico che è sotto la direzione del Museo di Capodimonte. Il bosco, che è un bene cultura dell’Unesco è supervisionato costantemente per preservare la bellezza della natura presente.
Formato da 134 ettari di verde, è spesso meta di turisti e napoletani che vogliono trascorrere la giornata all’aria aperta, respirando aria pura. Il Parco di Capodimonte, che contiene il museo, fu creato nel 1735 per permettere al re Carlo III di svolgere le sue battute di caccia. Successivamente, con Ferdinando I, il Real bosco di Capodimonte passò dall’essere utilizzato da privati a essere aperto due volte l’anno per i cittadini, per poi essere aperto tutto l’anno al pubblico.
Con il tempo il parco è stato arricchito di piante rare e uno stile di giardino all’inglese.
Ecco gli orari di apertura del Bosco di Capodimonte:

  • apertura ore 7.15 e chiusura ore 18.00: durante i mesi di ottobre, febbraio e marzo;
  • apertura ore 7.15 e chiusura ore 17.00: durante i mesi di novembre, dicembre e gennaio;
  • apertura ore 7.15 e chiusura ore 19.30: durante i mesi di aprile, maggio, giugno, luglio, agosto e settembre.

L’ingresso è libero e l’indirizzo è Via Miano 4. Per arrivarci i mezzi sono gli stessi che potrete utilizzare per arrivare al Museo di Capodimonte.

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