Palazzo Pitti e i suoi cinque musei: cosa vedere a Firenze assolutamente

Inevitabilmente, quando ci si chiede cosa visitare a Firenze, la prima risposta che ci viene in mente è la Galleria degli Uffizi. Firenze, però, è molto altro e offre un patrimonio storico, culturale e artistico che può competere forse solo con quello della città di Roma. Un esempio delle cose da vedere a Firenze assolutamente è Palazzo Pitti: dall’esterno può sembrarvi un “normale” palazzo rinascimentale, ma al suo interno e nelle sue strette vicinanze ci sono ben cinque musei, uno più entusiasmante dell’altro, in cui sono contenute alcune delle opere d’arte più belle del mondo. Curiosi di sapere quali? Continuate a leggere per scoprire questa meraviglia di Firenze da vedere assolutamente!

Palazzo Pitti: un capolavoro dalle mille sfaccettature

Non c’è un angolo di Firenze che non valga la pena visitare e scoprire, e Palazzo Pitti non fa di certo eccezione. Se capitate nella zona di Oltrano, facilmente raggiungibile se siete già vicini al Ponte Vecchio, non potete non considerare di dedicare un po’ di tempo a questo meraviglioso palazzo rinascimentale. Sono infatti moltissime le cose da vedere a Firenze, e Palazzo Pitti fa anche parte del polo museale degli Uffizi. Non si limita, però, a una impressionante esposizione di quadri e altre opere d’arte. Il palazzo stesso è un’opera d’arte, anche se dall’esterno, a un occhio poco esperto, può sembrare quasi un edificio qualunque. Aspettate però a giudicare: vi basterà entrare di qualche metro per capire la portata dell’immenso patrimonio culturale e artistico. L’unica cosa a cui dovrete fare attenzione è alla possibilità di essere colti da una sindrome di Stendhal, assolutamente non infrequente! Ecco tutto quello da sapere per godere appieno della vostra visita a Palazzo Pitti a Firenze.

Cosa vedere a Firenze: Palazzo Pitti

Per quanto riguarda il Palazzo Pitti, la storia inizia nel 1458. Nacque infatti come residenza di Luca Pitti, mercante fiorentino e suo primo proprietario, di cui ancora porta il nome nonostante i successivi inquilini fossero ben più celebri. Il motivo che spinse Luca Pitti a edificare questo grandioso palazzo e ad affidare il progetto a un allievo del Brunelleschi fu l’invidia. La sua famiglia era infatti rivale di quella dei Medici, che da poco avevano fatto costruire per Cosimo de’ Medici il Vecchio. Un tempo si attribuiva Palazzo Pitti al Brunelleschi, ma successivi studi hanno confermato che invece l’autore fu appunto il suo allievo, Luca Fancelli.

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I lavori di costruzione non furono portati a termine poiché probabilmente la famiglia Pitti contrasse ingenti debiti per la sua realizzazione. Nel 1549 Palazzo Pitti fu quindi venduto proprio a Eleonora di Toledo, moglie del rivale Cosimo I de’ Medici, che tanto desiderava una posizione più soleggiata che le ricordasse la sua Napoli. Da questo momento in poi, nelle sue sale si succedono granduchi, nobili e relative corti. Dopo i lavori di restauro e ampliamento, Palazzo Pitti ospitò in pianta stabile la famiglia Medici, feste, eventi e addirittura rappresentazioni di battaglie navali, trasformando il cortile in una sorta di lago artificiale profondo due metri.

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Nel 1737 diventa la casa degli Asburgo-Lorena, in particolare per via del Granduca di Firenze, Pietro Leopoldo. Addirittura Napoleone Bonaparte soggiornò a Palazzo Pitti. Con l’annessione della Toscana al Piemonte, Firenze fu la capitale del Regno di Italia e Palazzo Pitti, dal 1865 al 1870, divenne il palazzo reale dei Savoia dove risiedette il re Vittorio Emanuele II. Troviamo traccia del passaggio dei Savoia nella Sala del Trono e nel dipinto Il Genio di casa Savoia. Furono infine proprio i Savoia, nel 1919, a donarlo allo Stato, che ne fece un museo statale.
Ad oggi, Palazzo Pitti conta 5 diversi musei gestiti direttamente dalla Direzione delle Gallerie degli Uffizi e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato. A proposito di Uffizi: forse non tutti sanno che esiste un corridoio tra Uffizi e Palazzo Pitti, il cosiddetto “Corridoio Vasariano“. Si tratta un percorso sopraelevato che parte da Palazzo Vecchio e, passando per gli Uffizi e per il Ponte Vecchio, arriva fino a Palazzo Pitti.

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Visitare Firenze: cosa vedere all’interno del Palazzo Pitti?

All’interno di questo edificio ricco di storia, come detto, sono ospitati diversi musei tra i più importanti della città. Oltre agli Appartamenti Reali, troviamo infatti:

  • Galleria Palatina
  • Museo della Moda e del Costume
  • Galleria d’Arte Moderna
  • Museo delle Porcellane
  • Museo degli Argenti (Tesoro dei Granduchi)
  • Museo delle Carrozze

Vediamo questi musei nel dettaglio, in modo da organizzare al meglio la nostra visita a Palazzo Pitti.

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Galleria Palatina

Palazzo Pitti è diviso in tre piani, di cui quello “nobile” interamente occupato dalla Galleria Palatina e dagli Appartamenti Reali e Imperiali. Per quanto riguarda la Galleria Palatina, questa raccoglie ben quattro secoli di opere d’arte oltre alle testimonianze della vita delle famiglie nobili che ivi vissero (ovvero la famiglia Medici, Asburgo-Lorena e Savoia.
Furono però gli Asburgo-Lorena a iniziare la raccolta e la sistemazione delle opere nello spazio conosciuto come Quadreria, tra le fine del 1700 e l’inizio del secolo successivo. A differenza dei musei “veri e propri”, le circa 500 opere (tra cui anche quelle di Raffaello, Tiziano, Rubens, Tintoretto e Caravaggio) non sono disposte seguendo un criterio temporale, ma piuttosto secondo un senso estetico.

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La visita inizia dall’Anticamera degli Staffieri, proseguendo verso la Galleria delle Statue, un tempo esposte all’aperto, nel cortile, provenienti dalla collezione del cardinale Ferdinando de’ Medici. Si passa poi alla Sala del Castagnoli, e da qui potete scegliere se continuare verso il Quartiere del Volterrano, a destra, o verso gli Appartamenti del Granduca, dritto davanti a voi. Il Quartiere del Volterrano, che prende il nome dalle opere di Baldassarre Franceschini (detto appunto il Volterrano) collocate nella Sala delle Allegorie, consiste in una serie di appartamenti finemente decorati. Da non perdere la Sala dell’Arca, in cui la Granduchessa teneva udienza, la Sala dell’Aurora, la Sala di Berenice e la Sala di Psiche, adibite a residenza privata.

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La Madonna del Granduca, Raffaello Sanzio (1506-07)

Gli appartamenti del Granduca, invece, ospitano le opere più importanti della Galleria Palatina, a partire dalla Sala di Prometeo. Qui si teneva il Consiglio del Granducato e qui potete ammirare, oltre agli affreschi, le opere di Caravaggio, Raffaello, Botticelli e Tiziano. Da notare, oltre ai tipi “tondi” della tradizione artistica di Firenze, l’affresco centrale raffigurante Prometeo, protetto da Minerva, mentre trafuga il fuoco divino. Andando avanti negli appartamenti del Granduca troviamo la camera da letto del Granduca, ovvero la Sala di Ulisse, sul cui affresco vediamo l’eroe omerico tornare a Itaca e la “Madonna dell’Impannata” di Raffaello.
Ogni dettaglio è da ammirare e osservare con attenzione, ma vi segnaliamo le opere principali da non perdere:

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Madonna dell’Impannata, Raffaello Sanzio (1513)
  • “Amorino dormiente”, di Caravaggio, nella Sala dell’ Educazione di Giove
  • “Le quattro età dell’uomo”, di Pietro da Cortona, nella Sala della Stufa
  • “Giuditta con con la sua ancella” e “Maria Maddalena”, di Artemisia Gentileschi; “Gravida” di Raffaello e “Assunzione della Madonna” di Andrea del Sarto, nella Sala dell’Iliade

Infine, la visita termina dove un tempo gli ospiti attendevano di essere ricevuti, ovvero le Sale dei Pianeti. Qui si trovano diverse opere di Raffaello, di cui le più conosciute sono la “Madonna della Seggiola”, “La Velata”, “I quattro filosofi” di Peter Paul Rubens, e “Santa Maria Maddalena” di Tiziano.

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Giuditta con la sua ancella, Artemisia Gentileschi (1619)

Appartamenti Reali

Dopo aver visitato la Galleria Palatina di Palazzo Pitti, prendetevi un momento di riposo per non cadere in una probabile sindrome di Stendhal prima di proseguire. Quello che vi aspetta negli Appartamenti Reali sono infatti quattordici stanze dove hanno vissuto sia la famiglia degli Asburgo-Lorena che quella dei Medici, oltre ai Savoia, anche se solo per poco. Ed è proprio grazie a questi ultimi che vediamo il palazzo così com’è oggi, dal momento che apportarono delle modifiche, principalmente nelle decorazioni. Ne troviamo un esempio nei dettagli della Sala del Trono, dedicata al re Vittorio Emanuele II di Savoia, dove si possono ammirare anche le ceramiche orientali.

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Museo della Moda e del Costume

Bisogna sapere che questo, benché uno dei più importanti in assoluto in Italia, non è l’unico museo relativo alla moda a Firenze. Al contrario del Museo Salvatore Ferragamo o del Museo Gucci, però, il suo obiettivo è quello di concentrarsi sulla storia della moda attraverso i secoli, e non solo quella recente. Un must per studenti di moda, appassionati e semplici curiosi, dove troveranno abiti dal XVI secolo in poi (tra cui gli abiti della famiglia de’ Medici) fino ad arrivare ai giorni nostri. Ovviamente l’accento è posto sulle creazioni fatte in Italia o di stilisti italiani come Missoni, Valentino o Versace, ma non mancano altri grandissimi nomi della moda. Da tenere sotto controllo per le interessantissime mostre che ogni anno vengono organizzate che spesso vedono protagonisti abiti indossati anche da star internazionali. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 18:30. Il biglietto costa 7 euro, ma se possedete la Firenze Card o capitate la prima domenica del mese, l’entrata è gratuita.

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Galleria d’Arte Moderna

Come detto, Palazzo Pitti si struttura su tre piani. Fino agli anni ’30 del secolo scorso, il secondo piano era ancora abitato dalla famiglia Savoia. Solo successivamente le 30 sale sono state adibite a Galleria Nazionale d’Arte Moderna, incentrata principalmente sull’arte che va dalla fine del XVIII secolo ai primi decenni del secolo scorso, toccando il Neoclassicismo e il Romanticismo, fino al Decadentismo, il Simbolismo e il Postimpressionismo e altri. Da non perdere: le opere della scuola dei Macchiaioli, in particolare quelle di Giovanni Fattori. Una volta terminata la visita, non dimenticate di affacciarvi per godere di una vista privilegiata sulla città e sul Giardino di Boboli.

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Una pastura, Serafino De Tivoli (1859)

Museo delle porcellane

Qui si trovano i meravigliosi servizi da tavolo in porcellana appartenuti e utilizzati dai Granduchi de’ Medici prima, Lorena e Savoia poi. Si tratta sia di pezzi unici creati appositamente per queste famiglie che ricevuti quali doni da altri nobili e regnanti di tutta Europa.In precedenza questo museo si trovava all’interno di Palazzo Pitti insieme a quello degli Argenti, ma successivamente è stato spostato all’interno del Casino del Cavaliere, sulla collina del Giardino di Boboli. Per arrivare bisogna salire fino in cima, quindi generalmente è sconsigliata una visita nelle ore più calde durante l’estate. In ogni caso, il giardino e le ceramiche ripagano ampiamente lo sforzo! Il biglietto è incluso in quello per la visita del giardino che lo ospita.

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Museo degli Argenti, o Tesoro dei Granduchi

Questo museo si trova tra il piano terra e quello rialzato di Palazzo Pitti, nell’ala sinistra. Il Museo degli Argenti, oggi meglio conosciuto come il Tesoro dei Granduchi, non è incentrato semplicemente sull’argento, come si potrebbe pensare. Raccoglie invece una grande varietà di opere d’arte realizzate con diversi materiali, dall’argento al cristallo, ma anche gemme e pietre preziose, orologi, cammei e tappeti. Tutti oggetti di grandissimo pregio provenienti sia dalle botteghe fiorentine che dal resto del mondo. Ancora una volta, a fare da cornice sono le stanze un tempo abitate dai granduchi delle diverse famiglie che si sono succedute all’interno di questo palazzo rinascimentale, le cui stanze sono finemente decorate con affreschi di pregio.

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Museo delle Carrozze

Questa sezione si trova al piano terra del palazzo del Casino del Cavaliere, a Piazza Pitti. Com’è facilmente intuibile, qui sono esposte le carrozze utilizzate dalle famiglie Lorena e Savoia, tra cui anche una carrozza dalla cassa in oro e diverse berline realizzate su commissione di Ferdinando II re di Napoli. Al momento, purtroppo, il museo è in fase di restauro e le visite avvengono solo su appuntamento. Per richiedere informazioni, si può inviare un’e-mail all’indirizzo ga-uff@beniculturali.it

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Il giardino di Boboli: un luogo incantato tutto da scoprire

Infine, un vero e proprio museo all’aria aperta più che un semplice giardino. Il Giardino di Boboli, commissionato dalla prima moglie di Cosimo I de’ Medici, Eleonora di Toledo, fu realizzato sul progetto di Niccolò Pericoli, detto il Tribolo. Si tratta di un perfetto esempio di giardino all’italiana e, come se la sua rigorosa bellezza non fosse sufficiente, ospita anche una serie di interessanti sculture e costruzioni. La più importante, dal momento che ospita anche il Museo delle Porcellane, si trova in cima: il Casino del Cavaliere. Da visitare poi anche la Limonaia e il Kaffeehaus: la prima inizialmente fungeva da serraglio degli animali animali esotici, ma poi fu destinata alla cura degli agrumi. La seconda, un padiglione dove la corte dei Lorena soleva passeggiare. Da non dimenticare l’anfiteatro, le statue (una su tutte: la Statua dell’Abbondanza), le fontane e le grotte, come la misteriosa Grotta di Madama o quella di Buontalenti. Dal Giardino di Boboli, poi, si arriva anche all’attiguo Giardino Bardini e al Forte Belvedere.

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Palazzo Pitti, Firenze: orari, come arrivare e info utili

Pronti per scoprire le meraviglie custodite a Firenze a Palazzo Pitti? Ecco tutto quello che dovete sapere per programmare la vostra visita in questo incantevole palazzo ricco di storia e arte situato in Piazza de’ Pitti, 1, a Firenze.

Palazzo Pitti: orari

Per il momento, cioè a partire dalla riapertura post-Covid-19 stabilita per il 4 maggio 2021, gli orari di Palazzo Pitti saranno i seguenti:

  • da martedì alla domenica, dalle ore 13.30 alle 18.50
  • lunedì, 1 gennaio e 25 dicembre chiuso

Nel fine settimana e nei giorni festivi l’accesso sarà possibile solo previa prenotazione, con un costo aggiuntivo di 3€. Per saperne di più, potete consultare il sito relativo di Palazzo Pitti con orari e prezzi per le prenotazioni.

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Palazzo Pitti: biglietti

Per quanto riguarda i biglietti, fino a poco tempo fa era presente uno sconto per chi accedeva nella fascia di apertura mattutina. Al momento, però, questa opzione non è possibile. Probabilmente verrà ripristinata in futuro, quindi vi consigliamo di tenere sempre d’occhio il sito ufficiale di Palazzo Pitti.

In ogni caso, il biglietto per Palazzo Pitti include la visita anche alla Galleria Palatina, agli Appartamenti Reali, alla Galleria d’Arte Moderna, al Tesoro dei Granduchi e Museo della Moda e del Costume. Per visitare il Museo delle Porcellane dovrete accedere dal Giardino di Boboli. Gli Appartamenti Reali, invece, sono temporaneamente chiusi poiché al loro interno non è possibile mantenere le distanze previste dalle normative sanitarie relative al Coronavirus.

Le tariffe dei biglietti per Palazzo Pitti sono le seguenti:

  • Intero: 16€
  • Ridotto: 2€

Potete acquistare i biglietti per Palazzo Pitti online sul sito BTicket.com

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L’ingresso con tariffa ridotta è riservato ai cittadini di età compresa tra i 18 e i 25 anni provenienti dall’Unione Europea, Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein, previa esibizione di un documento di identità valido.

Hanno invece diritto all’ingresso gratuito a Palazzo Pitti:

  • Minori 18 anni
  • Persone con disabilità (+ accompagnatore)
  • Gruppi scolastici e insegnanti
  • Guide turistiche e interpreti turistici
  • Studiosi, docenti e studenti universitari
  • Giornalisti italiani e stranieri iscritti all’albo nazionale italiano dei giornalisti (previa esibizione della relativa documentazione)
  • Cittadini italiani residenti all’estero (previa esibizione dell’iscrizione all’AIRE)
  • Operatori delle associazioni di volontariato che operano mediante convenzioni presso le sedi periferiche del Ministero
  • Personale del Ministero della Cultura
  • Membri dell’International Council of Museums (ICOM)

Queste categorie, però, non possono richiedere la prenotazione dell’ingresso, fatta eccezione per le persone con disabilità, le quali (insieme alle donne in stato di gravidanza) hanno anche diritto all’accesso prioritario.

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Firenze: cosa visitare insieme a Palazzo Pitti

Se avete intenzione di immergervi a 360° nell’arte fiorentina, c’è una soluzione che potrebbe fare al caso vostro. Esiste infatti un biglietto unico, il Passepartout 5 Days, che comprende Palazzo Pitti, Uffizi, Giardino di Boboli, Museo Archeologico Nazionale e Museo dell’Opificio delle Pietre Dure. Questo biglietto ha una validità di cinque giorni e vi garantisce l’entrata prioritaria (fatta eccezione per le giornate in cui l’accesso è gratuito).  Se nei 5 giorni di validità c’è un lunedì (giorno di chiusura dei musei) o il primo gennaio o il 25 dicembre, allora questa si estende fino al sesto giorno.
Ci sono però delle condizioni: il primo museo a essere visitato deve necessariamente essere quello degli Uffizi, previa prenotazione. In più, dovrete presentarvi un quarto d’ora prima dell’orario in cui avete prenotato alla porta 3 degli Uffizi. Il Passepartout 5 Days costa 38€ (tariffa intera) da marzo a ottobre e 18€ (tariffa intera) da novembre a febbraio.

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Servizi di Palazzo Pitti

Infine, qualche informazioni sui servizi che potete trovare all’interno di Palazzo Pitti e che potrebbero tornarvi utili durante la vostra visita:

  • L’accesso per i diversamente abili si trova in Piazza Pitti (pendenza del 20% circa) e sono presenti diversi ascensori che vi portano ai musei al primo e al secondo piano.
  • Servizio di guardaroba gratuito (lato destro del cortile principale)
  • I servizi igienici si trovano nel sottosuolo e vi si accede dal lato destro del cortile.
  • Sempre sul lato destro del cortile si trova una caffetteria che chiude alle 18:30 da settembre a maggio e alle 19 nei mesi estivi.
  • C’è anche un Baby pit-stop dedicato all’allattamento e alla cura dei piccoli. Si trova nel sottosuolo del cortile principale.
  • Per il momento il servizio di audioguida è sospeso, ma in generale il suo costo è di 8€ per l’apparecchio singolo e 13€ per il doppio.
  • L’unico bookshop aperto, al momento (sempre per via dell’emergenza sanitaria) è quello della Galleria Palatina.
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Cosa dicono i turisti su Palazzo Pitti

Per concludere, diamo uno sguardo alle parole lasciate sulla relativa pagina TripAdvisor dai visitatori di Palazzo Pitti:

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